ITM Cup, Ranfurly Shield, Sonny Bill e altro ancora
Secondo turno del National Province Championship neozelandese, trofeo ITM Cup: mantengono il ruolino di marcia imbattuto in tre, Counties Manukau, Waikato e Southland, quest'ultima vittoriosa nella prima difesa stagionale del Ranfurly Shield.
Ma la nostra copertina con tanto di foto e filato in fondo, è dedicata al debutto in Nuova Zelanda di Sonny Bill Williams, che inizia la sua rincorsa alla maglia Tutta Nera non dal NPC ma in un campionato locale della contea di Canterbury, dove ha dato il suo contributo alla vittoria del club Sheldon Park di Belfast su Lincoln University per 22-7, segnando una meta nei 50 minuti in cui è stato in campo. In effetti s'è notato anche Wayne Smith tra i 4.000 a bordo campo, solo poche ore prima dell'incontro degli All Blacks con l'Australia ...
Tornando alla ITM Cup, gli Steelers di Tana Umaga (stavolta non in campo) in testa sono la sorpresa di questo avvio di stagione: il team primo candidato a venir "cassato" dalla fascia alta dell'NPC il prossimo anno va a vincere per 25 - 31 nientepopodimeno che a Wellington, in casa degli eterni finalisti NPC. E in modo perentorio: impongono un parziale di 0 - 17 nella prima mezz'ora e rimangono in testa per tutta la gara. Segna una doppietta l'ala ventenne Ashee Tuala, metaman del torneo con 4 marcature; l'altra meta è per il back samoano Reynold Lee-lo; 16 i punti piazzati dall'apertura Baden Kerr. I padroni di casa raggiungono il bonus difensivo con le mete di Hosea Gear, del ventunenne centro Shaun Treeby e del rimpiazzo diciannovenne Charlie Ngatai, con otto punti per l'apertura Fa'atonu Fili da Samoa e un piazzato per il suo rincalzo diciannovenne Hayden Cripps.
Assieme alle Counties, Southland è a nove punti in classifica grazie alla vittoria casalinga nel derby degli Highlanders con Otago per 16-12, Ranfurly Shield in palio. Gara pari fino all'ora di gioco con la sfida al piede tra James Wilson e Robbie Robinson da una parte e Glenn Dickson dall'altra; risolve per gli Stags e per un pelo la meta al 66' del pilone Jamie McIntosh.
Seconda Sconfitta per Otago, eppure la squadra del super pilone veterano 36-enne Keith Meeuws (chi lo riconosce nel banner del sito?), Ben Smith e Josh Tatupu ha fatto vedere progressi, ma il pack guidato da Jason Rutledge e Joe Tuineau ha saputo gestire la classica e tenersi stretto lo Shield.
Terza anch'essa con due vittorie su due gare è Waikato, che strappa un 18-21 ad Auckland. Squadre 13 pari alla mezz'ora - alla meta di Sosene Anesi per i visitatori rispondeva quella del terza linea Tololima, i padroni di casa passano a condurre con la meta dell'altra terza Saili. Trent Renata tiene i Moloo Men a due soli punti, fino al concitato finale quando l'ala Dwayne Sweeney riusciva a guizzare nell'angolino quando i suoi parevano approntarsi per il drop dell'Avemaria finale. La meta chiude un'astinenza della franchigia principale dei Chiefs ad Auckland che durava da sette anni.
Al quarto posto sale Canterbury che riscatta il pareggio casalingo del primo turno, andando a strappare un sofferto 26-27 in casa di Manawatu giovedì. Sempre sotto sino al 66' per la doppietta del'ala figiana Lote Raikabula e le mete di Cama schierato apertura e dell'estremo Casey Stone, i campioni in carica rispondevano con la doppietta di Sean Maitland e le mete del centro Fruean e dell'ala dicianovenne Veainu. La franchigia basata a Palmerston North si consola col doppio bonus.
Più sotto, Bay of Plenty va a vincere 11-30 in casa di Hawke's Bay: cinque mete a una per gli Steamers, marca anche Leila Masaga entrato dalla panchina, mentre per i Magpies esordisce l'australiano Luke Rooney ex Racing e prossimo Rebels; Taranaki stende in casa 31-11 Tasman di Chris Jack, anche qui 5 mete a una; nel derby del Nord, North Harbour prevale fuori casa su Northland per 24-25, nonostante le tre mete contro una messe a segno dai padroni di casa e i nove punti al piede di Lachie Munro, miglior marcatore del torneo sinora.
La squadra di Luke McAlister si tiene in corsa grazie alla meta del 21enne lock Luamanu e agli 11 punti al piede di Michael Harris, per poi passare per il contributo dalla panchina del 21enne "figlio d'arte" Ben Botica che dal 70' piazza due penalty e il drop della vittoria al 79'.
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