sabato 1 maggio 2010

Tolosa si impone


Di fronte a uno stadio stracolmo - 35.000 spettatori - e tutto di rosso bandierato che manco a una manifestazione per il primo maggio, Tolosa vince per 26-16 la "sua" semifinale di Heineken Cup su Leinster, imponendosi in uno scontro di altissimo livello in cui tutto e' stato messo alla prova: classe, doti, nervi e temperamento, tra due formazioni limitate solo dagli infortuni del finale di stagione: la piu' pesante e' l'assenza di Sexton sostituito dal trentunenne centro australiano Shaun Berne.
Se quella di ieri tra Connacht e Tolone per la Challenge Cup e' stata "a game of two halves", a livello di analisi questa potrebbe essere suddivisa in quattro quarti molto disomogenei tra loro.
La prima mezz'ora -
In campo c'e' il solito Tolosa attento e conservativo, proteso alla "perfezione" - non concedere nulla all'avversario e mettersi in moto collettivamente; anche Leinster e' il solito, conscio del suo livello, privo di timori reverenziali: pronto nelle ruck, perfetto in rimessa con Leo Cullen e Hynes, tenta di imporre il suo gioco di attacco fatto soprattutto dalla velocita' di passaggio, esperienza e affiatamento dei suoi trequarti, a partire da D'Arcy e O'Driscoll.
Ne viene fuori un equilibrio in cui territorio e possesso palla pendono a favore degli irlandesi, che arrivano a produrre una "quasi meta" al 24': Reddan s'infila tra le maglie della difesa ma perde palla nel tuffo finale, disturbato da Clerc.
I francesi dal canto loro sono attenti in difesa, sia sulla linea che a coprire dietro le numerose "candele" dei blu irlandesi; sono pronti a sfruttare ogni opportunita' appena si affacciano nella meta' campo avversaria. Tale aatteggiamento "conservativo" premia: alla mezz'ora siamo 9-0, tre su tre di Skrela a punire intemperanze in ruck e la prima dimolte mischie chiuse vincenti per Tolosa. Un trend impostato sul "chi sbaglia meno" molto gradito alla squadra di Guy Noves.
Dal 30' al 42' -
La perfezione pero' non esiste, spprattutto se davanti hai un avversario sempre in controllo della fonte principale, la rimessa laterale, ma in grado di cambiare approccio appena si evidenzi un punto debole. Anche Tolosa inizia a essere fallosa, soprattutto quando si vanno a infilare in situazioni limite: al 31' Kelliher fa ostruzione su un up&under, e' prima chance per Shaun Berne che riduce il gap al 9-3; il punto innervosisce i tolosani, infatti poco dopo Skrela sbaglia una punizione; ancora peggio al 40', quando i padroni di casa tentano un attacco velleitario, s'impappinano tra di loro e a tempo scaduto si beccano una punizione per palla trattenuta in ruck, piazzata da Bernie: il primo tempo si chiude sul 9-6, la gara inopinatamente gia' riaperta.
A inizio del secondo tempo la rimonta e' compiuta: Kelliher non rotola via da un placcaggio a meta' campo, Kearney tenta dalla lunga distanza e non sbaglia e siamo 9 pari.
Subito prima, alla prima azione del secondo tempo, della serie non ci facciamo mancare niente c'e' la risposta tolosana alla "quasi meta" di Reddan: Medard subentrato a Heymans un po' spento penetra all'estrema sinistra, scarica su Poitrenaud che lo libera con un uno-due rapidissimo, il giovane trequarti dalle basette fluenti scavalca Reddan a meta' campo con un calcio a seguire e lo batte in velocita', riprende palla in area di meta ma riesce ad atterrare l'ovale solo quando lui e palla sono gia' usciti dal fondo.
Il terzo quarto -
Leinster ha raggiunto il pareggio a inizio del secondo tempo, Tolosa ha sfiorato la prima meta della gara: l'equilibrio e' grande sia pur instabile, il primo che marca segnera' la gara.
Tolosa che inizia a far girare palla in modo piu' continuo e convinto, tanto che alla fine del periodo avra' pareggiato il numero di passaggi in cui era nettamente deficiataria a fine primo tempo; di converso Leinster pareggia il numero di placcaggi dei francesi, 61 per squadra (uno al minuto per parte).
Paradossalmente la pressione francese e' aiutata anche dal secondo errore dell'apertura francese dalla piazzola al 48', Infatti poco dopo l'apertura francese non piazza ma calcia in touch; ne sortisce l'installarsi dei francesi nell'area dei 22metri avversari, situazione che alla fine portera' alla meta di Jauzion.
Il catalizzatore e' ancora Poitrenaud: stavolta parte a destra dove scambia rapido con Clerc, il quale viene fermato a pochi metri dalla meta; ne nasce una ruck, risolta da Jauzion che taglia vicino al punto e arriva alla meta sfruttando la sua potenza. Skrela trasforma, siamo al 55' e il punteggio e' 16-9.
Tolosa non s'accontenta, al 58' Cj Van der Linde subentrato a Healy non rotola via, Skrela non s'azzarda ancora a piazzare e manda in rimessa, dalla quale lo stesso riceve velocemente e si va a infilare nel piu' classico degli intervalli 10-12, marcando in mezzo ai pali la meta che trasformata porta Tolosa al sicuro del 23 - 9 e a lui porta il Man of the Match award.
L'ultimo quarto -
La gara sembra chiusa, ma anche se la mediana Berne-Reddan non brilli e i due celebrati centri BoD e D'arcy non riescano a produrre nulla di memorabile, Leinster e' pur sempre campione in carica per qualche motivo. Nel giro di pochi minuti gli irlandesi si portano sulla linea di meta francese, fermati in affanno dai francesi. La rapida apertura sul lato chiuso trova il nr.8 Heaslip, uno col fisico da terza linea ma con la mentalita' da centro, a proporsi come ala sinistra ed e' meta, trasformata da Bernie: siamo 23-16, a distanza di break.
Tolosa reagisce immediatamente: al 68' Skrela approfitta dell'ennesimo prevalere della sua mischia chiusa per marcare il punto della sicurezza oltre il break, il suo sedicesimo: siamo al 26-16 finale.
Il resto e' fatto sapientemente diventare "garbage time" dai francesi; le energie mentali di Leinster progressivamente si spengono e Tolosa non si distrae mai nonostante la girandola delle sostituzioni. Tra le quali si evidenziano Picamoles per alcuni placcaggi e il ritorno di Elissalde, con un tentativo di drop mancato di poco.

Alla finale di Parigi almeno una francese ci sara'. E con questo, dopo la nazionale la Francia si impone l'Irlanda anche a livello di club: siamo due a zero - Tolone su Connacht, Tolosa su Leinster - un risultato che puo' (o deve?) essere solo limitato domani a San Sebastian da Munster.


Toulouse
: Poitrenaud; Clerc, Fritz, Jauzion, Heymans; Skrela, Kelleher; Human, Servat, Lecouls, Millo-Chluski, Albacete, Bouilhou, Dusautoir (capt), Sowerby.
Replacements: Medard, Elissalde , Montes , Lacombe , Poux , Maestri , Picamoles ,David.
Leinster: Kearney; Horgan, O'Driscoll, D'Arcy, Nacewa; Berne, Reddan; Healy, Fogarty, Wright, Cullen (capt), Hines, McLaughlin, Jennings, Heaslip.
Replacements: Van der Linde, O'Kelly, S Keogh, Ross, Jackman, O'Donohoe, O'Malley, Dempsey.

Referee: Nigel Owens (Wls)

Il commento di Ringo - Mezzo passaggio di consegne è avvenuto, con la vittoria del Tolosa sui detentori dell’Heineken Cup di Leinster. Perché nell’anno in cui la Francia strappa Grand Slam e titolo di campione del Six Nations, i rossoneri francesi approdano nuovamente in finale dopo una partita combattuta, frenetica, ma che ha regalato quelle emozioni che non sempre capita di vedere nell’emisfero boreale quando si disputano finali o semifinali. E ha fornito una prova ulteriore di come chi abbia la mischia più forte, se non è un sicuro vincente poco ci manca.
Lo Stade Toulousain ha tutto o quasi, se Skrela riuscirà a sopportare la pressione in finale quando sarà chiamato a piazzare tra i pali. Poi i singoli sopraffini non mancano, come i tre del triangolo allargato (Poitrenaud – Clerc – Heymans e poi Medard) che sono riusciti a dare ai padroni di casa quello sprint tenuto a freno da una strategia a lungo termine. Per quanto riguarda Leinster, sono comunque arrivati ad un passo dal disputare la finale dopo aver iniziato con il piede sbagliato la competizione nella fase a gironi e superato il Clermont, uno dei club che ha maggiormente impressionato nel panorama europeo e che è eternamente in corsa per la vittoria del Top 14.
Il Tolosa è stato bravo a gestire il momentaneo pareggio sul 9-9, con i Dubliners rinfrancati dalla rincorsa andata a buon fine. Ha retto l’impatto emozionale, non ha smarrito la bussola e ha chiuso bene prima con il nuovo break nato dalle mete di Jauzion e Skrela e poi costruendo una salda difesa dopo la marcatura pesante di Heaslip, il migliore tra i suoi assieme a Kearney. Non è un caso, dopotutto: nel finale di una lunghissima stagione, ex B&I Lions come l’estremo irlandese hanno provato a raddrizzare un’annata logorante dal punto di vista fisico (vedi appunto certe opache prestazioni dell’Irlanda nel Six Nations).
Dal Sud della Francia si stanno già mettendo in marcia per approdare a Parigi, in attesa di capire chi dovranno sfidare dopo la seconda semifinale giocata nel calderone di San Sebastian. Uno scalpo irlandese è già saltato.

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