Heineken Cup Preview: i campioni alla prova di francese
L'obiettivo di Leinster non è cosa da poco: confermarsi nuovamente campione d'Europa, passando per il giro della morte rappresentato dalle formazioni francesi che si fanno avanti nella fase eliminatoria della Heineken Cup. Venerdì sera i detentori del titolo affrontano il Clermont, tosta squadra transalpina che sa il fatto suo, con una lunga tradizione, ma che dal 2002 non riusciva ad andare oltre la fase a gironi.
L'edizione corrente non era cominciata nel migliore dei modi per gli irlandesi, sconfitti in casa dai London Irish per 12-9 lo scorso ottobre: poi arrivarono quattro vittorie ed un pareggio (nel ritorno con gli stessi Exiles a Twickenham, 11-11) che misero nuovamente il treno in carreggiata. Isa Nacewa, utility back dei Dubliners, lo dice chiaro e tondo: "Tutti vogliono il tuo scalpo" quando scendi in campo da vincitore dell'anno precedente, "la cosa più difficile è tornare a giocarsi il trofeo nuovamente, un anno dopo". Il quarto di finale con il Clermont è un ottimo test.
I francesi sono usciti dalla fase a gironi con quattro vittorie su sei partite: sconfitte con Leicester e Ospreys, ma vittorie con bonus sul Viadana. I nomi in formazione sono di tutto rispetto: oltre al capitano Aurélien Rougerie, ci sono Morgan Parra, il mediano di mischia dei bleus, i sudafricani Brent Russell e Marius Joubert, lo scozzese Jason White. Oltre al solito Ledesma che, nonostante l'età, tiene ancora botta.
Tra le altre cose, è da tanto che i club francesi non possono contare su una presenza così massiccia nella fase calda del torneo: oltre al Clermont, sono in gara Biarritz, Tolosa e Stade Francais a disputare uno dei quarti in programma. Tanta Francia, non si verificava dal 1998/99 e l'ultima finale tutta transalpina è di cinque anni fa: Tolosa 18 - 12 Stade Francais al Murrayfield, tanto per gradire.
Leinster ha saputo imporsi anche sul Brive per 27-10 e può fare affidamento su giocatori come Brian O'Driscoll, Gordon D'Arcy, Jamie Heaslip, Nathan Hines, Leo Cullen e Rob Kearney. Questo quarto lo disputa in casa, un vantaggio ambientale importante, ma la squadra di Michael Cheika prossimo allenatore dello Stade Francais, dovrà fare l'abitudine con le trasferte: chi vincerà questo quarto, giocherà la finale fuori casa, a Tolosa o a Parigi. E anche la finale del 22 maggio è in programma nella capitale francese.
"C'è stata una tendenza a dire che i club francesi non erano ben rappresentati in Europa mentre quelli inglesi avevano il monopolio della Heineken", avverte Rougerie, "ma ora potete dire che le cose sono cambiate". Vedremo venerdì sera se ci sarà la conferma o meno.
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