giovedì 25 novembre 2010

I Nimby del rugby

Gli attenti alle questioni di Sua Eccellenza, che qui trascuriamo non per puzza sotto il naso ma perchè il tempo è quello che è e bisogna darsi delle priorità, già sanno la notizia: la Benetton di Treviso ha ceduto Andrea Marcato e Marco Neethling a titolo di prestito al Petrarca di Padova.
Si tratta di due lungodegenti: Andrea Marcato, 26enne apertura/utility back con 16 caps in Nazionale e 4 scudetti, subì la rottura della spalla destra nella semifinale del Super10 il 24 maggio 2009, da allora per lui solo pochi scampoli di partita. Marco Neethling, trequarti nato in Sudafrica 25 anni fa, a Treviso dal 2008 proveniente dal Rugby Parma, rottura di un legamento del ginocchio in allenamento il 21 settembre 2009, non è mai sceso in campo nella scorsa stagione.
Siamo felici per l'opportunità di recupero di questi due interessanti "non-più-prospetti", potenzialmente molto utili in chiave Celtic League e forse anche Nazionale. Nel dirlo però abbiamo toccato la dolente nota: Benetton è in Celtic, Petrarca in Eccellenza, i due atleti sono in prestito. E qualcuno adombra "lo sgarro".
"E' giusto il trasferimento?", si titola, ricordando i recenti pronunciamenti del Federale Checchinato - "Sarebbe scorretto consentire il passaggio dei giocatori di Celtic nel massimo campionato" - e del Presidentissimo Dondi - "L'Eccellenza non può diventare il torneo serbatoio della Celtic". Fatta la legge, trovato l'inganno?
Il linguaggio usato dalla Benetton è tutt'altro che ingannevole, anzi condivide apertamente e positivamente i motivi dell'operazione, finalizzata a "permettere una più efficace ripresa agonistica dopo gli infortuni subiti", si legge sul comunicato stampa della franchigia celtica. Prosegue con soave sincerità: "Il loro inserimento diretto in una formazione partecipante alla Magners Celtic League è stato ritenuto di difficile gestione". E poi l'affondo-affronto finale: "I giocatori continueranno ad essere seguiti grazie alla collaborazione tra gli staff tecnici delle due società".
Più che inganno suona come una sfida, non tanto alla lettera (prestare si può) quanto allo spirito di certe idee in voga presso Fir. Della serie male non fare paura non avere, armati di buonsenso, codice civile e sostenuti dalla forza di pratiche consolidate in tutto l'universo del rugby, si agisce nei fatti contro le chiusure provinciali anacronistiche e penalizzanti per tutti. Ben venga questo approccio pragmatico: problema (ragazzi da recuperare) - soluzione (prestito a Società limitrofa) senza infrangere alcun regolamento. Figurarsi questo nel Paese ove prospera l'approccio opposto, il classico filosofeggiante problema - azzeccagarbugli.
Preparariamoci quindi agli stracciamenti di vesti sui fondamentali interessi lesi, sul sovvertimento dei valori sportivi e chi più ne ha. Già gli esempi si sprecano: cosa succederebbe se in semifinale dell'Eccellenza calassero a Parma tre o quattro Celtici dagli Aironi? Eccapirai il danno, t'han leso la Coppa del Nonno!
Battute a parte - siamo sportivi, lungi da noi mancare di rispetto a una qualsiasi competizione di qualsiasi livello - in cambio dell'ipotetica "turbativa" (!? Schierare uno bravo "turba"?!) non è difficile comprendere che il risvolto positivo sarebbe ad esempio il vedere qualche nome un po' più noto e quindi vendere due biglietti in più o poter scucire qualche euro extra dagli sponsor: nella foto si può ammirare tal Sonny Bill Williams che gioca - siamo nell'agosto 2010 - con la maglia dello Sheldon Park nel campionato della Contea di Canterbury: ovviamente ci fu il pienone al campetto, con tanto di reporter e tv nazionale. E soprattutto senza che l'avversario (per la cronaca, sconfitto
) lamentasse la presenza del fuoriclasse, anzi: altra cultura sportiva.

Non parrebbe impresa titanica regolare in modo intelligente la faccenda senza ostracismi e protezionismi vetero provinciali. Ma tant'è; sussistono precisi interessi miopi localistici, contrari a una osmosi organica tra i vari livelli.
All'opposto, onore all'intelligenza della dirigenza del Petrarca, che mette da parte ogni orgoglioneria campanilistica, scegliendo di essere coerente con la sua mission che non è vincere le Coppe del Nonno ma formare atleti e perchè no anche "ricondizionarli" - Marcato tra l'altro è un prodotto del suo vivaio. E giustamente inizia a godere gli effetti di un rapporto collaborativo con una realtà dello stesso territorio di un altro livello, con buona pace di quelli che le franchigie territoriali centralmente determinate: grazie ma non serve, dove ha senso a federarsi ci si pensa da soli, altrove si lavori e ci si attrezzi.
Tali intelligenti partnership tra livelli diversi sono pratica corrente ovunque il rugby sia gestito con un chiaro disegno di sviluppo nazionale complessivo dalla base al vertice come tanto piacerebbe alla Fir. Valga a mero titolo di esempio il già citato SB Williams, apparso nel campionato di Contea, poi nell'NPC e prossimamente nel Super15; più "umano" e vicino è Gavin Quinnell, ex Viadana ceduto al Llanelli, che povero lui ha perso un occhio giocando nel torneo locale gallese ma anche nazionali (ad es. Tom Shanklin la scorsa stagione) che usano i campionati locali per recuperar la forma.
Qui invece in Provincia, alcuni gradiscono che lo rimanga per sempre (forse per poter dire: "cosa nostra iè"). Se si provasse ad azzardare in alcuni ambienti dell' "Integralismo Eccellente", guardate che sarebbe convenienza di tutti collaborare in una ideale piramide con vertice gli Azzurri e Benetton-Aironi tassello fondamentale a visibilità internazionale: minimo vi riderebbero in faccia. Salvo poi essere i primi a dare paradossalmente a questi dei secessionisti, degli egoisti, dei disinteressati ai Patrii Destini, rincarando ovviamente la dose al sentore di cadenze troppo grezzamente venete. Anche nel rugby ci ritroviamo i "not in my backyard" (NIMBY), quelli che tiran fuori le scuse eco - qualcosa affinchè il loro orto non venga contaminato dall'interesse comune. E del futuro sportivo di un paio di ragazzi e della Nazionale in prospettiva, chissene. In bocca al lupo a Marcato e Neethling, nella flebile speranza che nessuno metta i bastoni tra le ruote.

7 commenti:

Alessandro Cossu ha detto...

Siete grandi!!!

Abr ha detto...

Grazie!!!

ringo ha detto...

Ri-grazie ;)

LEONI FANS CLUB ha detto...

Come al solito centrato l'obbiettivo.
Comunque come da voi anticipato ecco che qualcuno getta subito la benzina sul fuoco !
http://www.solorugby.org/contro-lulster-ecco-treviso-lanti-italiana.htm

Abr ha detto...

Abbiamo già risposto Leoni: nel post di presentazione del match di Celtic della Benetton:

"Pur pesantemente depauperati dal sangue dato alla Patria (sette atleti convocati negli Azzurri più Ghiraldini rotto in Nazionale), andrebbe notato (e lodato) il numero di bandierine italiane nella formazione Benetton anche in questo frangente: 10 su 15 titolari e 16 sui 23, pur senza contare Botes che lo sarà tra sei mesi, Di Santo e Padrò".

VOLUTAMENTE sorvolo sulla diatriba equiparati/nativi, e se qualcuno, vuoi Federale vuoi Eccellente la tirasse fuori, vivi me li mangio.

Certi giornalai sono evidenti vittime dei baroni universitari,: han dei grossi deficit nella formazione di base, segnatamente in aritmetica.

ringo ha detto...

Io mi permetto di andare controcorrente: e se anche avessero schierato 3/4 di formazione straniera, dov'è il guaio? Non è una prassi, ma una misura necessaria di fronte al doppio calendario. Vi ricordate quando ne parlavamo: che la Celtica prosegue mentre le nazionali sono impegnate con i Test Match? Avanzavamo la questione parecchio tempo fa.
Vabbeh, la matematica comunque non è un'opinione ;)

Abr ha detto...

Sono d'accordo con te Ringo, che male ci sarebbe, fin che si sta dentro le regole Celtic e Fir su atletidi formazione vs. stranieri (lavoro nella UE e accordi di Cotonou inclusi, sennò sindacati e ambasciate insorgono).

Ma almeno 'sti soloni giornalai imparassero ad alzare le loro polemichette a ragion veduta, non così solo per fare come sono abituati nel calcio, quando persino l'aritmetica gli da' torto marcio. Un po' di stimolo anche per noi: alvtrimenti come facciamo ad evolvere, con tutti 'sti gol a porta vuota che ci fan fare? ;)

Recent Posts


Latest Rugby Headlines


Championships

Rugby Values

rugbyboots.net

rugbyboots
We take a look at all the rugby boots on the market, show you the best for your position, the conditions and whether it is rugby union or rugby league you need the boots for.

Rugby news from Scrum.com

Rugby World News

Premiership News

SuperSport.com News

Eurosport - France

SudOuest.fr - rugby

Il Rugby in Italia (via RugbyCS)