Aironi sempre a terra
Sette sconfitte di fila: gli Aironi cedono alla “Zaffanella” contro i Cardiff Blues che dopo essersi imposti contro la Benetton Treviso qualche settimana fa, tornano in Galles con lo scalpo di un’altra italiana in Magners League. Finisce 3-20, con il risultato ampiamente deciso nella prima parte della partita e con i bassaioli che proprio non riescono ad andare in meta (solo 2 fino ad ora) e a secco di punti bonus per la prima volta quando sono loro i padroni di casa.
I gallesi da parte loro – e in attesa che si concluda il week end – salgono al secondo posto in classifica, tallonando il Munster che stasera ha vinto 16-6 a Belfast contro l’Ulster (*). Tornando in riva al Po, al gruppo di Franco Bernini sembra essere mancata la cattiveria agonistica necessaria per tirarsi fuori da un inizio per niente esaltante, anche se nel finale gli Aironi si sono spremuti fino all’ultimo per andare a marcare pesantemente, senza riuscirci, affidandosi soprattutto alla mischia.
Dicevamo che è accaduto di fatto tutto nei primi 40 minuti. I mantovani partono bene, sostando nei 22 avversari e hanno una rimessa laterale dalla loro, ma il lancio di Fabio Ongaro va a finire nelle mani del Cardiff che si getta in contropiede e si ferma solo per un fuorigioco fischiato in ruck. L’apertura Ceri Sweeney si presenta alla piazzola e al 3’ apre la marcature.
Gli Aironi provano a rispondere subito, i gallesi chiudono la linea di difesa finché, al 21’, non decidono di allargare il gap. Azione in velocità, il centro ex Crusaders Casey Lauala serve la seconda linea Michael Paterson che chiude il break con un assist per l’ala Richard Mustoe che va a marcare nell’angolo. Sweeney non sbaglia la conversione ed è 10-0. Ludovic Mercier accorcia le distanze attorno alla mezz’ora, cavando di fuori almeno tre punti dall’ennesima reazione offensivamente sterile dei suoi. Ma come se non bastasse, a due minuti dal riposo arriva il definitivo colpo del ko, proprio quando non ci voleva.
Ennesimo tentativo di attacco degli Aironi, che recuperano il possesso quando Cardiff si è spinta fino a dieci metri dalla linea di meta. Per qualche motivo che dovrebbe spiegare, Nick Williams si inventa un azzardatissimo passaggio dietro la schiena con tanto di sottomano per non servire nessuno: gli ospiti si fiondano sopra l’ovale e il mediano Lloyd Williams sfugge all’intervento dell’estremo transalpino Julien Laharrague per marcare la seconda meta. Sweeney completa il tutto con la trasformazione e si va negli spogliatoi sul 17-3 Cardiff.
Nel secondo tempo c’è tanta foga, ma null’altro. Sweeney già al 42’ timbra il 20-3 che poi sarà il risultato finale. Bernini cambia un po’ di gente con Pablo Canavosio per Tito Tebaldi, Alberto De Marchi per Luca Redolfini in prima linea, Roberto Santamaria per Ongaro, Simone Favaro per Andrea Benatti. Entra anche Matias Aguero, al debutto celtico, al posto di Salvatore Perugini.
Al 10’ la mischia mantovana mette sotto gli avanti Blues sulla linea dei cinque metri, ma dalla ruck nel proseguimento dell’attacco il pallone esce dalla parte sbagliata e l’occasione sfuma. Cardiff non brilla, non crea nemmeno troppe paure e non ha l’attrito giusto per puntare al bonus mete ed è costretta ad accontentarsi.
Nella mediocrità, gli Aironi tentano la reazione d’orgoglio nel finale, grazie ad una maul ottimamente organizzata a pochi metri dall’area che scotta. Gilberto Pavan tenta di intrufolarsi tra le maglie nemiche per chiudere con un touchdown, ma è imprigionato all’ultimo. Poco dopo ci riprovano, ma stavolta ad Aguero l’ovale sfugge di mano e la partita si chiude così.
(*) E' una meta d'intercetto all'ultimo minuto, del centro 22enne quasi esordiende Ivan Dineen a "cucire" la vittoria di Munster a Belfast. Il primo tempo s'era chiuso sul sei a tre: due penalty per Pienaar, uno per Warwick. Il quale pareggiava al 43' e portava gli ospiti delle contee del SudOvest a condurre 6-9 a dieci minuti dalla fine; poi la pressione dei padroni di casa e la sorte che ha fatto pescare il jolly dal mazzo al giovane rimpiazzo dei capoclassifica.
Nell'altra partita del venerdì, gli Scarlets in casa non perdono il passo della capolista Munster e come loro strappano una vittoria 18-14 al limite della resistenza ai Warriors di Glasgow, tutta generata dal piede di Rhys Priestland. Ospiti succubi fino al cinquantesimo di gioco, subiscono un passivo di i5-0 tutto dalle indiscipline )giallo al nazionale Barclay nel primo tempo). Nel secondo tempo gli scozzesi sostituiscono il giovane apertura Ruaridh Jackson con l'ancor più giovane Duncan Weir e si scatenano e marcano due mete, con lo stesso Weir al 54' e con l'ala canadese DTH Van der Merwe, sufficienti per raggiungere il bonus ma non i padroni di casa.
I gallesi da parte loro – e in attesa che si concluda il week end – salgono al secondo posto in classifica, tallonando il Munster che stasera ha vinto 16-6 a Belfast contro l’Ulster (*). Tornando in riva al Po, al gruppo di Franco Bernini sembra essere mancata la cattiveria agonistica necessaria per tirarsi fuori da un inizio per niente esaltante, anche se nel finale gli Aironi si sono spremuti fino all’ultimo per andare a marcare pesantemente, senza riuscirci, affidandosi soprattutto alla mischia.
Dicevamo che è accaduto di fatto tutto nei primi 40 minuti. I mantovani partono bene, sostando nei 22 avversari e hanno una rimessa laterale dalla loro, ma il lancio di Fabio Ongaro va a finire nelle mani del Cardiff che si getta in contropiede e si ferma solo per un fuorigioco fischiato in ruck. L’apertura Ceri Sweeney si presenta alla piazzola e al 3’ apre la marcature.
Gli Aironi provano a rispondere subito, i gallesi chiudono la linea di difesa finché, al 21’, non decidono di allargare il gap. Azione in velocità, il centro ex Crusaders Casey Lauala serve la seconda linea Michael Paterson che chiude il break con un assist per l’ala Richard Mustoe che va a marcare nell’angolo. Sweeney non sbaglia la conversione ed è 10-0. Ludovic Mercier accorcia le distanze attorno alla mezz’ora, cavando di fuori almeno tre punti dall’ennesima reazione offensivamente sterile dei suoi. Ma come se non bastasse, a due minuti dal riposo arriva il definitivo colpo del ko, proprio quando non ci voleva.
Ennesimo tentativo di attacco degli Aironi, che recuperano il possesso quando Cardiff si è spinta fino a dieci metri dalla linea di meta. Per qualche motivo che dovrebbe spiegare, Nick Williams si inventa un azzardatissimo passaggio dietro la schiena con tanto di sottomano per non servire nessuno: gli ospiti si fiondano sopra l’ovale e il mediano Lloyd Williams sfugge all’intervento dell’estremo transalpino Julien Laharrague per marcare la seconda meta. Sweeney completa il tutto con la trasformazione e si va negli spogliatoi sul 17-3 Cardiff.
Nel secondo tempo c’è tanta foga, ma null’altro. Sweeney già al 42’ timbra il 20-3 che poi sarà il risultato finale. Bernini cambia un po’ di gente con Pablo Canavosio per Tito Tebaldi, Alberto De Marchi per Luca Redolfini in prima linea, Roberto Santamaria per Ongaro, Simone Favaro per Andrea Benatti. Entra anche Matias Aguero, al debutto celtico, al posto di Salvatore Perugini.
Al 10’ la mischia mantovana mette sotto gli avanti Blues sulla linea dei cinque metri, ma dalla ruck nel proseguimento dell’attacco il pallone esce dalla parte sbagliata e l’occasione sfuma. Cardiff non brilla, non crea nemmeno troppe paure e non ha l’attrito giusto per puntare al bonus mete ed è costretta ad accontentarsi.
Nella mediocrità, gli Aironi tentano la reazione d’orgoglio nel finale, grazie ad una maul ottimamente organizzata a pochi metri dall’area che scotta. Gilberto Pavan tenta di intrufolarsi tra le maglie nemiche per chiudere con un touchdown, ma è imprigionato all’ultimo. Poco dopo ci riprovano, ma stavolta ad Aguero l’ovale sfugge di mano e la partita si chiude così.
(*) E' una meta d'intercetto all'ultimo minuto, del centro 22enne quasi esordiende Ivan Dineen a "cucire" la vittoria di Munster a Belfast. Il primo tempo s'era chiuso sul sei a tre: due penalty per Pienaar, uno per Warwick. Il quale pareggiava al 43' e portava gli ospiti delle contee del SudOvest a condurre 6-9 a dieci minuti dalla fine; poi la pressione dei padroni di casa e la sorte che ha fatto pescare il jolly dal mazzo al giovane rimpiazzo dei capoclassifica.
Nell'altra partita del venerdì, gli Scarlets in casa non perdono il passo della capolista Munster e come loro strappano una vittoria 18-14 al limite della resistenza ai Warriors di Glasgow, tutta generata dal piede di Rhys Priestland. Ospiti succubi fino al cinquantesimo di gioco, subiscono un passivo di i5-0 tutto dalle indiscipline )giallo al nazionale Barclay nel primo tempo). Nel secondo tempo gli scozzesi sostituiscono il giovane apertura Ruaridh Jackson con l'ancor più giovane Duncan Weir e si scatenano e marcano due mete, con lo stesso Weir al 54' e con l'ala canadese DTH Van der Merwe, sufficienti per raggiungere il bonus ma non i padroni di casa.
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