domenica 27 giugno 2010

L'Argentina schiaccia la Francia

Non è un bel tour estivo quello della Francia trionfatrice nel Sei Nazioni: secondo test vero e seconda pesante sconfitta, dopo gli Springboks vengono strapazzati dai Pumas.
Dopo sonante 42 -17 a Città del Capo arriva il similare, umiliante 41 -13 nel tripudio della folla allo stadio del Velez Sarsfield di La Plata, Buenos Aires, con cui l'Argentina riscatta la doppia sconfitta subita dagli scozzesi.
Sono quattro mete a una, scusate se è poco per gli argentini che non avevano marcato nessuna meta nei due incontri precendenti; due sono di Felipe Contepomi in gran spolvero e dalle grandi motivazioni, sia interne alla nazionale (leadership e prestazioni discusse) che personali (il ruolo del tutto secondario vissuto quest'anno a Tolone).
Lo mismo per i suoi compagni di squadra, molti dei quali militanti nei campionati transalpini: i giocatori argentini amplificano coi Bleus la tradizionale garra e confermano in pieno il ruolo di bete noire dei Pumas nei confronti della Francia.
Non sarà un ritorno in patria nel lutto della catastrofe (peraltro annunciata) dei calciatori transalpini, ma in Francia non saranno teneri neppure con i loro rugbisti: i titoli del tenore "l'humiliation finale" che campeggiano nei siti e nei giornali evidenziano la enorme differenza tra legittime aspettative e risultati.

I francesi aprono le marcature con un piazzato di Jerome Porical, ma fin dall'inizio sono costretti a "rinculare" (traduzione letterale ma efficace dal francese) per la pressione del pack guidato da Mario Ledesma tallonatore del Clermont, che impone al confronto il ritmo e il focus più gradito ai Pumas.
La mancanza di serenità e le conseguenti indiscipline francesi sono solo conseguenze: Contepomi con quattro punizioni stacca subito l'Argentina nel tabellone. Poi un tentativo di apertura al piede di Trinh Duc trova Fernandez Lobbe attento, l'intercetto lancia Rodriguez Gurruchaga che va in meta dopo una corsa di sessanta metri; a fine primo tempo è 19 -6 (la seconda punizione francese è piazzata da Parra, che realizzerà anche una trasformazione nel secondo tempo).
La fiducia accumulata dopo il dominio del primo tempo esalta i Pumas anche nel secondo, si possono permettere di allargare il gioco, mentre i Bleus depressi si riducono agli individualismi, subendo in modo convulso ogni attacco argentino .
Il più spiritato in senso positivo è senz'altro Felipe Contepomi, che ridicolizza due volte in modo spettacolare i placcaggi mancati della difesa francese al 49 e al 68' . Una di queste mete nasce addirittura da una mischia ordinata a introduzione francese persa dai Galletti. Tra le due del Felipe mezzo italiano (di nonni, ma dice anche di passaporto: un piccolo segreto ben difeso per evitare telefonate da Mallett?), al 60' una bella corsa in meta di Rafael Carballo nasce dal recupero palla da una ruck.
Meta della bandiera transalpina per il solito Julien Malzieu, ma è troppo tardi e troppo poco per rimediare a una ben misera fine di stagione per il rugby transalpino, uno sciupìo allucinante e inatteso dell'immane credito accumulato dopo i test match invernali e il Sei Nazioni, per non dire delle prestazioni in Europa a livello di club. E la rabbia transalpina cresce per la sensazione di stare allevando la propria nemesi in casa: tutti i marcatori, tutti i protagonisti della sfida sono attivi nel Top14.
Ancora una volta per Lievremont si ricomincia da tre: aldilà delle scuse classiche sul logorìo di fine stagione aggravato dai trionfi nelle Coppe, è ancora una volta tutto da rifare sul piano psicologico; forse rispetto al passato potrà ripartire da qualche certezza in più sugli uomini.
Oltre al danno la beffa: la Francia rimane al terzo posto del ranking Irb solo per una settimana, dovrà restituire la posizione all'Australia vincente sull'Irlanda. Guadagni in vista invece per l'Argentina, che presumibilmente recupererà una posizione, sfilando l'ottava piazza al Galles.

Sul fronte argentino la vittoria ridà morale e fa calare il sipario su un periodo più confuso che nero, dove le esigenze legittimate sin dallo scorso mondiale di affrontare più regolarmente confronti internazionali, han trovato dal "sistema" risposte più lente del previsto; la nomina di Marcelo Loffreda a direttore del rugby d'elite argentino marca in tal senso un punto d'inizio più che rappresentare una risposta.
Il punto per il team di coach Phelan in questa fase di transizione, che si concluderà molto probabilmente solo DOPO i mondiali neozleandesi, è riuscire finalmente a far leva sulle motivazioni emerse contro il loro avversario "preferito" per fare team, nell'attesa del rientro del fuoriclasse J.M. Hernandez - anche lui, manco a dirlo, accasato nella prossima stagione in Francia, presso il Racing. Sempre che tale rientro venga gestito bene e non risulti alla fine destabilizzante per qualcun altro.

6 commenti:

GiorgioXT ha detto...

Francia inguardabile ... perfino troppo facile in alcuni momenti per Contepomi &C. segnare delle mete estremamente soft.

Da notare però che Dickinson,( lo stesso di Italia -NZ) soffra ancora in modo pesante della reprimenda di Henry e O'Brien : alla fine della partita, è riuscito a non dare il secondo calcio di punizione in mischia chiusa (che avrebbe aperto la porta al terzo e forse alla meta tecnica) per due volte! la prima inventandosi un crollo da parte francese quando erano già avanzati di due metri (!) la seconda volta per aver anticipato l'ingaggio quando i Francesi erano partiti sul "Engag.." ed erano i Pumas ad aver rifiutato l'ingaggio tirandosi indietro.

Preoccupante, perchè vuol dire che nessun team arbitrato da Dickinson potrà contare sulla mischia come momento di superiorità.
Oltretutto in una partita con pochi dubbi sulla mischia, perchè i Pumas hanno sofferto ed arretrato dalla prima all'ultima mischia... solo che i Francesi erano inferiori e deludenti in tutto il resto.

Abr ha detto...

Eh i danni arbitrali, nel calcio ai mondiali ne sanno qualcosa. Dickinson poi ...
Avevo visto i Pumas in effetti soffrire già la mischia scozzese, eppure con Ledesma hanno Scelzo e Roncero, Ayerza in panca.

Massimo Coppa Zenari ha detto...

Sono rimasto sconcertato dalla visione di questa partita. Ma com'è possibile? La Francia rappresenta il meglio del rugby boreale, attualmente, e viene sconfitta in modo umiliante da un'Argentina in crisi da tempo, e che è reduce da due sconfitte casalinghe di fila con... la Scozia?! La Scozia è MOOOLTO migliorata (merito anche di Cuttitta?), ma da qui a prevedere che avrebbe piegato i Pumas (a novembre perse in casa!)...

Massimo Coppa Zenari ha detto...

Sono rimasto sconcertato dalla visione di questa partita: la Francia, il meglio attualmente del rugby boreale, che viene umiliata dai Pumas, appena reduci da due sconfitte casalinghe consecutive ad opera della Scozia!

massimo coppa zenari ha detto...

non tenete conto del secondo commento: l'avevo ri-postato perché il primo non appariva (Internet del cavolo!)

Abr ha detto...

Difatti Massimo, trovo che la sconfitta sia più demerito Bleus che merito Pumas. Aldilà delle motivazioni extra che gli argentini mettono sempre in campo con la Francia.
A parziale discolpa, una stagione logorante, aggravata in quanto allungata proprio dai trionfi in coppa.

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