martedì 16 marzo 2010

6 Nations, Galles: arriva l'ora del 18enne Tom Prydie

Si diceva, appunto, di come per il Galles fosse giunta la resa dei conti. Siccome Warren Gatland sa il fatto suo, sabato pomeriggio davanti al pubblico del Millennium Stadium esordirà con la maglia della nazionale il giocatore in assoluto più giovane nella storia dei dragoni rossi, l’ala degli Ospreys Tom Prydie. Età: 18 anni e 27 giorni. Ruolo: va a prendere quello che di solito spetta a Leigh Halfpenny che lascia il campo per infortunio e costretto probabilmente a sottoporsi ai ferri, cosa che metterebbe a rischio il tour estivo. Fuori un bocia (già con le ossa più consolidate) e dentro un altro: il che rende l’avvicendamento molto interessante, perché Halfpenny a detta dei colleghi è uno che in allenamento si impegna e prova sempre a dare il meglio di sé.

Prydie supera l’inglese Matthew Tait nella classifica dei più giovani debuttanti nel 6 Nations e, tornando indietro di molti anni, un altro gallese, Norman Biggs, che indossò la maglia del Galles a 18 anni e 50 giorni nel 1888. “Tom è stato con noi per tutta la durata del torneo, è stato uno di quei giovani sui quali abbiamo deciso di puntare e siamo stati impressionati dal suo comportamento”, ha dichiarato Gatland nel giorno in cui ha svelato la formazione che affronterà gli Azzurri. “Abbiamo avuto buone notizie sul suo conto dal suo club e dagli allenatori dell’Under 18”.

Lo spunto interessante che viene offerto dal coach gallese è che il management della nazionale sta tenendo d’occhio la regione di provenienza di Prydie che gravita, rugbisticamente parlando, attorno agli Ospreys di Swansea, già bacino di molti nazionali. “È il più veloce in squadra, può giocare come estremo o come ala, non ha paura del placcaggio e dunque vedremo come si comporterà”.

Nato a Porthcawl il 23 febbraio 1992, Tom è alto 1 metro e 83 centimetri per un peso di 73 chili. Da piccolo giocava a calcio, ma a 12 anni ha optato per la palla ovale (vi ricorda qualcuno? Sì, Shane Williams). Il debutto con gli Ospreys è avvenuto il 12 dicembre scorso in Heineken Cup contro il Viadana, quando è entrato nel secondo tempo. E la cosa lo ha reso il giocatore più giovane anche in quella competizione: 17 anni, 292 giorni e superato Richard Governley del Leicester di sedici giorni. Due i caps con la franchigia di Swansea, 9 i punti messi a segno.

Nel XV che Gatland ha scelto di schierare contro l’Italia risalta anche di Mike Phillips che torna mediano di mischia, punto dolente di questo Galles durante questo 6 Nations. Phillips ha la fisicità e la capacità di attaccare la linea, di esplorare gli spazi andando ad assorbire le prime guardie avversarie. Profondità, insomma: proprio la dimensione che i red dragons non hanno saputo far fruttare trovandosi spesso ad attaccare piatti, da fermi e costretti infine a perdere se non l’ovale, molti metri. E Stephen Jones tira un respiro di sollievo, per adesso: rimane all'apertura, l'ingresso di Phillips ha probabilmente consigliato Gatland di non stravolgere tutta la mediana. Torna anche Ryan Jones a numero 8 (altro bel confronto diretto per Zanni); ovviamente Delve lascia il posto per accomodarsi in panchina e la sorpresona in terza linea si chiama Sam Warburton dei Blues, classe 1988, 1.88m 99 kg, che sbatte fuori Martyn Williams, manco un posto in panchina per l'ultimo capitano: apparentemente paga per l'inconsistenza di tutta la terza linea gallese. Per la prima volta in questa edizione torna ad essere schierata la prima interamente Lions con Adam Jones – Matthew Rees – Gareth Jenkins.

Nessuna illusione a Cardiff, l’Italia non può essere presa sottogamba e il manager neozelandese lo ha detto chiaro e tondo: “Hanno giocato bene tutte le partite del torneo fino ad ora e dopo la vittoria sulla Scozia, saremo per loro un obiettivo”, ha tagliato corto Gatland.


Wales team to play Italy

L Byrne (Ospreys); T Prydie (Ospreys), J Hook (Ospreys), J Roberts (Cardiff Blues), S Williams (Ospreys); S Jones (Scarlets), M Phillips (Ospreys); G Jenkins (Cardiff Blues), M Rees (Scarlets), A Jones (Ospreys), B Davies (Cardiff Blues), L Charteris (Newport Gwent Dragons), J Thomas (Ospreys), S Warburton (Cardiff Blues), R Jones (Ospreys, capt).

Replacements: H Bennett (Ospreys), P James (Ospreys), I Gough (Ospreys), G Delve (Gloucester), D Peel (Sale Sharks), A Bishop (Ospreys), T Shanklin (Cardiff Blues)

2 commenti:

Abr ha detto...

Come si diceva in altro commento, all'ala noi italiani non ci perdiamo niente, anzi, senza halfpenny, anche se Mirco l'ho visto perder terreno contro Andreu e aver problemi a seguirlo nei suoi cambi di fronte.
Sull'altro lato servira' sicuramente Kaino per badare allo spint di Shane W., mentre in mezzo, Masi su Jamie R. e Canale su Hook?

Nel pack, tutto il rispetto per la prima linea Lions ma nessuna paura; dovremmo aggredirli in terza linea e in rimessa.
Okkio a Phillips: Tebaldi con tutto il rispetto e la stima, lasciamolo a vedersela in tv!

ringo ha detto...

Comunque, a conti fatti: fortuna che con la difesa si va poco lontani. E infatti sabato andiamo a Cardiff senza complessi vari.

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