Euro Challenge, deludente Italia
Deludente secondo turno di Amlin Euro Challenge Cup per le quattro italiane in lizza. A parziale attenuante, mettiamo subito le mani avanti, c'è il fatto che stiamo parlando di formazioni ampiamente rinnovate e basate su giovani, perdipiù tre di tali sconfitte, con team inglesi, erano ampiamente in preventivo. Ma certi passivi francamente no; alla fine le giustificazioni lasciano il tempo che trovano, rimangono i freddi numeri e il fatto che altrove si va avanti (non in Spagna) mentre da noi per un motivo o l'altro, si torna indietro.
I Cavalieri Prato vanno a perdere come scontato at The Stoop con gli Harlequins, prendendola un po' troppo sottogamba e subendo un pesante 55-17 fatto di sei mete a due, regalando momenti di gloria a trequarti di rincalzo come tal Tom Williams, ala, tre mete, o l'estremo 19enne Ross Chisolm, due mete. I toscani si svegliano - o i Quins si rilassano - a punteggio ampiamente acquisito: salvano le spese di viaggio le mete al 53' di Denis Majstorovic per festeggiare la convocazione in Nazionale maggiore e quella nel finale del giovane back ex Leeds Chris Lewis Pratt. Non sono comunque queste le gare dove rischiare il tutto per tutto.
Un velo pietoso andrebbe steso sulle performance delle due venete. Il Petrarca viene gonfiato in casa da Sale Sharks 9-56, sette mete a zero, bonus offensivo guadagnato in un tempo, doppiette per le ali, il 19enne Tom Brady e il grande Mark Cueto, per il centro Nick McLeod e un singolo per l'apertura di rincalzo 21enne Rob Miller. Anche in questo caso, vincere con gli Sharks non era certo una opzione, ma c'è modo e modo.
Che dire poi di Rovigo? Perdere a Gloucester era scontato, ma 90-5, dodici mete a una, di che sa questo?! Ditemi che era una gita dopolavoristica, nemmeno troppo divertente per giunta. Così Johnny May, un centro ventenne che quest'anno deve ancora esordire in Premiership, marca tre mete, due ne fanno i più noti Olly Morgan e Vainikolo, il ventenne Freddie Burns marca 18 punti solo di trasformazioni.
Questo andazzo ci sta riducendo a Babbi Natale in anticipo della Euro Challenge: distribuiamo gloria e punti di bonus a tutti, e non è un caso che sei sui primi sette posti nella classifica marcatori, sei sui primi otto in quella dei metamen, siano occupati da gente di Sale, Brive e Gloucester, nei gironi delle due italiane.
Va comunque sottolineato, anche fossimo ancora in altri tempi meno "Eccellenti": le italiane tradizionalmente han sempre patito le inglesi, anche di fascia bassa, molto più che le francesi. Il fatto è, detto in soldoni, che contrariamente ai Cugini e nonostante la leggenda del rugby-champagne, le inglesi fan muovere di più i loro backs; lì i nostri non sono abituati, non c'è confronto e le nostre difese non li tengono.
Buoni ultimi arrivano i Crociati poveretti, portatori di tutte le speranze della vigilia. Ci provano ma perdono 20-19 e portano a casa solo un punto. Da Bucharest, non da Auckland. Tant'è, sotto nove a zero al quarto d'ora (tre penalty di Dumbrava), iniziano il recupero al 25' con la meta del ventenne Filippo Ferrarini e lo finalizzano al 43' col sorpasso 12-13 marcato dall'esperto Marco Anversa. I Crociati si portano sul 12-16, reggono al tentativo di recupero al piede arrivando alle soglie dell'ultimo minuto di gioco in vantaggio 15-19 ... e poi la beffa dell'ala Catalin, non veneto: meta allo scadere.
Un minuto in meno o un penalty in più e si vinceva, anche se la concentrazione fino alla fine è elemento essenziale in tutti gli sport; il problema è che ciò marca il livello attuale del rugby cosiddetto d'Eccellenza italiano: ce la si gioca con i rumeni - e con tutta l'apertura di credito per i progressi dei lontanti parenti latini dell'Est (peraltro non ancora qualificatisi alla prossima Coppa del Mondo), se non è un passo indietro questo ...
I risultati completi del secondo turno:
Data | Ora | Gir | in casa | Punteggio | in trasferta | |||
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14/10 | 20:45 | P3 | Montpellier | 32 - 8 | Newcastle Falcons | |||
15/10 | 19:00 | P1 | Connacht Rugby | 16 - 13 | Bayonne | |||
15/10 | 19:30 | P3 | Bourgoin | 19 - 34 | Exeter Chiefs | |||
16/10 | 15:00 | P5 | Gloucester Rugby | 90 - 7 | Femi-CZ Rugby Rovigo | |||
16/10 | 15:00 | P1 | Harlequins | 55 - 17 | I Cavalieri Estra | |||
16/10 | 15:00 | P2 | Petrarca Rugby | 9 - 56 | Sale Sharks | |||
16/10 | 16:30 | P2 | El Salvador | 3 - 116 | Brive | |||
16/10 | 17:00 | P4 | Bucharest Oaks | 20 - 19 | Crociati Rugby | |||
16/10 | 20:45 | P5 | La Rochelle | 30 - 23 | Agen | |||
17/10 | 17:45 | P4 | Leeds Carnegie | 13 - 22 | Stade Francais Paris |
Nella Pool uno, Connacht si rifà della sconfitta in Toscana battendo Bayonne 16-13. Gli irlandesi controllano la gara marcando una meta per tempo (del tallonatore Cronin e l'estremo Duffy), la meta dell'hooker Roumeau al 65' riapre i giochi ma i baschi sanno aggiungere solo un penalty al 68'.
Con la vittoria casalinga dei Quins sui Cavalieri, alla fine della giornata questa è la Pool più aperta: tutte e quattro le squadre hanno riportato una vittoria e una sconfitta, quindi comandano per adesso i bonus. Gli Harlequins che dovevano teoricamente farla da padroni, hanno guadagnato un bonus a gara, Connacht e Bayonne uno difensivo, i nostri Cavalieri Prato nessuno ma stanno lì tutte vicine vicine a sei, cinque e quattro punti. Gli scontri andata e ritorno dei prossimi due turni decembrini vedranno Quins con Connacht e Cavalieri con Bayonne.
La Pool due vede due dominatrici paritetiche, Brive e Sale Sharks, con due vittorie e due punti di bonus guadagnati, sopra due "materassi" a zero punti, Petrarca Padova e El Salvador Valladolid. E' solo questione di tempo, dicembre chiarirà i rapporti di forza con il duplice scontro al vertice e in coda, il Petrarca dovrà emergerne con almeno otto punti.
La Pool tre vede la scontata guida di Montpellier con due vittorie. Netta l'affermazione casalinga nell'anticipo di giovedì sui Falcons per 32-8, ma le mete segnate sono solo due e la squadra dell'Herault si ritrova al "minimo sindacale" con otto punti. Nel frattempo Exeter regolava in traferta Bourgoin con un combattuto 19-34, tre mete per parte, dove la differenza la faceva la disciplina: cinque punizioni piazzate da Steenson a zero. Il tutto rende lo scenario ancora aperto per le due inglesi a 5 e 4 punti. Quanto a Bourgoin a un punto che da un paio d'anni si comportava bene in Coppa, questo pare anno di dura focalizzazione sul campionato domestico. Incontri di dicembre tra le due francesi e le due inglesi e i derby si sa, son sempre rogne.
In Pool quattro, quella dei Crociati, guida manco a dirlo lo Stade Francais che è andata a vincere a Leeds 13-22, una sola meta del centro Bousses contro le due degli inglesi e 17 punti al piede con un drop di Gurruchaga. I rumeni Bucharest Oaks hanno incamerato 4 punti scapito degli italiani Crociati di Parma rimasti a un punto. Purtroppo per questi ultimi, il turno dell'opportunità "corsara" è sfumato e nei prossimi due turni se la vedranno col proibitivo Leeds (vedi nota sopra sul perchè le inglesi ci smazzolano sempre).
Nella Pool cinque infine guida con due vittorie e punteggio pieno lo Stade Rochelais, vincente nel derby in casa con Agen 30-23, dove i Maritimes marcano 4 mete contro due per il bonus. La favorita Gloucester ha commesso il suo solito passo passo falso nelle Coppe di ogni stagione ma tallona a sei punti, mentre Agen che l'aveva sconfittta è a cinque. Qui c'è Rovigo che sta regalando punti di bonus a chiunque si faccia avanti, speriamo la smetta. Prossimi due turni tra Gloucester e LaRochelle e Rovigo con Agen, poteva andar peggio (potrebbe piovere).
7 commenti:
qualcuno propone una soluzione che credo vi piacerà molto! :-D
Cari amici di Right Rugby, tempo fa vi avevo segnalato un'intervista a Checchinato apparsa sul Gazzettino. Se volete, oggi 18 Ottobre, sempre sullo stesso quotidiano c'è il secondo round, da catalogare alla voce "ma a£eora te si duro". Memorabile il passaggio nel quale ci spiega che il problema di far prendere ritmo a chi bazzica poco il campo va risolto "come fanno anche le altre franchigie, col turnover". Mettiamo che vada bene - in realtà il Nostro sa benissimo che le cose non sono così semplici, ma facciamo finta che sia vero; ma allora sarebbe il caso di parlare anche di regole sugli stranieri a referto, no? O ci ricordiamo di come fanno gli altri solo quando fa comodo a noi? Dico, prima di sostenere una linea di pensiero questa gente spende due secondi a ponderare le possibili obiezioni? Mah...
A proposito, l'articolo del quale parlo calza a pennello come commento alla "soluzione" giustamente additata a ludibrio da Forthose.
Che spasso, signori miei.
Caro NR, che dire riguardo a Checchinato: non era lui che diceva che meglio di no, meglio che quelli celtici non vadano con quelli italiani perché altrimenti si sfasa l'equilibrio? Adesso che fa, ritratta? E poi, mi fa un esempio di franchigia nel campionato italiano?
Io taccio, per carità di patria, vista l'ora. Ma mi tolgo uno sfizio: l'avevamo detto - e voi pure con noi, quando erano tutti lì ad incensare la federazione, prima di abbassare le manine. Meglio dormirci sopra, per ora.
Stendiamoun pietoso velo. Non solo su certe prestazioni, ma sopratutto su certi commenti (non qui da noi per fortuna).
La parte "bella" del "ragionamendo" che forthose ci segnala (perchè sa che ci "scalda", il sadico) non è tanto quel "si imponga la FIR..." - e uno sente nelle orecchie squillare perepepèèè - "... e si schierino in Challenge Cup le franchigie zonali arricchite dalle riserve celtiche".
Cioè fammi capire, prima la FIR dice ai club di autoridursi a semipro perchèèèè ... non lo so perchè, e adesso dovrebbe tornare a dirgli, pezzenti semipro non siete all'altezza?!???!!
Siamo alle comiche.
Nella realtà, riagganciandoci a NR, sembra proprio tutto scientemente studiato perchè qualcuno finga di indignarsi e "prenda provvedimenti". Secondo i classici dettami del più puro Chiagni e Fotti.
Dicevamo, la parte bella del "ragionamendo" non è nemmen questa.
"Inutile prendere scusanti varie" evabbè, "che la si finisca di aggrapparsi a problematiche logistiche di sorta".
Ora, Benetton si sta preparando da DUE anni all'evento, non tanto con le amichevoli per allenarsi ma capendo come sono ORGANIZZATI i club europei maggiori, studiando, PIANIFICANDO, costruendo logistica per l'appunto, per fare in modo che i giocatori debban solo giocare al meglio, senza altri pensieri.
Ma noi no, noi, non dobbiamo aggrapparci.
Qui siamo al calcismo, quello che la formazione si fa non con l'amalgama e il lavoro sodo ma giocando alle figurine, come fanno nelle tivvù locali.
'Sti qui son come quelli che mandavano i nostri nonni al fronte con le scarpe di cartone "per non aggrapparsi alle problematiche logistiche" e poi, quando le cose inevitabilmente andavano male, tentavano di spiegarti che la colpa era tua, "per la viltà di interi reparti ignominiosamente arresisi al nemico". Perepeèèè ...
perchè sa che ci "scalda", il sadico
he he he... beccato. Effettivamente avevo voglia di vedere scorrere un po' di sangue! ;-)
"farinacci,à la gare comme à la guerre" veniva apostrofato il gerarca che,dopo aver inneggiato per anni all'indomito spirto guerrier, si era ritagliato un posto da ferroviere per non andare al fronte.
così checchinato-che in campo guerriero lo è stato senza dubbio-qui mi pare tanto quello che fa il brillante coi soldi degli altri(per non dire di peggio).
Tutta la stima al giocatore di un'epoca d'oro, tutta la critica al Federale - per restare al paragone farinaccian-tognazziano.
Anche nella vita di tutti i giorni l'esser bravi a fare, a vendere o a inventare, non fa di te necessariamente un buon manager o imprenditore. Anzi.
A Milàn si diceva, ofellèe fa el tu mestèe.
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