Top14, il Racing Italien in testa
Settima giornata del Top14: nel generale equilibrio e nel prevalere del fattore campo, abbiamo ancora le prime undici squadre radunate nello spazio di otto punti di classifica. Curioso che la settima giornata dica che tale gruppo è aperto da una parigina, il Racing, a 23 punti e chiuso dall'altra a 15. La strada da fare è ancora molto lunga, ma un gruppetto inizia a uscire dai giochi "alti": sono le ultime tre - di cui due, le neopromosse, sconfitte in casa nel round - separate dalle altre da un gap di 5 punti e destinate a lottare tra loro per il terz'ultimo posto, l'ultimo a garantire la salvezza. Più su ci sono due mini gap, dopo la quarta e prima della nona classificata; vedremo col tempo se essi si approfondiranno, delineando chi siano i "padroni" del torneo 2010/11, chi lotti per accedere ai playoff e quelli di medio-bassa classifica, che non rischiano ma stanno fuori dai giochi - al momento tale gruppo comprenderebbe lo Stade Francais e i campioni in carica di Clermont!
- Nell'anticipo di venerdì Tolosa fermava il decollo di Bayonne infliggendogli una sconfitta per 29-20 che privava entrambe del punto di bonus. I padroni di casa schieravano la mediana titolare Kelliher e Skrela, con Medard riportato estremo e Poitrenaud al centro (boh) con Jauzion, Heymans e Clerc alle ali e un pack solido e potente guidato da capitan Dusatoir e da Sowerby, forse il nr.8 che per eleganza, concretezza e iniziativa più ricorda Sergio Parisse. Per Bayonne c'era il preciso mediano ex Montauban Julien Audy e all'apertura si rivedeva il figliol prodigo Sebastien Fauquè a dar riposo a Boyet, che nel corso dell'estate aveva rotto col club basco senza accasarsi da nessun'altra parte. Joe Pietersen veniva eschierato ala con Huget per lasciare il fondo alla bandiera Pepito Elhorga, al centro Gower con Gerber, mentre Troy Flavell e Ross Filipo davano sostanza al reparto degli avanti dalla seconda linea.
L'avvio è per gli ospiti che senza strafare si portano avanti proprio col sudafricano Joe Pietersen; rimangono in testa fino alla mezz'ora, col vantaggio eroso da tre punizioni di Skrela; poi nel giro di otto minuti i tolosani vanno in meta col dirompente pilone Census Johnson e Clèment Poitrenaud. Il primo tempo si chiude su un tranquillizzante 23-10 per i padroni di casa, che invece nel secondo tempo si complicheranno la vita e rischieranno molto. La forza del Bayonne di questa parte di stagione è nella capacità di incasinare il gioco avversario, andando poi a infilarli. Difatti al 53' sono nuovamente in partita sul 23-20, grazie alla meta delll'altra ala Huget; sono i piedi di Skrela e poi di Bezy a tener lontani gli ospiti non senza qualche affanno. Le due squadre si ritrovano terza e quarta i classifica a 21 punti.
- La testa la prende per la prima volta nella sua storia (recente) il Racing Mètro, grazie alla netta vittoria col fanalino di coda Bourgoin per 51-20. Gli ospiti tengono il passo solo nel primo quarto di gara con due punizioni di Alberto di Bernardo, poi è Jonathan Wisniewski a suonare la carica marcando quattro punizioni e una meta nell'arco del primo tempo, legittimando la su leadership nella classifica dei marcatori. Nel secondo seguono le mete del tallonatore Noirot, del flanker Leo'o, delle due ali Bobo e Chavanchy, del nr.8 Qovu. In mezzo Francois Steyn festeggia il suo rientro da titolare con un drop e una trasformazione; anche gli Isearani marcano due mete nel tempo. Degli italiani della nostra terza franchigia internazionale, LoCicero e Mirco Bergamasco sono titolari rispettivamente a pilone e ala sinistre, mentre Arganese e Dellapè rimpiazzano Noirot e Nallet nell'ultimo quarto.
- Seconda in classifica si posiziona Montpellier, andata a vincere col bonus in casa di Agen per 6-35. La partita viene immediatamnte sigillata dagli ospiti con tre mete in mezz'ora, due di Fulgence Ouedraogo e una di Francois Trinh Duc; al 45' arriva la meta del bonus dall'ala Timoci Nagusa arrivato da Ulster. Quando segnano le "persone giuste" - i leader, i metaman - è un indizio che probabilmente c'è poco di casuale sulla supremazia nella gara e nella classifica, di una squadra rinnovata più nella mentalità con l'arrivo di Fabien Galthiè che non nei giocatori. Per Agen un brutto campanello d'allarme: non è la prima volta che si fanno surclassare nella prima frazione, un paio di volte sono anche riusciti a recuperare ma il solo Valentin Courrent non basta.
- Tolone da un paio di turni ha trovato la sua pietra filosofale che tramuta tutto in oro: si chiama Jonny Wilkinson, ma pensa un po'. Il test è stato probante, l'han fornito i campioni in carica di Clermont, sfidati al Velodrome di Marsiglia dove i provenzali non hanno mai perso in campionato ma dove erano stati sconfitti da Cardiff in finale di Challenge Cup. Han battuto i campioni in carica per 28 -16, una meta per parte ma 23 punti di Wilko con due drop contro 11 del rientrante Morgan Parra. La giovane sgusciante aletta Wesley Fofana (l'opposto fisico del suo compagno di reparto Nalaga) portava avanti gli ospiti con una meta e Parra li teneva in testa per tutta la prima frazione; il lavorìo di Jonno richiedeva del tempo ma al 45' avveniva il sorpasso 15-13, al 60' la meta del nr.8 tolonese Van Niekerk chiudeva la gara. Ora Tolone è quinta con 19 punti, a due punti dalla quarta Bayonne, mentre Clernmont è nona a 15 punti.
- Perpignan prosegue nel suo andamento pericolosamente instabile, agevolata stavolta dal difetto dello Stade Francais che non riesce a giocare tutta una partita fino in fondo, e batte i parigini per 21-20. La gara ha un protagonista, oltre alla spreconeria dei Franciliens: è Jerome Porical, autore di tutti i punti dei suoi. Nel primo tempo teneva i catalani agganciati agli avversari sul 12-18 nonostante le due mete delle ali parigine Julien Arias e Quentin Valencon, ma il capolavoro lo compiva al 55', fuggendo lungolinea con un calcetto per se stesso raccolto, depositato in area di meta e trasformato per la vittoria. Parisse capitano, Mauro Bergamasco in campo negli ultimi dieci minuti. Catalani sesti a 18 punti, Stade undicesimo con 15.
- Castres in casa ha l'arma segreta, si chiama Romain Teulet e la usa per sconfiggere la diretta concorrente Brive con un netto 28 -6.
Sono venti i punti messi a segno dall'estremo di casa; c'è anche la meta per l'ala Marc Andreu e un drop dell'apertura Cameron McIntyre, contro le due punizioni centrate dall'ala Julien Caminati. Luciano Orquera apertura titolare per Brive. Castres settimo con 18 punti come Perpignan, Brive a 15 punti con Clermont e Stade.
- Biarritz continua a inanellare vittorie dopo l'inizio stentato, stavolta anche fuori casa a La Rochelle, dove passa per 23-29. La meta del nr.8 Lakafia e le punizioni di Peyrelongue non bastano a tener davanti gli ospiti, superati a fine primo tempo dai padroni di casa dalle due mete dell'ala Ninard e del vecchio centro Seru Rabeni, ex Leeds e Leicester. Ciononostante i baschi non si danno per vinti e tornano a condurre con le punizionidi Yachvili entrato mediano al posto del giovane Ayestaran e alla meta di Ngwenya. Nel finale la meta dle pilone di casa Clement procura ai Maritimes il bonus difensivo e la consapevolezza che nel Top14 sovente non basta "giocar bene" per fare tutti i punti che si potrebbe.
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