Cieli blu, tanto agonismo e poche mete in Francia
Nella terza giornata del Top14, nulla di nuovo sotto lo splendido sole del Midi francese (la partita più a nord si gioca a La Rochelle, il sole illumina persino metà della gara serale a Tolosa, splendide le immagini di quei cieli trasmesse da Canal+): due sole vittorie esterne, solo tre squadre su 14 guadagnano un bonus (due difensivi, uno offensivo), da cui deriva la grande ammucchiata in classifica con nessuna squadra a poter vantare tre vittorie, ben otto con due su tre e una sola con tre sconfitte.
Iniziamo proprio dalla gara serale: Tolosa schianta in casa l'ambizioso Stade Francais con un netto 34-16 maturato nel secondo tempo. Coach Chejka attua un poderoso turnover - forse considera la gara persa in partenza? - ma il primo tempo è per i suoi, 11-16 grazie all'exploit del five eight Martin Rodriguez Gurruchaga, uno dei tre ex PampasXV arrivati in Francia dal Sudafrica (gli altri sono Avramovich e Bustos Moyano), che marca un penalty, una meta e se la trasforma. Aiuta i rosa parigini l'indisciplina complessiva (tre gialli nella prima metà della gara, altri due nella seconda). Nel secondo tempo la mossa vincente di coach Novès è togliere Jauzion dall'apertura che copre in emergenza, per affidarsi al giovane Nicolas Bezy già esordiente nel finale la scorsa settimana. Il giovanotto dà consistenza alla cerniera mediana assieme a un diligente Vergallo e mentre gli avanti frenano le iniziative avversarie e recuperano palloni, i backs vengono messi in moto con tempestività: prima Medard poi Clerc vanno in meta, il preciso piede di Bezy fa il resto. Invece la disciplina dei parigini non migliora, nemmeno quando Chejka prova al sessantesimo a inserire la vecchia guardia - Parisse, Roncero, Dupuy, Bastareaud che avrà preso dieci chili, col taglio alla mohicana sembra P.E. Baracus dell'A-Team! Riescono solo a evitare, tra un paio di gialli, la conquista del bonus ai padroni di casa.
L'altra partita di alto livello è la terza trasferta in tre gare del Racing Mètro, che va a battere la rivale della nouvelle vague (e dei leader di mercato) Tolone per 31-36. Non bastano i ventisei i punti al piede di un Jonny Wilkinson in grande spolvero - otto punizioni e una trasformazione. Infatti i parigini prendono la testa al 10' con la meta del flanker ex Montauban Battut e non la mollano più. Subiscono tentativi di recupero dei provenzali per via di indiscipline tipicamente francesi, punite regolarmente dal piede di Wilko; i padroni di casa si portasno per due volte a un solo punto di distacco ma un paio di contropiedi da sprinter, il primo di VuliVuli finalizzata da Andrea Masi (che si fa perdonare un giallo) e l'altra di Sireli Bobo riaprono il gap a favore dei parigini. L'unica meta tolonese di Fernandez Llobbe serve solo ad agguantare il bonus difensivo. Wisniewski (14 punti con un drop) continua a difendere con le unghie il posto di titolare all'apertura da JM Hernandez (in campo dal sessantesimo, cinque punti per lui); gli italiani si mettono in luce: LoCicero pilastro della mischia, Mirco Bergamasco ala titolare, di Masi s'è detto, esordio anche per l'hooker Arganese. Lo squadrone di Saint-Andrè lascia ancora perplessi, non riesce a dispiegare il potenziale offensivo che pure sulla carta possiede (Rudi Wulff, Lovobalavu, Kefu, Sackey, Lamont, lo stesso Fernandez Llobbe).
L'altra vittoria esterna è del motivatissimo Montpellier: dopo aver battuto il Racing lo scorso turno va a prendersi una vittoria per 6-16 a Perpignan nel derby tra rivali mediterranee storiche. I Catalani, in emergenza in mediana, si affidano al ventenne Canezave con Kevin Boulogne ex Albi all'apertura. Questi marca due penalty nel primo tempo, gli ospiti rispondono con un piazzato dell'ala Bustos Moyano e un coraggioso drop dell'estremo Thiery. Nel secondo tempo perdura lo stallo, Moyano centra il penalty del 6-9 al 50' mentre il coaching team di Fabien Galthiè intravede la possibilità del colpaccio: tra 44' e 51' inserisce sei giocatori, inclusi Trinh Duc e Ouedraogo. E' la mossa vincente, proprio l'apertura dei Bleus marca nel finale di forza, da centro, la meta che sottrae anche il bonus ai padroni di casa.
Clermont in casa non ha difficoltà a prevalere su Brive, squadra quest'anno apparentemente destinata a far sudare tutti ma solo tra le sue mura, chiudendo la partita con un eloquente 33-9, tre mete a zero e unico bonus offensivo della giornata. Nel primo tempo un drop di Brock James e la meta di Julien Malzieu al rientro da un infortunio marcano già le differenze. Per Brive due penalty del giovane mediano Mathieu Belie ex Montauban, contrato da uno di Morgan Parra. Nel secondo tempo gli Alverni marcano altre due mete con il nr.8 Vermeulen e il pilone Debaty; per i Briviste una punizione di Julien Caminati ex Nizza e una bella fuga di Luciano Orquera lungo l'out sinistro, ma il passaggio finale sopra le teste sua e dei difensori per raggiungere Palisson all'interno sulla linea di meta, risulta velleitario. Un po' osè la decisione dei campioni in carica di esporre ai tifosi il Bouclier de Brennus conquistato la scorsa stagione - quello vero, non un poster - appendendolo a mezz'aria lungo la parete esterna dello stadio, sopra un ingresso.
Castres si conferma tosta in casa, battendo per 25 - 16 dopo Tolosa anche Bayonne, quella che con lo Stade sembrava la sorpresa, le squadre più in forma del momento. La meta iniziale del terza linea Marmouyet illude i baschi, con i tre penalty centrati dal mediano Cedric Garcia chiudono la prima frazione davanti 9-16. Nel secondo tempo s'erge protagonista assoluto Romain Teulet, miglior marcatore del torneo la scorsa stagione, brutto a vedersi (anche nella forzatissima tecnica di calcio) quasi quanto Quasimodo il campanaro di Notre Dame ne La Bella e la Bestia, ma preciso quanto i "belli" Jonno o Dan Carter. Non solo centra sei punizioni e una trasformazione ma crossa alla Pirlo da 50 metri verso l'ala Marc Andreu, il quale con uno stop a seguire di esterno destro degno di Cristiano Ronaldo si smarca dal difensore verso l'interno, poi s'impadronisce dell'ovale e vola in meta. Lato baionese si rivede Craig Gower all'apertura per un'ora a dar riposo a Boyet; l'estremo sudafricano Joe Pietersen forse inizia a carburare in Europa e si rende protagonista di una azione personale fondata su due deliziosi calcetti per se stesso che meritava miglior fortuna.
Infine giornata positiva per entrambe le neopromosse. Agen perviene alla sua prima vittoria stagionale in casa a spese di un Biarritz squinternato in settimana da tensioni tra società e allenatore (che probabilmente ha voluto mettere i puntini sulle "i" riguardo agli obiettivi stagionali dopo la ben misera campagna acquisti) e deprivato di gran parte dei suoi neuroni (Traille e Yachvili, con Balshaw all'apertura e la responsabilità dei calci all'argentino Bosch schierato estremo). Il risultato finale è 28-23, in larga parte merito della prestazione dell'ex Valentin Courrent in mediana, marcatore di sette punizioni e una trasformazione, con un impressionante 18-3 tutto dal suo piede nel primo tempo. Nel secondo tempo le due mete, dell'ala americana Kevin Swiryn, lanciato a mo' di wide receiver da un calcio millimetrico di Courrent da un lato all'altro del campo, poi del giovane mediano di rincalzo del Biarritz Adrien Ayestaran.
Lo Stade Rochelais infine inguaia Bourgoin: in quella che potrebbe essere la prima sfida diretta per non retrocedere, prevale ancora il fattore casa e finisce 20-12. Sfida tra i piedi di Alberto di Bernardo (4 piazzati: preciso e anche "fisicato" come piace a Mallett l'apertura italo argentina dei Berjallens: chissa' perche' non e' mai stato avvistato in nessuna nazionale azzurra) e dell'estremo di casa Sebastien Boboul (5 penalty), la differenza in piu' la fa la meta del mediano Ferrou. Preoccupante doppio zero per gli Iserani, unici a zero vittorie e zero mete segnate sinora. Seconda vittoria su tre gare per i Maritimes, saliti fino alle soglie della zona playoff: tutto ottimo fieno sistemato in cascina, in previsione del lungo inverno in arrivo.
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