Ali degli Aironi tarpate all'ultimo minuto
E' andata di un pelo, per un punto miserrimo gli Aironi persero la cappa della prima vittoria in Magners League all'inizio del mese di ottobre. La sfida Aironi - Edimburgh è finita 9-10 allo stadio Zaffanella; il punteggio non dice che gli italiani avevano la vittoria in tasca fino a pochi minuti dal fischio finale.
Se Benetton sfrutta la mischia e il carattere per imporsi, la squadra basata a Viadana attualmente ha un fianco scoperto proprio nell'organizzazione e nella disciplina, in generale e segnatamente del pack - assieme ad altro, tra cui spicca l'incapacità di concretizzare - e manca dell'esperienza per gestire il risultato. Ma andiamo con ordine.
Il tabellino della serata viene mosso inizialmente dagli ospiti: l'apertura David Blair, piazzatore in assenza di Chris Paterson, marca i primi tre punti che puniscono una entrata laterale in ruck al quarto minuto, dopo aver seminato il panico con un up-and-under. Il pari ruolo franco patavino Ludovic Mercier pareggia poco dopo, sfruttando la superiorità in mischia ordinata degli Aironi che si guadagna tre punizioni in fila risalendo il campo.
Con la mischia ordinata è la difesa aggressiva degli Aironi sul punto di contatto a determinare, in un clima di generale equivalenza, una certa prevalenza territoriale per il team casalingo: causa al più strutturato attacco ospite molte palle perse e imprecisioni nell'handling, impedendo a gente come Tim Visser di rendersi pericoloso. Il nuovo arrivato Rod Penney schierato al centro si mostra già partecipe ma anche per gli Aironi la meta rimane lontana per via dei numerosi errori. Mercier fallisce un drop e un piazzato ma si riscatta centrando la seconda punizione prima dell'intervallo, su palla recuperata dalla mischia a introduzione avversaria. Le squadre vanno al riposo con gli Aironi in vantaggio per 6-3: sostanziale parità negli errori, provocati e commessi.
Alla ripresa entra il lock Craig Hamilton per Lozada e soprattutto il compatto pilone nazionale Allan Jacobsen: vince subito una mischia sul suo lato, ma il calcio di punizione di Blair risulta corto. La battaglia in mischia ordinata diventa illeggibile pur sembrando costante la prevalenza degli Aironi: l'arbitro ora premia l'una ora l'altra senza gran logica.
Riccardo Bocchino rileva Mercier zoppicante al 45' e sbaglia subito un penalty concesso per una entrata laterale in ruck. Al 52' la possibile svolta della partita: MacDonald becca il cartellino giallo per falli ripetuti nel breakdown ai dieci metri scozzesi. Gli Aironi si lanciano in una serie di percussioni sempre più prossime alla meta ma gli uomini di Edimburgo in 14 reggono bene concedendo nulla, anzi fallendo l'opportunità del pareggio con un calcio sbagliato da Blair. Gli scozzesi sono in tale frangente aiutati, va detto, da un certo favoreggiamento arbitrale: niente di scandaloso, trattasi degli stessi doppiopesismi nell'ambito delle discrezionalità arbitrali che si vedono regolarmente anche a Treviso, che fan di molto incavolare ma non giustificano proteste e soprattutto vanno messi ampiamente in preventivo.
A parità di uomini in campo ristabilita, solo al 70' finalmente gli italiani guadagnano una punizione, su un recupero di Tebaldi e Benatti, trasformata da Bocchino per il 9-3. Il tempo scorre, pare finalmente fatta ma come diceva Trapattoni, mai dire gatto: l'esperienza e il sangue freddo dei Gunners consentono loro di azzeccare la mossa vincente. Puntano sulle maul, un'arte fatta di organizzazione e disciplina, costringendo dapprima il seconda linea Carlo del Fava al fallo da ammonizione. A quel punto gli scozzesi cercano la linea laterale invece di piazzare; sulla rimessa vinta riallestiscono il carrettino e Jacobsen sfonda la linea difensiva a quattro minuti dal fischio finale, con Blair a trasformare per il vantaggio minimo. All'ottantesimo un guizzo finale individuale, francamente l'unica carta giocabile dagli Aironi di oggi: Denwel Demas prova un calcio per se' stesso a scavalcare la linea difensiva scozzese, ma la sua corsa viene intralciata con esperta malizia da un avversario: la palla esce e l'arbitro fischia la fine del match.
Una grossa opportunità persa, ancora una grossa esperienza fatta. L'aspetto positivo è che a Viadana, dove manca l'amalgama - e sarà un lavoro lungo - non le qualità individuali, continua a vigere il "keep up the fight", non si sono ancora arresi. Se perseverano, sarà per la prossima volta. Purchè non cadano nel vittimismo (ne ha ammazzati più lui del petrolio) che inizia a serpeggiare nell'ambiente.
Nel resto della Lega sono diversi i risultati di spicco oltre alla vittoria di Treviso venerdì.
- A cominciare dal derby Leinster - Munster, vinto dai sinora zoppicanti dublinesi per 13-9. La partita, impostata sulla parità tra i piedi di Isa Nacewa, ancora supplente di Sexton infortunato da parte Leinster e Ronan O'Gara dall'altra, viene spaccata al 70' dalla meta di Brian O'Driscoll, rientrato lo scorso weekend, che sfonda la prima difesa del campionato. Nonostante la prima sconfitta, Munster conserva il comando della classifica con 19 punti, mentre Leinster alla seconda vittoria stagionale si risolleva un po', è nona in classifica con 10 punti.
- I Cardiff Blues non trovano difficoltà a rimettere Connacht al suo posto: 22-6, con un parziale di 16-3 nella prima mezz'ora: due piazzati e un drop di Daniel Parks (14 i suoi punti finali) e la meta di Casey Laulala, i due assenti a Treviso. Un piazzato dalla lunga distanza anche per Leigh Halfpenny, mentre il capocannoniere del torneo Ian Keatley può marcare solo sei punti per gli ospiti irlandesi. I Blues sono secondi in classifica a 18 punti, con 4 vittorie e una sconfitta al pari di Munster; Connacht scende al sesto posto con 12 punti, due vittorie e un pareggio nel carniere, giusto davanti a Treviso settima con 12 punti anch'essa ma tre vittorie (e nessun punto di bonus: futura area di miglioramento per i sinora ottimi veneti).
- Scende in campo per la prima volta Ruan Pienaar a Belfast e si vede: segna tutti i punti di Ulster nella striminzita vittoria su Glasgow per 19-17. Gli scozzesi partono forte con un penalty del giovane Duncan Weir e la meta della solita ala canadese DTH Van der Merwe; Pienaar recupera da solo, marcando anche una meta e portando il team di Belfast in vantaggio 13-8 al 23'. I Warriors scozzesi non ci stanno, Weir centra altri due penalty con cui gli scozzesi vanno al riposo in vantaggio 13-14. Al 45' Pienaar centra il 16-14, cinque minuti dopo c'è il 16-17 di Weir. Lo stallo dura sino al 72' quando Pienaar piazza la punizione che decide la gara. Ulster è terzo a 18 punti, con quattro vittorie e un pareggio, unica squadra ancora imbattuta; Glasgow rimante terz'ultima a 10 punti con una sola vittoria.
- Il derby gallese tra Scarlets e Ospreys è appannaggio dei campioni in carica, che riescono a frenare il sinora miglior attacco del torneo con un sofferto 18-21, risultato che afferma la forza dei Falchi Pescatori e i notevoli progressi di Llanelli. Tutti al piede di Stephen Jones i punti dei padroni di casa, mentre gli ospiti marcano due mete, con l'ala Richard Fussell a inizio secondo tempo e Alu-Wyn Jones attorno all'ora di gioco. La trasformazione di Dan Biggar della prima meta portava in vantaggio gli Ospreys per la prima volta (12-13), ma l'apertura della nazionale gallese riportava subito avanti i padroni di casa (15-13). La seconda meta, non trasformata, ridava il vantaggio agli Ospreys (15-18) ma Jones riusciva a pareggiare. La marcatura decisiva la fa Dan Biggar al 73' con un drop. Scarlets alla seconda sconfitta dopo quella subita a Treviso, sono quarti in classifica con 16 punti, davanti proprio agli Ospreys a 15 punti, anch'essi con tre vittorie. In fondo alla classifica i Dragons con 5 punti e una vittoria e gli Aironi con due punti e zero vittorie so far.
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