E' tempo di play off in Magners League: questa sera vanno in scena gli Ospreys che ospitano i Warriors di Glasgow. Ma nel frattempo si fa un gran discutere fuori dal campo di Gatland e quindi del futuro della nazionale gallese. E di multe e penalizzazioni che vedono coinvolta proprio Swansea.
La brighella Swansea - Il club gallese è stato giudicato colpevole di misconduct da una commissione disciplinare della Celtic Rugby e dovrà pagare una multa di 100.000 sterline, la seconda più alta in classifica da quando è cominciata l'era del professionismo (il primo posto spetta agli Harlequins: 300.000 sterline per il Bloodgate). Gli Ospreys inoltre cominceranno la prossima Celtic League con quattro punti di penalizzazione: se questo provvedimento fosse stato preso in base alla graduatoria di questa stagione regolare, sarebbero stati i gallesi a far visita ai Warriors.
La decisione disciplinare è stata presa in seguito al match non disputato contro Ulster lo scorso 19 marzo, quando Swansea non presentò la lista dei giocatori per la trasferta al Ravenhill Park. La dirigenza si era giustificata affermando che non aveva a disposizione abbastanza uomini da schierare in prima linea, anche se poi è emerso che in realtà aveva concesso una settimana di pausa a tutti. Era la vigilia dell'incontro di Six Nations tra Irlanda e Galles e gli Ospreys sono un bacino di utenza dal quale la nazionale pesca molti dei suoi uomini.
Dalle malelingue scozzesi e irlandesi che hanno duramente criticato l'atteggiamento della squadra, si è passati alle indagini federali: a quanto pare il club non ha fatto nulla per riuscire a colmare i buchi cercando rimpiazzi nell'area regionale alla quale fanno capo: uno spicchio di terra che tra Swansea e Neath, circondata dalle "terre" degli Scarltes di Llanelli e dei Blues di Cardiff.
"Saremmo stati nella condizione di cominciare la partita con la mischia no contest", aveva commentato l'assistan coach Jonathan Humpreys. Uno scenario simile si era però ripetuto tanto a Cardiff quanto a Newport, sede dei Dragons. I Blues doveva giocare nelle semifinali di LV Cup contro Gloucester e, in assenza di uomini di mischia, avevano chiamato dei sostituti dalle società della Premiership gallese.
Certo è che in questa annata gli Ospreys si sono attirati le ire delle rivali, primi fra tutti Leicester in occasione dell'ultimo appuntamento a gironi in Heineken Cup quando i gallesi schierarono per alcuni minuti sedici anziché quindici uomini, andando a segnare tra l'altro una delle mete che ha garantito il passaggio alla fase knockout.
Gatland manda messaggi a Henson - Dalle malefatte di club alla nazionale il passo è corto. Perché di mezzo c'è un uomo sempre degli Ospreys: Gavin Henson, reduce da una stagione da dimenticare. Il trequarti è rimasto assente per tutto l'anno a causa degli ennesimi infortuni che stanno caratterizzando la carriera del 28enne, finito spesso sui tabloid non per affari sportivi, ma di cuore legati alle relazione con la cantante Charlotte Church.
Il ragazzo ora sembra pronto al rientro completo e nel corso di un dibattito con la stampa locale in vista dei Test Match estivi, il coach del Galles, Warren Gatland, ha posto le condizioni per un suo rientro tra le fila dei dragoni rossi. Prima deve dimostrare di essere al top con il club, poi di mantenere livelli di gioco tali per cui meriti una chiamata al prossimo Six Nations, appuntamento fondamentale per garantirsi - eventualmente - un biglietto per i Mondiali 2011 in Nuova Zelanda. Henson di fatto non ha mai preso parte alla Web Ellis Cup: non fu convocato nel 2003 in Australia e la gita in Francia 2007, disgraziata per il Galles, non ebbe luogo per infortunio. Uno dei tanti, per l'appunto.
"La cosa più importante è giocare bene ed essere in corsa per il Six Nations. Prima che sia troppo tardi", ha detto Gatland davanti alle telecamere del sito web Wales on line. "I test autunnali saranno probabilmente troppo vicini per lui, ma per il Six Nations, se starà giocando bene abbastanza, potrebbero rivelarsi un'opportunità in vista della Coppa del Mondo". Bisognerà dunque attendere come reagirà dal punto di visita fisico ai nuovi appuntamenti sul terreno di gioco.
Magners League semifinal, Liberty Stadium, Swansea
Ospreys: Lee Byrne; Tommy Bowe, Andrew Bishop, James Hook, Shane Williams; Dan Biggar Mike Phillips, Paul James, Huw Bennett, Adam Jones, Alun Wyn Jones, Jonathan Thomas, Jerry Collins, Marty Holah, Ryan Jones (capt)
Replacements: Ed Shervington, Ryan Bevington, Ian Gough, Filo Tiatia, Jamie Nutbrown, Gareth Owen, Nikki Walker
Glasgow Warriors: Bernardo Stortoni; Rob Dewey, Max Evans, Graeme Morrison, DTH van der Merwe; Dan Parks, Mark McMillan, Ed Kalman, Fergus Thomson, Moray Low, Tim Barker, Alastair Kellock (capt), Kelly Brown, John Barclay, Johnnie Beattie
Replacements: Pat MacArthur, Kevin Tkachuk, Dan Turner, James Eddie, Hefin O'Hare, Duncan Weir, Colin Shaw
Referee: George Clancy (Ire)
Questi invece gli uomini a disposizione di Leinster e Munster per l'altra semifinale, tutta irlandese, che si giocherà domani ai Royal Dublin Society di Dublino.
Leinster squad: Forwards: John Fogarty, Cian Healy, Jamie Heaslip, Nathan Hines, Trevor Hogan, Shane Jennings, Stephen Keogh, Kevin McLaughlin, Sean O'Brien, Malcolm O'Kelly, Mike Ross, Rhys Ruddock, Dominic Ryan, Richardt Strauss, CJ van der Linde, Stan Wright
Backs: Shaun Berne, Gordon D'Arcy, Girvan Dempsey, Shane Horgan, Rob Kearney, Simon Keogh, Ian Madigan, Fergus McFadden, Isa Nacewa, Paul O'Donohoe, Brian O'Driscoll, Eoin O'Malley, Eoin Reddan, Jonathan Sexton
Munster squad: Backs: S Deasy, D Barnes, D Hurley, D Howlett, T Gleeson, K Earls, L Mafi, J de Villiers, P Warwick, R O'Gara, P Stringer, T O'Leary
Forwards: M Horan, D Ryan, J Hayes, T Buckley, J Flannery, D Varley, D Fogarty, D O'Callaghan, M O'Driscoll, B Holland, A Quinlan, D Wallace, N Ronan, N Williams, J Coughlan
Referee: Nigel Owens (WRU)
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