Munster formato europeo
Thomond Park, Limerick: Heineken Cup quarter final; Munster 33 - 19 Northampton Munster: P Warwick; D Howlett, K Earls, J de Villiers, I Dowling; R O'Gara (captain), T O'Leary; M Horan, J Flannery, J Hayes, D O'Callaghan, M O'Driscoll, A Quinlan, D Wallace, J Coughlan Replacements: D Varley, J Brugnaut, T Buckley, B Holland, N Williams, N Ronan, P Stringer, L Mafi. Northampton: B Foden; C Ashton, J Clarke, J Downey, B Reihana; S Myler, L Dickson; S Tonga'uiha, D Hartley (capt), E Murray, C Lawes, J Kruger, P Dowson, N Best, R Wilson Replacements: B Sharman, R Dreyer, B Mujati, I Fernandez Lobbe, M Easter, A Dickens, S Geraghty, J Ansbro Referee: Nigel Owens. Gli habitué della Heineken Cup vincono, battono nuovamente Northampton al Thomond Park di Limerick e preparano i bagagli per San Sebastian, dove li attenderà il Biarritz formato 100% basco. I Saints tengono botta finché possono, chiudono in vantaggio la prima frazione, ma alla fine pagano un ispiratissimo O'Gara e la consistenza del Munster che quando è recita sul palcoscenico europeo veste, nel bene e nel male, i panni del protagonista. Non era d'altronde facile questo ennesimo incrocio tra i due club che si erano sfidati già nella fase a gironi: a gennaio gli inglesi avevano perso per tre punti, questa volta il risultato è netto. Bene O'Gara, dicevamo, e benissimo il compagno di reparto in mediana O'Leary che conquista il titolo di Man of the Match.
Nella ripresa la battaglia si inasprisce e si innervosisce, un classico dei Munsteriani in cui i Santi delle Midlands cadono da polli inesperti: calcettini, spintoncine, mancati rotolamenti, parlantine di Quinlan, placcaggi lontani dalla palla di Flanney, tutto il classico repertorio Rosso viene utilizzato sotto gli occhi pigri e un po' lontani dell'arbitro Nigel Owens in rosa, chiamato a riprendere più volte le due parti: da tempo non si vedevano i canonici dieci metri di punizione nei riguardi dei più pettegoli. Per un paio di volte si assiste a risse lontane dal gioco, con i bollenti spiriti inglesi, capitan Hartley ovviamente in prima fila, a cadere nella trappola e disinteressarsi al gioco per inseguire vendettuncole da poco.
Northampton cerca di alzare il ritmo e la linea di attacco ma la trincea di Munster regge grazie ad alcune precisissime cannonate di O'Gara che riporta regolarmente il gioco nei 22 avversari, dopodichè c'è la maestria in rimessa dei Rossi a generar quesiti ai neroverdi.
Da una rimessa laterale nasce una mischia perché la maul dei Saints non si muove e l'ovale nelle mani di Kruger non esce. Nuova mischia ai cinque metri a introduzione Munster, O'Leary scarica fuori per l'accorrente De Villiers che segna una meta da running back di football americano, forse la più preziosa della sua esperienza boreale.
Termina così la fase di equilibrio instabile durata per quasi metà del secondo tempo, col gioco in mano a Munster ma il punteggio a favore dei Saints: Munster torna a guidare per 20-16.
Dixon viene graziato di un giallo quando impedisce a Marcus Horan di agguantare un pallone che il pilone aveva già stoppato sul nascere dal piede dello stesso mediano di mischia Saints. Il calcio di punizione di O'Gara stavolta esce.
Comunque vada a Tolosa nell'ultima semifinale di domenica tra i due Stade, emerge che le semifinali della Heineken Cup 2010 saranno una confrontation franco-irlandese. Entrambe nel Continente. E la finalissima allo Stade de France.
Maestosa prestazione del pack di Munster, il più dannatamente sporco ed efficace che ci sia, sia nelle fasi statiche che dinamiche, pur messo in sofferenza nel primo tempo dall'irruenza dei molteplici ball carrier neroverdi - Tonga'huila, Hartely, Kruger, Best.
Triangolo allargato rosso con i vertici australi Warwick e Howlett in gran spolvero, centri Earls e DeVilliers attenti e pronti all'intervento; ma oggi è stata la mediana O'Leary - O'Gara a interpretare magnificamente lo spartito tattico che nel secondo tempo ha spuntato le armi del ritmo ai Saints.
Northampton di coach Mallinder azzecca alla perfezione il game plan per mettere in crisi i padroni di casa: ritmo e percussioni dei suoi ball carrier avanti e arretrati, peccato riescano ad eseguirlo solo per un tempo. Nel secondo tentano di difendere il vantaggio ma così facendo oltre a cedere territorio lasciano il pallino ai padroni di casa e cadono nella trappola del nervosismo che spezzetta il ritmo e lo fa scendere alle velocità predilette da Munster. Myler fa il suo compitino diligente e Dickson è sempre presente a far ripartire veloce l'azione; mancano occasioni di mettersi in evidenza per il potente trio arretrato Foden - Rehiana - Ashton, con solo l'ultimo a pungere in un paio di occasioni.
Non male comunque per la giovane squadra campione in carica della Challenge Cup, da quelle parti solo i Tigers al massimo spolvero sono usciti vincitori in Coppa; rimane però il fatto che l'ultima rappresentante del movimento inglese, il più importante d'Europa, se n'esce ai quarti di finale di Coppa col risultato sinora più netto e inappellabile.
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