Heineken Cup Preview/3: rimarrà solo uno Stade
Domenica pomeriggio, Tolosa: la città rosa come la chiamano Oltralpe. Qui si affrontano due squadre che si conoscono molto bene e che non perdono occasione, quando si ritrovano faccia a faccia, per suonarsele, per dimostrare chi fisicamente è la più forte. Perché tra Stade Toulousain e Stade Francais è sempre stata così, è uno degli incontri di cartello nel campionato francese, figuriamoci se non possa essere lo stesso - se non di più - quando ci sono di mezzo i quarti di Heieneken Cup.
Tolosa ha alzato la coppa tre volte, l'unica ad esserci riuscita. Parigi quest'anno prova a riscattare una stagione altalenante nel Top 14 e quella tragica in Heineken di un anno fa. Sarà sfida aperta, o almeno è quello che prevede James Haskell, terza linea dirompente dei francesi che ricorda i precedenti come "match fisici". Tra l'altro, in un ambiente così grande come quello francese, è anche la sfida tra Nord e Sud, tra il rugby della capitale e delle magliette artistiche e quello vincente, competitivo targato rossonero.
L'inglese ha raccontato a Rugby World l'esperienza parigina, di come essere un giocatore dello SF significhi dover affrontare avversari tosti e disposti a tutto in ogni occasione. E di come sia comunque un po' strano sentirsi perennemente in trasferta, in un clima come quello della capitale che, così estesa, si ha la sensazione di non giocare sempre in uno stadio al proprio fianco. "Ma poco importa dove li affrontiamo. Ciò che mi piace del rugby è uscire di corsa dal tunnel. Non c'è niente di meglio che farlo in occasione di grandi appuntamenti, a Twickenham, allo Stade de France o di fronte a 40.000 posti". L'accoglienza, stia tranquillo, che riceverà a Tolosa.
Tolosa a Twickenham c'è anche stata, proprio per una finale, persa all'ultimo contro i London Wasps: anno 2004, Tolosa in testa e una manciata di secondi al fischio finale, l'estremo Clément Poitrenaud si lascia beffare da un ovale calciato in avanti dagli inglesi quasi alla "Ave Maria" e da Rob Howley: il francese aspetta che rotoli in area di meta per annullarlo ma viene anticipato dal volo dell'inglese che schiaccia la palla in meta, attuando il sogno di ogni inglese e l'incubo per ogni francese, cioe' rubare all'ultimo secondo un trofeo che i dirimpettai d'Oltremanica gia' stimavano loro.
Una roba da stroncare la carriera a chiunque, e difatti l'estremo francese zoppica per un po', salvo riproporsi quest'anno con un Sei Nazioni da incorniciare. "Non voglio dimenticare quanto accaduto quel giorno perché voglio sempre imparare dai miei errori", racconta oggi Poitrenaud. "Al momento fu difficile, ma credo che quello sia stata una delle partite più belle degli ultimi 15 anni di competizione ed è in giorni come questi che realizzo quanto sia fortunato a giocare per un club come Tolosa".
Una roba da stroncare la carriera a chiunque, e difatti l'estremo francese zoppica per un po', salvo riproporsi quest'anno con un Sei Nazioni da incorniciare. "Non voglio dimenticare quanto accaduto quel giorno perché voglio sempre imparare dai miei errori", racconta oggi Poitrenaud. "Al momento fu difficile, ma credo che quello sia stata una delle partite più belle degli ultimi 15 anni di competizione ed è in giorni come questi che realizzo quanto sia fortunato a giocare per un club come Tolosa".
Leading Try-Scorer 2009-10
- Tommy Bowe (Ospreys): 7
- Chris Ashton (Northampton): 6
- Scott Hamilton (Leicester): 6
- Takudzwa Ngwenya (Biarritz): 5
- Napolioni Nalaga (Clermont): 5
- Julien Arias (Stade Francais): 4
- Ugo Moyne (Harlequins): 4
- Tom Homer (London Irish): 4
- Gordon D'Arcy (Leinster): 4
- Akapusi Qera (Gloucester): 4
Nessun commento:
Posta un commento