I compiti inglesi della settimana
Archiviata la partita con la Nuova Zelanda tra qualche polemica per la testata di Mealamu a Lewis Moody nel corso del match, l'Inghilterra si prepara ad affrontare l'Australia e non è un incontro qualunque, visto che gli inglesi si sono levati lo sfizio di battere i Wallabies durante la trasferta estiva. Per la nazionale di Martin Johnson diventa una sorta di punto di non ritorno, perché se si tengono a bada gli Aussie vuol dire che il gruppo è sulla buona strada nel lavoro che porta al Mondiale.
Tant'è che Oltremanica hanno già adocchiato i cinque punti sui quali occorre lavorare per tutta la settimana. In cima alla lista c'è la mischia. In Inghilterra fanno presente che quella australiana non mette paura: gli All Blacks l'hanno messa sotto ad Hong Kong, noi abbiamo messo sotto quella neozelandese a Twickenham (non sempre, però non si può negare l'opposto), ergo secondo logica armiamo al meglio la fanteria pesante.
Segue la fisicità: da tenere d'occhio sarà il terza linea David Pocock, giocatore versatile e molto pericoloso nei raggruppamenti quando va a caccia di ovali. Nello stesso tempo, nel quartier generale del team di San Giorgio sono ottimisti per quanto fatto vedere sabato pomeriggio e se è vero che l'Australia prova ad orchestrare velocemente le sue azioni, è altrettanto vero che gli inglesi hanno mostrato grande pressione contro i kiwi.
Terzo compito, la difesa. I target sono tutti i trequarti: Matt Giteau, Quade Cooper, Berrick Barnes e Kurtley Beale. L'ordine è di metterli alle strette e di accerchiarli. Non una grande scoperta, diciamo: Gitaeu e Cooper sono i due registi della nazionale allenata da coach Deans.
Al quarto posto, la pressione si sposta su Johnson che, a detta di molti, dovrà pescare le carte giuste nel mazzo, sperando di avere in piena forma un trequarti fisico e atletico come Riki Flutey. E rispunta il nome di Charlie Hodgson che per alcuni osservatori contro gli AB avrebbe potuto fare la differenza in mediana. Toby Flood è avvisato.
Infine, la disperazione. Nel senso che: "Ragazzi, qui dobbiamo vincere!". Bisogna portare a casa la vittoria per il morale e tutto il resto, per prepararsi meglio al Test con il Sud Africa e per tornare a lavorare, nel 2011, con la convinzione che alla Coppa del Mondo anche il bulldog inglese dovrà ringhiare.
Tant'è che Oltremanica hanno già adocchiato i cinque punti sui quali occorre lavorare per tutta la settimana. In cima alla lista c'è la mischia. In Inghilterra fanno presente che quella australiana non mette paura: gli All Blacks l'hanno messa sotto ad Hong Kong, noi abbiamo messo sotto quella neozelandese a Twickenham (non sempre, però non si può negare l'opposto), ergo secondo logica armiamo al meglio la fanteria pesante.
Segue la fisicità: da tenere d'occhio sarà il terza linea David Pocock, giocatore versatile e molto pericoloso nei raggruppamenti quando va a caccia di ovali. Nello stesso tempo, nel quartier generale del team di San Giorgio sono ottimisti per quanto fatto vedere sabato pomeriggio e se è vero che l'Australia prova ad orchestrare velocemente le sue azioni, è altrettanto vero che gli inglesi hanno mostrato grande pressione contro i kiwi.
Terzo compito, la difesa. I target sono tutti i trequarti: Matt Giteau, Quade Cooper, Berrick Barnes e Kurtley Beale. L'ordine è di metterli alle strette e di accerchiarli. Non una grande scoperta, diciamo: Gitaeu e Cooper sono i due registi della nazionale allenata da coach Deans.
Al quarto posto, la pressione si sposta su Johnson che, a detta di molti, dovrà pescare le carte giuste nel mazzo, sperando di avere in piena forma un trequarti fisico e atletico come Riki Flutey. E rispunta il nome di Charlie Hodgson che per alcuni osservatori contro gli AB avrebbe potuto fare la differenza in mediana. Toby Flood è avvisato.
Infine, la disperazione. Nel senso che: "Ragazzi, qui dobbiamo vincere!". Bisogna portare a casa la vittoria per il morale e tutto il resto, per prepararsi meglio al Test con il Sud Africa e per tornare a lavorare, nel 2011, con la convinzione che alla Coppa del Mondo anche il bulldog inglese dovrà ringhiare.
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