Finale di Amlin Callenge Cup al Velodrome di Marseille: Toulon 21 - 28 Cardiff Blues
(Ringo la vede dal lato gallese ...)
Il fine settimana di coppe si è concluso con il ribaltone: Cardiff batte Tolone al Velodrome di Marsiglia dove erano all'incirca 50.000 i tifosi del club francese, che dista davvero poco dalla città costiera. Sotto il sole del Mediterraneo, i Blues hanno superato 28-21 il Tolone in un'altra bella finale, quella di Challenge, combattuta fino al termine e con entrambi i schieramenti che dopo un avvio segnato probabilmente dalla stanchezza e dal doversi adeguare al clima estivo, non si sono risparmiati.
Il Cardiff conquista così il primo trofeo europeo per un club gallese e apre le porte della Heineken Cup anche agli Scarlets: tutte e quattro le selezioni regionali gallese prenderanno quindi parte alla prossima edizione.
Il match entra nel vivo nella seconda frazione, quando le mete di Jamie Roberts, Leigh Halfpenny e Bradley Davies vanno in meta, rispondendo ai tredici punti messi da parte dai francesi nel primo tempo grazie alla segnatura pesante di Sonny Bill Williams, in assoluto tra i migliori in campo, e ai punti al piede di Jonny Wilkinson che sarà costretto ad abbandonare il campo per infortunio: ieri sera i notiziari sportivi inglesi hanno mandato in onda più volte l'immagine dell'apertura sofferente. Senza il registra in mediana, il Tolone ha sbandato, i Blues hanno alzato il ritmo e hanno messo al sicuro la finale, nonostante la meta di Thomas Sourice arrivata al 78', dopo che per dieci minuti i francesi hanno provato a scardinare la linea difensiva dei gallesi che ha retto fino a quando è stato possibile. All'azione ha partecipato anche Tana Umaga, alla sua ultima con la maglia transalpina: il mitico trequarti neozelandese ora torna a casa, senza un titolo europeo, ma cosciente del fatto di aver gasato la platea presente a Marsiglia al momento del suo ingresso, dando una mano ai suoi per una rimonta quasi impossibile.
I primi punti dei Blues li mette a segno al piede Halfpenny mentre Wilko si rende protagonista di un passaggio di tomaia di 30 yard per il collega Lobbe, ma l'azione sfuma per un in avanti di van Niekerk. Al 36' la meta di Williams con il pubblico trepidante: van Niekerk e l'estremo Christian Marienval guadagnano terreno in profondità, finché Williams non arriva a marcare sotto i pali dopo aver fissato il pilone avversario Tau Filise. Si va negli spogliatoi sul 13-6 per Tolone. Nella ripresa arrivano però solo tre punti per i francesi, con Wilko che al 46' lascia il posto a Kefu: tre minuti dopo, la meta di Roberts da un calcio libero concesso ai Blues, in seguito ad una mischia sempre per Cardiff dato che May si fa placcare nella propria area di meta.
Al 64' la svolta decisiva: Cardiff costringe Tolone nei propri 22, un veloce passaggio di Richie Rees permette a Rush di esplorare lo spazio prima di consegnare l'ovale ad Halfpenny che va a marcare la seconda meta per i suoi. Al 68' è il turno della seconda linea Davies: è il 28-16 che chiude ormai i conti. La meta di Sourice arriva tardi, il Tolone poi prova a ripartire dai suoi 22 per l'impresa disperata del pareggio, ma i Blues chiudono la serranda e si gongolano la Amlin Challenge Cup.
P.s: sabato pomeriggio, in quel di Wembley, il Cardiff City ha perso con il Blackpool la finale di Championship, l'equivalente della nostra Serie B, per un posto nel prossimo campionato di Premier League di calcio. Ha vinto 3-2 la compagine che ad inizio stagione avrebbe dovuto salvarsi, secondo i piani della società. I Blue Birds,come vengono soprannominati quelli del Cardiff, si sono fermati ad un passo dal sogno che hanno coltivato per anni. Nel 2008/2009 hanno fallito l'obiettivo playoff per un sogno, stavolta hanno prima eliminato ai calci di rigore il Leicester al Cardiff City Stadium; a Wembley si sono portati in vantaggio due volte, prima di essere superati dal Blackpool alla fine del primo tempo.
La società non attraversa un bel momento: non tanto per la delusione patita, quanto perché ora andrà nelle mani di un nuovo proprietario, di origine malese, perché il vecchio management non riesce a coprire i buchi nei conti. I tifosi temono che la nuova liquidità non significhi per forza nuove vittorie. E pensare che nell'annata 2007/2008 i Blue Birds hanno disputato la finale di FA Cup, persa 1-0 contro il Portsmouth (che l'ha disputata anche quest'anno: stavolta ha perso 1-0 contro il Chelsea di Ancelotti), il club che già ad inizio anno sapeva di dover abbandonare la Premier League per il fallimento finanziario.
Se quindi la Cardiff calcistica, che negli ultimi anni ha saputo allargare il proprio raggio d'azione in una regione dove la palla ovale è quella che i bambini conoscono prima di tutto il resto, quella del rugby può fregiarsi del primo titolo europeo conquistato da una compagine gallese, dopo un Six Nations che ha aumentato la pressione sulla nazionale guidata da Warren Gatland.
La stampa di lassù in queste ore ricorda il recente passato, quello che sarebbe stato poi rivoluzionato dal riordino societario, con nuovi club (Blues, Scarlets, Ospreys e Dragons) accanto a quelli tradizionali, rimasti fedeli al rugby e disputando i campionati "nazionali": sono state menzionate le sconfitte di Pontypridd contro il Sale in quella che è stata l'equivalente della finale di Challenge datata 2002; oppure la sconfitta del Caerphilly nella finale contro Castres del 2003. E ancora, come già ricordato sopra: imponendosi, Cardiff ha permesso anche a Llanelli di prenotare l'ultimo posto disponibile per la prossima Heineken Cup, alla quale parteciperanno tutte e quattro le franchigie regionali. Ed è riuscita a levare un trofeo alla gargantuesca Francia.
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