Currie Cup, giochi fatti
La tredicesima giornata di Currie Cup, a una dalla fine della stagione regolare chiude virtualmente tutti i discorsi playoff ancora aperti. accoppiamenti nelle semifinali a parte (prima e quarta, seconda e terza).
- Nell'anticipo di venerdì, KZN Sharks ipotecavano l'importante primo posto che dà diritto a semifinali ed eventuale finale in casa, vincendo facile coi derelitti mai vincenti Leopards per 63-6. Doppiette per il flanker Keegan Daniel, il pilone nazionale Jannie du Plessis e l'ala Odwa Ndungane, "singoli" per il fullback Louis Ludik, l'altra ala Lwazi Mvovo e l'altro pilone Eugene van Staden; L'ex Springboks André Pretorius (quello che voleva la montagnola di terra vintage per piazzare) ha marcato sei trasformazioni; l'under20 Patrick Lambie, apertura titolare per gran parte della stagione, è stato tenuto a riposo; entrato, ha trasformato le ultime tre mete. Per i Leopardi, di Clayton Durand le due punizioni centrate. Sharks primi irraggiungibili a 52 punti, possono guardare con serenità (e possibilità di turnover) alla trasferta finale di regular season a Città del Capo; Leopards ultimi con 5 punti, l'ultima possibilità di vittoria nella stagione sarà in casa coi Cheetahs. Per provarci, i Leopards cambiano allenatore: da lunedì Leon Boshoff, coach dell'Università di Johannesburg nel Varsity Trophy, rimpiazza Chaka Willemse.
- Il primo posto certo degli Sharks è stato asseverato dalla sconfitta esterna di Western Province ad opera dei Blue Bulls per 36-32. Nella riedizione della finale della scorsa stagione al Lotus Versfeld, gli ospiti si portano avanti fino al 3-16 della mezz'ora di gioco, grazie alla meta del centro Springbok Juan de Jongh e agli 11 punti al piede dell'acquisto Benetton Willem de Waal, che alla fine realizzerà sei punizioni e due trasformazioni, confermandosi il miglior marcatore del torneo. La marcia dei Capetonians viene interrotta dalla meta allo scadere del primo tempo del flanker di casa Cornelius "Okkie" Kruger, per il 10 -16 con cui i due team vanno al riposo. Alla ripresa del gioco, l'altro centro biancoazzurro Jean de Villiers becca un giallo e i dieci punti di prammatica che portano avanti i Bulls 20-16 vengono realizzati nel giro di pochi minuti da Jaques Potgieter al piede e con la meta del giovane centro Stefan Watermeyer. Al 50' DeWaal serra sotto sul 20-19 ma i padroni di casa han ripreso le redini della gara e marcano meta con Zane Kirchner, portandosi sul 27-19. Sempre DeWaal prova a ridurre il gap con due punizioni, ma la distanza viene tenuta dai Bulls con il drop del veterano Jaco Van der Westhuyzen e con una punizione di Potgieter. A dieci minuti dalla fine la meta dell'ala nazionale Gio Aplon (33-32) riapre ancora una volta la partita., ma Potgieter fissa il risultato al 76' con un piazzato, scavalcando con 4 punizioni e 3 trasformazioni Lambie al secondo posto della classifica marcatori.
La sconfitta col bonus difensivo apre un incolmabile varco di otto punti tra WP e il primo posto, ma essa rimane seconda. La squadra di Città del Capo ha due punti di vantaggio su Cheetahs e Bulls e giocherà il turno finale in casa, contro gli Sharks privi di ulteriori obiettivi. La vittoria odierna rappresenta uno snodo fondamentale per la stagione dei campioni in carica Blue Bulls, portatisi a 5 punti di vantaggio dalla quinta in classifica e quindi al 99% nei playoff; nella prossima trasferta dai Griquas potrebbero accontentarsi del punto di bonus, anche se in teoria con una vittoria potrebbero anche raggiungere il secondo posto, che dà diritto alla semifinale in casa.
- Una gran bella sfida aperta tipicamente sudafricana, nella accezione di difese distratte e spettacolari cariche cavalleria sia leggera che pesante, contrassegna la sfida decisiva per un posto ai playoff tra Cheetahs e Lions: alla fine prevalgono i padroni di casa con uno spettacolare 43-37, tre punti di bonus distribuiti. Il primo tempo è di chiara marca Lions, col ventenne apertura "faccia da bambino" Elton Jantjies a gestire con sagacia da veterano gli attacchi al largo del team di Johannesburg. Si portano infatti sul 11 - 20 a un minuto dalla fine del primo tempo, grazie a due punizioni del giovane apertura e due mete, marcate dal back Burton Francis appena entrato e del barbuto nr. 8 Josh Strauss sull'angolino destro, lanciato da Jantjies di esterno sinistro alla Pirlo. Nel frattempo i Cheetahs marcavano la meta inziale dell'estremo Joseph Daniller e due punizioni di Louis Strydom. Subito prima della fine del tempo emergeva il Man of the Match Ashley Johnson (in foto), il poderoso zazzeruto nr.8 dei "Mielies" (pannocchie di granturco) come li chiamano confidenzialmente i tifosi locali: si impadroniva della palla a metacampo, trovava il sostegno giusto e poi s'involava di potenza sull'angolo destro, riaprendo la gara sul 16-20. Alla ripresa la musica è suonata dai Cheetahs che tacano la banda del poderoso pack: con esso guadagnano il bonus offensivo nel giro di 20 minuti, mandando in mete tutte di potenza prima l'hooker Adriaan Strauss, poi di nuovo Ashley Johnson e il pilone JP Nel. Il predominio fisico dei Ghepardi non ferma i Lions, guidati da settembre da coach John Mitchell: dopo una scambio di penalty tra Jantjes e Meyer Bosman, al 68' va in meta per i Lions l'hooker di rincalzo Eddie Marutlulle; replica immediatamente l'ala di casa Phil Snyman ma i Lions non si arrendono, nel finale trovano la meta del doppio bonus con l'estremo Michael Killian.
Sia come sia, i cinque punti confermano i Cheetahs nei playoff, a pari punti coi Bulls e sotto di due da Western Province, che proveranno a insidiare coi 5 punti che dovrebbero portare a casa dalla trasferta presso i Leopards nell'ultima giornata; per i Lions du epunti guadagnati non bastano, rimangono quinti a 5 punti dalla terza e quarta, con solo speranze teoriche di accedere ai playoff pur ricevendo i Pumas nell'ultima gara; rimane il loro torneo splendido, che preannuncia un deciso riscatto anche della franchigia allargata che partecipa al Super15, rispetto al disastro dell'ultima stagione.
- La cosa notevole della gara dei GWK Griquas in visita ai Pumas, vinta 31-61, è l'ala Bjorn Basson che con una doppietta ha eguagliato il record di tutti i tempi di mete segnate in un torneo Absa Currie Cup (19) detenuto dalle ali del passato di Western Province Carel du Plessis dei Leopards Colin Lloyd. Le altre mete per la franchigia basata a Kimberley sono state messe a segno da Barry Geel, Naas Olivier, Riaan Viljoen, Rocco Jansen, Ryno Barnes, Sarel Pretorius e Wesley Wilkins, con Olivier a centrare sette trasformazioni e Rudi Vogt una. I Pumas hanno ottenuto il punto di bonus per le cinque mete segnate, due da Corné Steenkamp, poi Elgar Watts, Hendrik van der Nest e Shaun Venter; Watts ha piazzato una trasformazione come Ricardo Croy.
Griquas sesti in classifica, comunque matematicamente fuori dai playoff sfiorati nella scorsa edizione, mentre per i neopromossi Pumas, settimi, rimangono le incoraggianti tre vittorie in preparazione dei playout.
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