venerdì 12 marzo 2010

Robe celtiche, la Fir precisa


In attesa di sapere quale XV schiererà Mallet contro la Francia, dalla Federugby arriva un nuovo comunicato in merito alla prossima stagione in Celtic League. Precisazioni che sembrano non avere solo lo scopo di chiarire, ma anche di rispondere ai dubbi sorti negli ultimi giorni, in merito anche al futuro del campionato italiano.
La Federazione Italiana Rugby, a seguito dell’ingresso nella Magners Celtic League di Benetton Treviso e Aironi Rugby a partire dalla stagione sportiva 2010/2011 desidera precisare quanto segue:
a) l’ingresso nella Magners Celtic League arriva a conclusione di un lungo processo di revisione interna alla Federazione, revisione che ha sottolineato la necessità di garantire un approdo pienamente professionistico in grado di innalzare la qualità complessiva del movimento, dalla base sino alla Squadra Nazionale

b) la Federazione, di concerto con Benetton Treviso e Aironi Rugby, si impegnerà affinché la partecipazione alla Magners Celtic League sia strumento per garantire la permanenza in patria dei migliori giocatori italiani e il rientro in Italia di quanti nelle ultime stagioni hanno militato in Club o Franchigie estere

c) è opinione della Federazione che la partecipazione continuativa di due entità sportive italiane ad una competizione di carattere europeo di alto livello quale Magners Celtic League contribuirà significativamente – come già accaduto nell’ultimo decennio con la partecipazione della Squadra Nazionale al Torneo delle Sei Nazioni – ad una crescita di cui beneficerà l’intero movimento rugbistico italiano ad ogni livello

d) relativamente alla struttura del campionato italiano d’Eccellenza, che manterrà il proprio status di massima competizione rugbistica nazionale, la Federazione – come già precedentemente comunicato tramite gli organi di comunicazione istituzionali - conferma che a partire dalla stagione 2010-2011, tale campionato sarà composto da dodici squadre suddivise in due gironi meritocratici di sei squadre. Le prime tre classificate di ogni girone parteciperanno alla poule scudetto. Le ultime tre classificate di ogni girone, invece, parteciperanno alla poule retrocessione. Le squadre promosse dalla serie A al campionato Super 12 saranno tre, mentre dal Super 10 retrocederà in serie A l’ultima classificata. Il titolo di Campione d’Italia verrà assegnato tramite una finale che vedrà affrontarsi la prima e la seconda classificata della poule scudetto. L’incontro si disputerà sul campo di gioco della prima classificata.

e) Tenuto conto che il Campionato Italiano di Eccellenza è la massima espressione del rugby nazionale, nel caso in cui una Società che abbia acquisito il diritto alla partecipazione non si iscriva al Campionato, e in qualunque altro caso che determini la riduzione del numero delle squadre aventi diritto, non sarà effettuato alcun ripescaggio, fatta salva la necessità di raggiungere un numero pari delle partecipanti.

f) Per quanto attiene il Campionato Italiano di Serie A 2010/2011 la Federazione informa sin da ora che la composizione dei due Gironi di tale campionato, a partire dalla prossima stagione, avverrà secondo criteri di territorialità.



Un personale tentativo di "decodifica" di un linguaggio ridondante e a tratti involuto, con le conseguenti considerazioni :

- il punto (a) ribadisce i perchè, gli obiettivi della operazione Celtica: "la necessità di garantire un approdo pienamente professionistico in grado di innalzare la qualità complessiva del movimento ..." . Importante il finale: " ... dalla base sino alla Squadra Nazionale", anche se nella realtà e come al solito si agisce all'incontrario, partendo dall'alto e sperando nella propagazione dei benefici verso il basso. Tant'è, fu lo stesso conil Sei Nazioni, ed è andata come sappiamo.

- Il (b) segna una svolta: l'operazione Bortolami agli Aironi appena annunciata apre una fase inedita nello sviluppo del rugby italiano.

- Il punto (c) e' il piu' obliquo: ripete l'obiettivo, sminuendolo con un "e' opinione delle Federazione che la partecipazione etc.etc" invece che un piu' committed "La Federazione si impegnera' affinche' etc.etc." Della serie ora saranno cavoli altrui? Il successivo richiamo ai "benefici apportati dal Sei Nazioni" e' una rivendicazione di lungimiranza strategica della gestioen Dondi sin dagli inizi; nella realtà il beneficio del Sei Nazioni è stato che ... siamo nel Sei Nazioni, punto.

- Il punto (d) chiarisce la forma del futuro campionato italiano di eccellenza: a 12 squadre e non "territorializzato" come sarebbe piaciuto ai soliti assistiti "mi piacerebbe ma non chiedetemi soldi e impegno". Fortunatamente parrebbe prevalere la logica del diffondere, opposta al concentrare come allo sradicare e al pianificare centralmente.
Anche se il meno sotto controllo del management Fir - Carlo Checchinato, l'indimenticato autore del casino nella prima votazione, quella che escluse la Benetton dalla Celtic - si lascia sfuggire la perla, il retropensiero sempre vivo: "E' una buona idea ma bisognerebbe arrivare all'ipotesi delle 8 franchigie".
La brutta notizia per i centralisti alla Checchinato e' che la Fir ha finito la grana. Quindi l'idea di togliersi dai piedi club, vivai indipendenti e rugby orrendamente fuor di controllo laggiu' "in provincia" rimane per ora solo wishful thinking. Di quelli che sognano di uscire dalle loro secche con l'assistenzialismo e soprattutto sensa fadiga.
Unico aspetto che rimane nel limbo: noto che in Heineken Cup andranno le due italo-celtiche (e' attesa conferma dalla Erc), quali saranno le quattro rappresentanti italiane nella Amlin Challenge l'anno prossimo? Le non meglio specificate "selezioni regionali" proposte a suo tempo dalla Fir? S'era anche detto di un campionatino intermedio tra tali selezioni, perche' la Erc tipicamente vuole che in Coppa arrivino squadre impegnate in un campionato e con tesserati stabili. Speriamo che il silenzio al riguardo sia foriero di cassatura per fine fondi. Anche perchè la Challenge inizia a ottobre ...
L'aspetto criticabile del campionato domestico e' la divisione in gironi: par rispondere all'esigenza di tener basso il numero di partite, allo scopo originario di far posto al mini torneo per le selezioni regionali sopra menzionato.
Stesso discorso per il niente playoff ma solo prima contro seconda, che probabilmente limitera' la competizione nel torneo a tre o quattro team (come del resto e' in Celtic, no?). Ma se questo e' il prezzo da pagare per le fregole centraliste, faremo buon viso a cattiva sorte.

- Il punto (e) parrebbe riguardare non tanto nuovi ritiri incombenti stile Calvisano (i costi diminuiranno notevolmente, comunque incrociamo le dita), quanto Benetton e Aironi: se la prima non volesse iscrivere un "Treviso" al campionato di Eccellenza o la seconda decidesse di iscriverne solo una tra le aventi diritto ad essa federate (Viadana, Gran Parma e Rugby Parma), allora le squadre in Eccellenza sarebbero meno di dodici .
Nel caso che invece inviassero (almeno) due rappresentative, come pare, bisognera' chiarire quali atleti potranno farne parte. Veder calare da parte delle due mezza nazionale in una partita decisiva potrebbe non essere fair, cosi' come va deciso da che parte giocherebbero giovani di interesse nazionale prelevati da altri team e inseriti nella rose delle italo-celtiche: evidente che sarebbe poco simpatico per le societa' "donatrici" ' ritrovarseli contro (oltre al danno la beffa).

- (f) infine chiarisce che la "territorialita'" vale solo (per adesso) in fase di definizione dei due gironi per la futura Serie A.

Poco di male sin qui, i pericoli maggiori parrebbero evitati anche se mancano ancora molti dettagli che scopriremo solo vivendo (by Abr).

2 commenti:

GiorgioXT ha detto...

Non riesco proprio a trovare i vantaggi di un campionato in due poule...
In ogni caso riduce la competitività e lo spettacolo, perchè facilmente ci saranno squadre che non si incontreranno nella stagione, ma molto facilmente 8 squadre dormiranno sogni tranquilli ancor prima di metà campionato e resteranno solo 4 a combattere per non retrocedere e per vincere.
Piuttosto di una finale per prima e seconda, era meglio nessuna finale, così anche un singolo punto diventa fondamentale fino all'ultimo minuto...

Abr ha detto...

Si in effetti e' il punto meno "solare", ma rispetto a quel che si sentiva dire in giro trovo sia il meno peggio.
Quanto alla limitata competizione, somigliera' molto alla Celtic l'oggetto dei sogni di tanti, no ? :)

Tornando seri: probabile che tutto cio' sia dovuta alla necessita' di tener relativamente basso il numero delle partite.
Al fine di dar spazio al minitorneo tra selezioni regionali, fatto all'unico scopo di giustificarne la partecipazione alla Challenge.

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