lunedì 27 settembre 2010

Padova allunga in Eccellenza, alla Lazio il derby capitolino

Il campionato italiano di Eccellenza alla terza giornata conferma la capolista virtuale della seconda: vincendo in trasferta, il Petrarca Padova si lascia alle spalle il GranDucato parmense bloccato da un pareggio a Mogliano, mentre risalgono i Crociati e Rovigo vince la sfida con Prato per un posto al sole.

Allo stadio "Tommaso Fattori" Padova si impone su l'Aquila per 32-16. Il risultato può ingannare: per oltre tre quarti di gara la formazione allenata da Pasquale Presutti pur rimanendo sempre in vantaggio, deve faticare per mantenerlo ma alla fine si aggiudica anche il punto di bonus offensivo e nulla resta ai padroni di casa, guidati da capitan Zaffiri che segna la meta inziale e poi si becca un giallo. Al 25' la meta dell’estremo in nero Steven Bortolussi, australiano ex Benetton, portava in vantaggio gli ospiti e non l'avrebbero più mollato. La meta veniva doppiata prima della fine del tempo dall'ala Warren Spragg per il 7-15 con cui si andava al riposo. L'estremo nero-verde Stefano Paolucci reagiva a inizio della ripresa chiudendo il gap sul 13-15 con due piazzati, prima che la seconda meta di Bortolussi, poi Sanchez e nuovamente Spragg consolidassero il vantaggio ospite.

Rimane al secondo posto l’HBS GranDucato Parma che grazie ad un penalty dell'estremo Stephen Jones (che nulla c'entra con l'apertura degli Scarlets e della nazionale gallese) sullo scadere della partita pareggia 13-13 contro il Marchiol Mogliano, Nel primo tempo i Ducali avevano immediatamente risposto alla meta dell'ala di casa Fadalti con quella dell'apertura Gerber. Per i trevigiani si tratta del primo risultato utile della stagione.

Secondo successo consecutivo per l'altra parmigiana, la Banca Monte Parma Crociati, che contro il Casinò di Venezia vince in casa per 14-8 pursenza sfruttare a dovere la lunga superiorità numerica per il cartellino rosso che l’arbitro Castagnoli mostra al pilone dei lagunari Levaggi al 55'. Primo tempo chiuso sul 14-5, con due mete del pilone Pardeep Singh e dell'ala Hamid El Naour, due ventenni italiani, contro una veneziana dell'ala Bado, gli emiliani concedono agli ospiti nel finale un calcio, piazzato dal solito giovane Morgan Vassallo subentrato a Alejandro Canale all'apertura. In tredici per un giallo a Previati, i veneziani riducono il passivo a soli sei punti: guadagnano così il punto di bonus che permette di diminuire a tre i punti di penalizzazione.

Scontro ad alta tensione al “Battaglini”, dove Femi-CZ Rovigo batte ancora una volta Estra I Cavalieri Prato dopo ottanta minuti giocati a ritmo elevato: i padroni di casa si portano in vantaggio sino all’11-0 (meta del nr.8 Guzman), poi perdono smalto e, dopo l’occasione sprecata la settimana scorsa in casa del GranDucato, rischiano di subire nel secondo tempo una nuova rimonta ad opera della squadra allenata dall’ex capitano della Nazionale nonchè commentatore Sky Andrea De Rossi. Dopo aver subito meta dal nr.8 tosco-figiano Noa Soqeta, questa volta però i Bersaglieri reagiscono, grazie a un piazzato di Basson dalla lunghissima distanza e ai due centri dalla piazzola di Bustos che permettono ai rossoblù di riportarsi oltre il break. Allo scadere, l’apertura toscana Wakarua, capocannoniere del campionato, fallisce il piazzato del bonus, ed il Rovigo supera Prato per 20-10 portandosi al quarto posto proprio davanti ai Cavalieri.

Posticipo col derby romano tra Mantovani Lazio e Futura Park Rugby Roma: vincono i neopromossi laziali per 13-6. Pubblico delle grandi occasioni, tanto agonismo ma poco lo spettacolo al “Giulio Onesti”. Nel primo tempo sono gli ospiti in neroverde a costruire un buon volume di gioco, ma la squadra di De Villiers fatica a concretizzare e deve accontentarsi di due calci piazzati messi a segno da Myring e Rodriguez, a cui ribatte l’estremo laziale Law. Si va al riposo sul 3-6 per la Roma ma in avvio di ripresa la Mantovani Lazio pareggia ancora con Law. La Lazio cresce ed al ventesimo minuto, da un raggruppamento, arriva la meta che decide l’incontro e che porta la firma di capitan Mannucci. Law trasforma il 13-6, la Roma reagisce e chiude all’attacco, rischiando qualcosa in contropiede. Arriva il giallo a Di Laura-Frattura, ma la Mantovani festeggia la vittoria nel derby che a Roma mancava da più di vent'anni.


Classifica:Petrarca Padova punti 15; HBS GranDucato Parma 11; Banca Monte Parma Crociati 10; Femi-CZ Rugby Rovigo 9; Estra I Cavalieri Prato 8; Futura Park Rugby Roma 7; Mantovani Lazio 4; Marchiol Mogliano 3; L’Aquila Rugby 0; Casinò di Venezia* -3
*quattro punti di penalizzazione per mancata attività giovanile

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Buongiorno RightRugby. Visto che si parla di Eccellenza, porto alla vostra attenzione (si fa per dire, visto che non vi sfugge niente!) l'intervista a Carlo Checchinato apparsa oggi 27 Settembre sul Gazzettino, riguardo alla necessità di far accumulare minuti a chi è nelle rose della Celtic ma fatica a vedere il campo. Parto dalla fine: "L'Eccellenza deve conservare la sua indipendenza dalla Celtic, per il bene del campionato stesso e del rugby italiano". Questo credo è esposto dopo varie considerazioni sull'inopportunità di far giocare in Eccellenza gli atleti Celtic ("ve lo immaginate L'Aquila che si gioca la salvezza con Mogliano rinforzato dai big di Treviso?"). Ecco, mesi fa discutevo con dei conoscenti - nessuno dei quali conta un fico nella palla ovale italiana, intendiamoci - sul cosa si intende con Alto Livello vs. Rugby di Base e temevo di assistere a una contrapposizione, quasi una dicotomia fra i due, tantopiù che il campionato nazionale era inserito proprio nella "base". I miei interlocutori, salvo un paio di eccezioni, mi dicevano di non preoccuparmi, che "fanno così dappertutto". Hai voglia a spiegargli l'abisso che corre, a volte, tra forma e sostanza. Invece noi, che già siamo Eccellenti, vogliamo essere pure coerenti e ci teniamo a separare i grandi dai piccini. Non sia mai che i "piccoli" imparino qualcosa dai "grandi", magari per mezzo di un bel placcaggio! Ah, naturalmente, tutto per il bene del rugby italiano...

ringo ha detto...

Eh eh, qui casca l'asino. L'argomento lo avevamo affrontato nei mesi scorsi e avevamo - garbatamente - alzato il sopracciglio. Personalmente, l'intervista a Checchinato mi è sfuggita come mi sfuggono molte altre cose. Ma questo commento lo teniamo buono per un prossimo post, da qui a pochi giorni. Promesso. Il così fan dappertutto non è da generalizzare: ma ancora non hanno capito in Italia che i club, come quelli celtici, hanno alla base un'organizzazione ben più complessa e ampia e che, soprattutto, i club sono una cosa e le federazioni un'altra? Solite domande e solite risposte che riproporremo presto, molto presto.

Abr ha detto...

Ho letto ora l'osservazione di anonimo e la risposta del Socio.
Ci ho già fatto un post sopra, di getto.
Della serie, affinità elettive, tra di noi e con i nostri lettori.

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