Right Rugby
Served cool, shaken not stirred

Un risultato pesante, se consideriamo la mole dei marcatori della tre mete: tutti piloni. Due le mete per Soane Tonga'uhia, a segno la prima volta dopo solo 2 minuti, raccogliendo un ovale a ridosso della linea di meta dopo la prima sfuriata offensiva dei suoi: contenerlo non è facile, vero Castrogiovanni direttamente contrapposto? Altri due minuti e si ripete proponendosi come sostegno a Chris Ashton e allungare il vantaggio sul 12-0. Mentre Myler dal piede centra i pali, arriva la reazione dei Tigers con una bella azione corale che da centrocampo porta Tuilagi a marcare la prima meta dei detentori del titolo. Ma nella ripresa è l'altro pilone della compagnia, il sudafricano Mujati a tuffarsi per schiacciare l'ovale a terra, mentre Geraghty si occupa della conversione per il 24-7. E la giornataccia per il duo Tigers Ayerza-Castrogiovanni è completa. A suonare il tardivo ritorno degli ospiti è il sempiterno Scott Hamilton che si rende protagonista di due corse al 69' e al 72' per accorciare le distanze, almeno quello.

Falsa partenza anche per gli altri finalisti della scorsa stagione, i Saracens con Carlos Nieto titolare, sconfitti 33-16 dagli Irish nel primo dei due appuntamenti di sabato pomeriggio in un Twickenham quasi esaurito. Bel match emozionante, con i Saracens che passano al 22' non appena gli Irish rimangono in 14 per il giallo a Delon Armitage. Marcano Joubert prima e Brits poi, grazie a una netta supremazia del campo che riporta alla luce il bel gioco di un anno fa. Gli Exiles rimangono aggrappati comunque con il piede di Lamb e il primo tempo si chiude sul 10-6. Con la ripresa, gli Irish sono più sciolti e divertono il pubblico. Delon Armitage segna la prima meta per i suoi, lo segue Tagicakibau liberato da un perfetto cross kick. Al 74' arriva la meta tecnica dopo che Armitage viene spinto da Kevin Barrett (giallo per lui) mentre sta per schiacciare l'ovale a terra dopo aver intercettato e rilanciato di piede l'offensiva. Chiude i conti Topsy Ojo dopo un'altra bella trasmissione dell'ovale. Solo Hougaard dalla piazzola subentrato ad Alex Goode smuove un po' il punteggio dei Sarries.

Nell'altro London Double Header è incredibile pareggio tra Wasps e Harlequins: 29-29. Partono forte i Quins con la meta di Easter e il piede di Nick Evans, portandosi sul 13-6. Ma dopo il 20' la situazione si ribalta, coll'esiliato gallese Andy Powell che va a marcare la prima meta dei Wasps nella stagione e questa volta senza prendere in prestito una macchinetta o altro mezzo gommato. Nell'intervallo, guadagnata la pagnotta, il gallese lascerà il posto al monumento Serge Betsen. L'estremo Van Gisbergen converte la prima e la seconda meta, che arriva al 29' con l'ala Varndell; le Vespette schierano il neo acquisito Nic Berry in mediana, a far coppia con l'altro tornato a casa Ricky Flutey a coprire l'apertura. Quando si va negli spogliatoi, il risultato dice 23-16 Wasps. Ma nella ripresa è la meta dell'estremo Mike Brown al 67' a rimettere le cose a posto per gli arlecchini che tornano avanti sul 29-26 grazie alla conversione di Evans. A cinque dalla fine, la pedata finale di Van Gisbergen ed è pareggio.

Sono arrivati in Premier con il botto quelli di Exeter che al Sandy Park sorprendono 22-10 Gloucester. Match sempre nelle mani dei padroni di casa che vanno in meta dopo cinque minuti con l'ala Foster, alla quale risponde l'altra ala Simpson-Daniel. Ma i Chiefs allungano dalla piazzola coll'irlandese beniamino di casa Gareth Steenson fino al 16-5 sul quale si conclude la prima frazione di gara. Nella ripresa, Tim Taylor subentrato all'estremo Olly Morgan infortunato, accorcia per Gloucester al 54'. Exeter gestisce e mette al sicuro il risultato con un'altra punizione e poi un drop del solito Steenson.

A Bath si aspettano un anno di riscatto e almeno partono bene contro Leeds Carnegie, imponendosi per 32-16 con tanto di bonus nell'unica vittoria in trasferta della prima giornata. Primo tempo equilibrato e chiuso sul 9-10 per Bath grazie alla meta dell'estremo Abendanon e al piede di Sam Vesty, prestigioso arrivo dai Tigers, al quale risponde l'apertura ex Scarlets Ceiron Thomas con due penalty ed un drop. Nella ripresa, Bath accelera. Lo stesso Vesty prima va in meta, poi al 61' converte la meta del centro australiano Matt Carraro schierato all'ala per il 27-9. Al 75' è del neo capitano Luke Watson il touchdown che vale un punto di bonus. L'esperto hooker nazionale Steve Thompson rientrato dalla Francia e subentrato a Titterell, al 79' inizia a ripagare l'investimento di Leeds con una meta.

Sale e Newcastle sono scesi in campo venerdì e gli Sharks hanno azzannato i Falcons: 35-18. Anche a Sale vogliono il riscatto dopo una brutta annata e partono forte già nel primo tempo, chiudendolo in vantaggio per 26-10 grazie a due mete (Koyamaibole e Brady) e al piede del gallese Nick Macleod schierato all'apertura. Wilson prova a tenere a contatto i Falconi: al 17' è sua la prima meta del match per il momentaneo sorpasso sul 10-9, col piede del nuovo Jeremy Manning (nel mirino di Treviso nell'estate) a tenerli in partita prima che Sale prema sull'acceleratore. Nel secondo tempo Manning esce e torna all'apertura il titolare Gopperth, ma gli Sharks consolidano il vantaggio con il solito Macleod e con un drop del mediano Dwayne Peel, mentre al 71' ancora la terza linea di Newcastle, Wilson, fa doppietta personale.