Ultima di Guinness. E Venter se la vuole gustare
Nel sabato delle finali (dall'Inghilterra all'Italia, dalla Keltia alla Francia al Super14), vuole esserci anche lui a bordo campo con i suoi Saracens alle prese con le tigri di Leicester. Brendan Venter, il sudafricano director of rugby dei londinesi, nelle prossime ora saprà se sarà riuscito scampare alla squalifica di 14 settimane per il comportamento provocatorio e inappropriato che ha adottato lo scorso 8 maggio durante una giornata della Guinness Premiership, proprio contro i Tigers.
Circolava voce che nell'occasione avesse messo le mani addosso ad una delle tifose dietro di lui, addirittura un pugno in faccia o uno spintone. Cosa che si è rivelata esagerata, derubricata in difesa forse eccessiva e probabilmente non solo verbale da tifosi indispettiti per il fatto che il coach sudafricano si alzasse in piedi troppo spesso, giustificandosi col fatto che la squadra ospite l'avesse sistemato in un posto a scarsa visibilita'.
Intanto Venter non ha perso tempo: settimana scorsa ha ingaggiato un duello verbale con il coach della nazionale inglese, Martin Johnson, perché nella lista di chi parteciperà al tour estivo in Australia, non compariva uno dei suoi giocatori, a partire dal capitano dell'Inghilterra Steve Borthwick, che di fatto e' reduce da infortunio e torna a disposizione solo dalla finale. Johnno si era limitata a rispondere: "Concordiamo nell'essere in disaccordo", filastrocca che va di moda in terra albionica dopo che conservatori e liberaldemocratici hanno deciso di formare un governo di coalizione.
Intanto Venter non ha perso tempo: settimana scorsa ha ingaggiato un duello verbale con il coach della nazionale inglese, Martin Johnson, perché nella lista di chi parteciperà al tour estivo in Australia, non compariva uno dei suoi giocatori, a partire dal capitano dell'Inghilterra Steve Borthwick, che di fatto e' reduce da infortunio e torna a disposizione solo dalla finale. Johnno si era limitata a rispondere: "Concordiamo nell'essere in disaccordo", filastrocca che va di moda in terra albionica dopo che conservatori e liberaldemocratici hanno deciso di formare un governo di coalizione.
"Non ho paura di mancare la finale, dal momento che questo club è un gruppo di amici tra giocatori e allenatori", ha detto Venter. "Quello che davvero soffrirà per questa situazione sono io, non i giocatori o gli altri componenti dello staff". Nel caso le cose dovessero andar male e l'appello non venisse accolto, "mi siederò accanto a mia moglie e mio figlio. Non posso immaginare l'ipotesi che non mi facciano entrare nemmeno allo stadio".
Il che pare annuncio di elegante bypass dell'eventuale conferma del suo ban: a parte i coach franco-latini in genere, spesso un po' calciottardi nella ricerca di visibilita' e nelle polemiche post partita, e' noto che gli allenatori di rugby se ne stanno abitualmente in tribuna vicini ai loro video-analisti e usano il cellulare.
UPDATE SERALE: L'appello ha confermato la sentenza "di primo grado": 14 settimane di ban all'allenatore, "for making inappropriate or provocative gestures towards spectators". A Venter sarà addirittura impedito l'accesso allo stadio di Twickenham, dove si svolgerà la finale. Non gli rimane che invitare a casa il suo video analyst e ricaricare la scheda del cellulare.
Il che pare annuncio di elegante bypass dell'eventuale conferma del suo ban: a parte i coach franco-latini in genere, spesso un po' calciottardi nella ricerca di visibilita' e nelle polemiche post partita, e' noto che gli allenatori di rugby se ne stanno abitualmente in tribuna vicini ai loro video-analisti e usano il cellulare.
UPDATE SERALE: L'appello ha confermato la sentenza "di primo grado": 14 settimane di ban all'allenatore, "for making inappropriate or provocative gestures towards spectators". A Venter sarà addirittura impedito l'accesso allo stadio di Twickenham, dove si svolgerà la finale. Non gli rimane che invitare a casa il suo video analyst e ricaricare la scheda del cellulare.
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