martedì 27 aprile 2010

Compattamento in Super14

Super 14
Saturday , April 24
Bulls 51 - 11 Lions
Sharks 23 - 10 Blues
Highlanders 31 - 33 Hurricanes
Waratahs 19 - 12 Brumbies
Friday , April 23
Chiefs 25 - 25 Cheetahs
Reds 16 - 13 Stormers
Western Force 24 - 16 Crusaders

Undicesimo turno su quattordici della regular season del Super14 australe: tutte le squadre con 10 partite giocate, finiti i "bye" da questo turno alla fine si disputano tutte e sette le partite, mentre l'autunno avanza e sempre più partite si trovano a dover fare i conti con superfici scivolose poco gradite al gioco australe.

In alto solo i Bulls riescono a tenere il ritmo: rientrati a casa dopo la soddisfacente tournèe aldilà dell'Oceano Indiano, il team col miglior attacco del torneo regola il fanalino di coda Lions e si prende i 5 punti, segnando sei mete contro una. Doppietta dell'ala Jacobus Van den Heever che con sette mete raggiunge Joe Rokocoko in testa alla classifica dei metamen, 26 punti di Mornè Steyn con una meta, a rinforzare il primo posto tra i marcatori. Mete tutte segnate nel secondo tempo dopo un primo "di studio" finito 12-8. Ora i Bulls sono attesi da meno facili impegni con Sharks, Crusaders e Stormers.

Lo stop a Perth nella trasferta verso il Sudafrica fa male ai Crusaders, sconfitti da Western Force pur priva di O'Connor ma risorta con la disponibilità di molti infortunati tra cui spicca Pocock e il trascinatore Nathan Sharpe. La partita sembrava indirizzata come da pronostici alla fine del primo tempo: 0-13, meta e drop del mediano Fotuali'i, punizione di Carter. Invece nel secondo tempo i Crociati vengono surclassati dai padroni di casa per tre mete a zero.
Anche gli Stormers, nettamente la miglior difesa del torneo, trovano uno stop in casa Reds sempre meno sopresa e sempre piu' consapevoli delle loro forze - non sono più la squadra che gioca a chi ne segna di più. La meta iniziale di Bekker viene erosa e superata dalle punizioni in sequenza di Quade Cooper e dalla meta del centro Will Chambers a inizio del secondo tempo.
I due risultati comportano un compattamento al secondo posto di tre squadre - Crusader, Stormers e Reds. Nel prossimo turno avremo lo scontro diretto dei Crusaders a Cape Town, mentre i Reds visiteranno gli esacerbati Brumbies.

La squadra di Camberra ha infatti perso a Sidney, tra furenti polemiche sull'arbitraggio, il derby coi Waratahs che negli intenti delle due avrebbe dovuto designare la "prima forza" australiana, ma tra i due litiganti i Reds godono. Partita tesa e molto sulla difensiva tra i richiami arbitrali alle ruck e una meta annullata ai Brumbies, disputata dai piedi di Halangahu e Giteau fino alla meta di Lachlan Turner che chiude i giochi al 50'. Le due australiane sono rispettivamente quinta e sesta, sempre li' alle porte dei playoff.

A pari punti coi Brumbies salgono gli Hurricanes vincenti per un soffio a Dunedin sugli Highlanders che almeno intascano il doppio bonus. Partita molto combattuta, quello che i Kiwis chiamano "positive rugby" e secondo i palati boreali si traduce invece con difese poco organizzate: cinque mete per parte, coi Canes sempre davanti e i Sudisti incollati alla rincorsa. La differenza la fanno le 4 trasformazioni degli ospiti contro tre.

Più in basso gli Sharks tornati ai loro standards si liberano dei Blues, con Ruan Pienaar a rispondere alla meta del nr.8 Peter Saili e a segnare un drop, aggiuntivi alle 5 punizioni centrate da lui, Goode e Kockott contro l'unica segnata da Stephen Brett.
Infine i Cheetahs motivatissimi - anche per questioni "interne" - a incamerare la loro prima vittoria in trasferta di sempre, pervengono solo al pareggio in casa Chiefs. I padroni di casa guidavano 20-10 a fine del primo tempo, segnando le 4 mete del bonus. Due mete e una punizione dei sudafricani chiudevano il gap nel secondo tempo: responsabilità in primis di Stephen Donald e Callum Bruce, che non centrano nessuna trasformazione delle cinque mete segnate e si mangiano un totale di 19 punti dalla piazzola. Oltretutto, stagione probabilmente finita per Sivivatu.


Con 15 punti ancora in palio e un notevole compattamento della classifica tutto è ancora possibile, per almeno sette-nove squadre; particolarmente appassionante quest'anno la sfida tra australiane, che con il salto dei Reds e la resurrezione finale dei Force schierano finalmente quattro team tutti competitivi; altrettanto impressionante appare invece la perdita di consistenza delle neozelandesi, Crusaders a parte. Tre invece di due su cinque le sudafricane competitive, con gli Stormers a rimpiazzare in alto gli Sharks pur ritornati tardi ai loro livelli dopo un inizio catastrofico.
Pos Team P W D L F A PD B Pts
1. Bulls 10 8 0 2 359 253 106 7 39
2. Stormers 10 7 0 3 271 127 144 6 34
3. Crusaders 10 7 1 2 299 193 106 4 34
4. Reds 10 7 0 3 295 196 99 6 34
5. Waratahs 10 7 0 3 297 250 47 5 33
6. Brumbies 10 6 0 4 273 236 37 3 27
7. Hurricanes 10 5 1 4 265 243 22 5 27
8. Blues 10 5 0 5 258 263 -5 5 25
9. Sharks 10 5 0 5 231 236 -5 5 25
10. Chiefs 10 4 1 5 274 275 -1 6 24
11. Western Force 10 3 0 7 189 296 -107 2 14
12. Highlanders 10 2 0 8 242 315 -73 4 12
13. Cheetahs 10 2 1 7 225 337 -112 1 11
14. Lions 10 0 0 10 233 437 -204 5 5

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