Il solido Leinster chiude la porta a Munster
Celtic League Semifinal; Dublin, The Royal Dublin Society: Leinster 16-6 Munster
Munster parte forte, anche se è di Sexton la prima chance di segnare con un piazzato dopo cinque minuti che però arriva largo dalla metà campo. Dieci lunghi minuti già di trincea, sempre nella parte di terreno di gioco che Leinster è chiamata a difendere. All'8' O'Gara rinuncia a piazzare da buona posizione per lui: forse per il vento, forse per sfruttare al massimo il momento di supremazia. Va in touch, lo farà una seconda volta poco più tardi e, in entrambi i casi, l'offensiva di Munster si infrange.
Cinque minuti più tardi, quella che potrebbe essere una prima svolta: Horgan si becca un giallo per un fallo pericoloso ai danni di Earls che è in aria a cercare di recuperare un ovale pazzerello. Quelli di Dublino si trovano con un uomo in meno, ma con molta consapevolezza in più e si porta in vantaggio con una punizione di Sexton: 3-0. Punteggio che rimane fermo, tutto di guadagnato nei lunghi dieci minuti in quattordici. Munster va ad un passo dalla meta con Mafi, ma O'Driscoll si cala nei panni di grillo talpa e salva tutto. Sugli sviluppi, Warwick prova il drop da fuori dei 22, ma il tentativo sbatte contro la traversa.
Solo al 29' O'Gara pareggia i conti. Leinster nel frattempo riprende a dettare il ritmo, con la mischia che garantisce sicurezza forte di una prima linea ben oliata, di un Nathan Hines sempre nel cuore dell'azione e il solito Heaslip capace di creare varchi partendo dalla fase di contesa. Intanto Sexton viene targettato dalle guardie avversarie che lo tacchettano in ruck: l'apertura se li segna tutti e si rifarà nel corso della ripresa. Che si apre con un drop improvviso, al 41', di O'Gara: è il primo - e unico - vantaggio del Munster. Al quale mancano almeno tre di quei sei punti che il suo registra non ha cercato nella prima frazione.
Spazio trequarti: quelli di Munster corrono e si muovono, ma non incidono. Howlett è appannato, De Villiers conferma l'up and down della sua esperienza boreale, l'unico che riesce a creare varchi è Keith Earls. Ma non basta: al 44' splendida giocata O'Driscoll-D'Arcy-Sexton che libera Kearney sulla fascia destra: è la meta che vale oro. Sexton converte: 10-6. Il solito Jonathan allunga al 50', mentre O'Gara sbaglia al 52'.
Tre giri di lancetta e questa volta la gran cassa offensiva la suonano gli avanti, la fanteria corazzata del Leinster che si apre un varco con il nuovo entrato CJ Van Der Linde, che poi trasmette all'altro pilone Healy: O'Leary lo ferma con un placcaggio alto a pochi passi dalla linea di meta, l'arbitro gallese Owens si rivolge al quarto uomo per sapere se ci sono gli estremi della meta tecnica. Il placcaggio per il TMO è "too far" dalla meta, ma c'è il calcio di punizione: 16-6. E O'Leary che è graziato, nemmeno un cartellino giallo.
Dal 64' va in scena l'offensiva del Munster, un tam tam continuo per sottrarre centimetri di terra al vallo che costruiscono gli uomini in blu. Leinster scava la trincea, se gli altri riescono a scavalcarla, ripiegano e si riorganizzano al meglio. Non si passa. Ed è in questo frangente che Sexton va a placcare i nomi che si era segnato sul muro dello spogliatoio. La beffa sta per arrivare al 75' con O'Driscoll che ricicla all'interno nei ventidue avversari, ma l'ovale viene intercettato.
Finisce così, con Heaslip nominato Man Of the Match e il Leinster che fa nuovamente lo scalpo al Munster.
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