Mallett aggiunge un po' di Treviso all'Italia
Coach Nick Mallett ha ufficializzato il XV italiano che sabato pomeriggio affronta l'Australia a Firenze (ore 15, diretta Sky Sport e La7). E fa di necessità virtù in mediana, dopo che Craig Gower ha dovuto dare forfait per infortunio e che Tito Tebaldi è passato in forza all'Italia A, aggiungendo un po' di Benetton Treviso al gruppo: saranno sei i giocatori provenienti dal club veneto.
L'ultimo in ordine di tempo è il mediano di mischia classe '90 Edoardo Gori, cresciuto nei Cavalieri Prato e quindi, per il suo primo cap con gli Azzurri, si gioca la grande chance a pochi chilometri da casa (nella foto, con la maglia azzurra durante l'IRB Toshiba Junior World Championship 2009). Al suo fianco Luciano Orquera ad apertura. Torna titolare anche Paul Derbyshire, pure lui toscano di origine, in terza linea, al fianco di Alessandro Zanni e del capitano Sergio Parisse.
Per il resto del pacchetto di mischia, prima linea con Lo Cicero (che torna quindi titolare dopo essere rientrato nel giro della nazionale) a far rifiatare Perugini, Ongaro al posto del toccato duro Ghiraldini e il confermato Castrogiovanni, mentre in seconda è confermata la coppia Aironi composta da Quintin Geldenhuys e Carlo Del Fava.
Aggiustamenti nel reparto trequarti, dove a primo centro si schiera Alberto Sgarbi con Gonzalo Canale outside, mandando Masi in panca. Tutti confermati in fondo: Mirco Bergamasco e Tommaso Benvenuti sono le due ali, chiude il conto Luke McLean ad estremo. Alla lista degli infortunati che sono costretti a dire addio ai Test Match di novembre si è aggiunto Mauro Bergamasco, che aveva già saltato l'impegno contro l'Argentina una settimana fa.
Quattro gli avanti in panchina: il tallonatore Carlo Festuccia, il pilone Lorenzo Cittadini, la seconda linea Santiago Dellapè e il flanker Robert Barbieri. Mediani di rincalzo: conferma per Canavosio, arriva Bocchino.
L'analisi (by Abr) - Poco da dire davanti: una rotazione affidabile sul pilone loosehead con LoCicero, (forse meno potente ma nella tecnica, second to none), la precisione di Ongaro a sostituire la cattiveria e l'utilità del Ghira. in campo aperto; l'ingresso di un mastino ricco di iniziativa e spregiudicatezza come Derbyshire sul lato open (anche se a sostituire uno dei migliori in campo sabato scorso, Barbieri) con Zanni confermato sul lato blind (anche se poi in corso di gara i flanker italiani sovente si interscambiano "alla francese" assestandosi diversamente); qui comunque l'efficacia del reparto in fase di attacco dipende moltissimo dal risveglio della Bella Addormentata Parisse.
E veniamo alle novità in mezzo: la scelta di Luciano Orquera all'apertura non sorprende: da tempo l'italo argentino accasato a Brive offre prestazioni affidabili nella Nazionale A e negli scampoli in cui à sceso in campo con la nazionale maggiore, ad esempio sabato scorso. Il brevilineo veloce di mani è anche il capocannoniere della A, potrebbe essere una importante alternativa a Mirco B. nei piazzati più impegnativi. Il ruolo lasciato da Gower ha l'ulteriore copertura dell'eterna promessa Bocchino e fuori c'è Burton, il migliore in quanto a attitudine al drop. So' finiti i tempi cupi della mancanza di aperture?
Rivoluzionaria invece - e per certi versi disperata - la scelta di Mallett per il mediano di mischia: è una duplice bocciatura per Tebaldi, derubricato senza troppi complimenti alla Nazionale A e per Canavosio che rimane in panca; evidentemente il coach non è rimasto per nulla soddisfatto della lentezza di ricircolo dei palloni dai breakdown, cosa cui forse imputa l'inefficacia degli attacchi del reparto arretrato.
Noi ci siamo rivisti la gara e se concordiamo in un certo "degrado" nel timing del mediano titolare man mano che passava il tempo (il numero dei suoi "passettini" prima di aprire aumentava) e nell'assenza di iniziative furbe di break (Canavosio invece un paio le ha provate), non abbiamo però visto errori marchiani da parte sua/loro. Di più, la prestazione di Tebaldi era ampiamente preventivabile, essendone oramai noti pregi e difetti - possiede un decente grubber ma non è Will Genia o Ben Youngs.
Tant'è. Se il ventenne Gori è certamente talentuoso per come aveva impressionato nel Super10 e nelle nazionali giovanili, va anche tenuto presente che non ha mai giocato in questa stagione, nè in Celtic nè tantomeno in Heineken Cup. Nè ovviamente il ragazzo, peraltro a lungo infortunato, ha avuto la possibilità di recuperare usando l'Eccellenza, per le scelte lungimiranti e tutte protese al bene degli Azzurri di Dondi, families & friends. Nel roster dei mediani della Benetton Gori è di fatto terzo dopo Botes "italiano" dal prossimo giugno e Semenzato (e questo invece? Non piace?). Sotto questo profilo, la scelta di Mauro Bergamasco mediano a Twickenham (sorry se evochiamo certi spettri del passato, lo facciamo per esorcizzarli) era paradossalmente più affidabile ... il dubbio sorge spontaneo: non è che Mallett da ex skipper, in cuor suo sottostimi la valenza del ruolo? Oppure la dà per persa in partenza e azzarda l'esperimento che tanto ... ? Speriamo di avere belle sorprese e che il ragazzo non sia target degli avversari (da quelle parti, no mercy: in AFL ho visto un rientrato post frattura alle costole, "cercato" dai gomiti avversari prima del fischio di inizio gara).
Quanto alla scarsa efficacia degli attacchi, a nostro avviso Mallett farebbe bene a chiarire prima di tutto come mai noi non si riesca mai a marcare con gli avanti quando si è alla linea dei 5 metri avversari (se non usando tre minuti e dieci ripetizioni di mischia ordinata): è uno scandalo! Questo ci differenzia da tutte le altre e ci rende perdenti, molto più della relativa inefficacia dei nostri trequarti. Quanto poi a quest'ultimo aspetto, vero è che nel gioco moderno la rapidità del mediano di mischia è diventata più importante degli skill manuali dell'apertura, ma è altrettanto vero che tutte le grandi squadre stanno spostando "l'intelligenza" sulla linea: se lì sei in grado di far scelte "immediatamente giuste" riguardo lati di corsa, tagli e timing degli offload, la crucialità del primo passaggio scema velocemente. Per cui almeno uno dei centri è sempre più spesso uno non solo muscoli e non tanto coi piedi quanto con le mani buone e il cervello pronto. In tal senso il tosto Masi più ancora che Canale troverebbe un bel complemento con dei "neuroni veloci" a fianco; vedremo se Sgarbi è in grado di apportarli.
Come vedete, non si accenna minimamente a un analisi comparata tra reparti Aussie e Azzurri, tale è il mismatch sulla carta (anche a favore nostro, in prima linea; compensato però dalla seconda stavolta: occhio ...). La nostra opinone l'abbiamo già detta - in buona sostanza starsene chiusi e molto sghisci e giocare sui LORO errori di handling - altri han parlato di targettare la loro mediana e rubargli il tempo, ma noi Ben Youngs non ce l'abbiamo ... salvo sorprese.
Italia: 15 Luke McLean (Benetton Treviso); 14 Tommaso Benvenuti (Benetton Treviso), 13 Gonzalo Canale (Clermont-Auvergne), 12 Alberto Sgarbi (Benetton Treviso), 11 Mirco Bergamasco (Racing-Metro Paris); 10 Luciano Oquera (Brive), 9 Edoardo Gori (Benetton Treviso); 8 Sergio Parisse (Stade Francais, capt.), 7 Alessandro Zanni (Benetton Treviso), 6 Paul Derbyshire (Benetton Treviso); 5 Quintin Geldenhuys (Aironi Rugby), 4 Carlo Antonio Del Fava (Aironi Rugby); 3 Martin Castrogiovanni (Leicester Tigers), 2 Fabio Ongrao (Aironi Rugby, 1 Andrea Lo Cicero (Racing Metro Paris)
a disposizione: 16 Carlo Festuccia (Racing-Metro Paris), 17 Lorenzo Cittadini (Benetton Treviso), 18 Santiago Dellapè (Racing-Metro Paris), 19 Robert Barbieri (Benetton Treviso), 20 Pablo Canavosio (Aironi Rugby), 21 Riccardo Bocchino (Aironi Rugby), 22 Andrea Masi (Racing-Metro Paris)
A stretto giro di posta la risposta australiana: Lachie Turner prende il posto di James O'Connor, assente per esigenze familiari all'ala, vanno in panchina Matt Giteau e Benn Robinson, al loro posto "promossi" Berrick Barnes al centro e il giovane James Slipper in prima linea (carne fresca per Castro.?), anche Chisolm lascia il posto in seconda linea al giovane Rob Simmons. Assente Genia per infortunio, Luke Burgess fa reparto con Quade Cooper. Non è l'Australia "2" che ha vinto coi Saracens e perso con Munster, ma non sono certo i veri Wallabies: per l'Italia una via di mezzo. 50 i caps, se non ricordiamo male tutti o quasi consecutivi, per Adam Ashley Cooper.
Australia: 15 K Beale (Waratahs); 14 L Turner (Waratahs), 13 A Ashley-Cooper (Brumbies), 12 B Barnes (Waratahs), 11 D Mitchell (Waratahs); 10 Q Cooper (Reds), 9 L Burgess (Waratahs); 1 J Slipper (Reds), 2 S Moore (Brumbies), 3 B Alexander (Brumbies), 4 R Simmons (Reds), 5 N Sharpe (Western Force), 6 R Elsom (Brumbies, capt), 7 D Pocock (Western Force), 8 B McCalman (Western Force)
Replacements: T Polota-Nau (Waratahs), B Robinson (Waratahs), M Chisholm (Brumbies), M Hodgson (Western Force), W Genia (Reds), M Giteau (Brumbies), P McCabe (Brumbies)
L'ultimo in ordine di tempo è il mediano di mischia classe '90 Edoardo Gori, cresciuto nei Cavalieri Prato e quindi, per il suo primo cap con gli Azzurri, si gioca la grande chance a pochi chilometri da casa (nella foto, con la maglia azzurra durante l'IRB Toshiba Junior World Championship 2009). Al suo fianco Luciano Orquera ad apertura. Torna titolare anche Paul Derbyshire, pure lui toscano di origine, in terza linea, al fianco di Alessandro Zanni e del capitano Sergio Parisse.
Per il resto del pacchetto di mischia, prima linea con Lo Cicero (che torna quindi titolare dopo essere rientrato nel giro della nazionale) a far rifiatare Perugini, Ongaro al posto del toccato duro Ghiraldini e il confermato Castrogiovanni, mentre in seconda è confermata la coppia Aironi composta da Quintin Geldenhuys e Carlo Del Fava.
Aggiustamenti nel reparto trequarti, dove a primo centro si schiera Alberto Sgarbi con Gonzalo Canale outside, mandando Masi in panca. Tutti confermati in fondo: Mirco Bergamasco e Tommaso Benvenuti sono le due ali, chiude il conto Luke McLean ad estremo. Alla lista degli infortunati che sono costretti a dire addio ai Test Match di novembre si è aggiunto Mauro Bergamasco, che aveva già saltato l'impegno contro l'Argentina una settimana fa.
Quattro gli avanti in panchina: il tallonatore Carlo Festuccia, il pilone Lorenzo Cittadini, la seconda linea Santiago Dellapè e il flanker Robert Barbieri. Mediani di rincalzo: conferma per Canavosio, arriva Bocchino.
L'analisi (by Abr) - Poco da dire davanti: una rotazione affidabile sul pilone loosehead con LoCicero, (forse meno potente ma nella tecnica, second to none), la precisione di Ongaro a sostituire la cattiveria e l'utilità del Ghira. in campo aperto; l'ingresso di un mastino ricco di iniziativa e spregiudicatezza come Derbyshire sul lato open (anche se a sostituire uno dei migliori in campo sabato scorso, Barbieri) con Zanni confermato sul lato blind (anche se poi in corso di gara i flanker italiani sovente si interscambiano "alla francese" assestandosi diversamente); qui comunque l'efficacia del reparto in fase di attacco dipende moltissimo dal risveglio della Bella Addormentata Parisse.
E veniamo alle novità in mezzo: la scelta di Luciano Orquera all'apertura non sorprende: da tempo l'italo argentino accasato a Brive offre prestazioni affidabili nella Nazionale A e negli scampoli in cui à sceso in campo con la nazionale maggiore, ad esempio sabato scorso. Il brevilineo veloce di mani è anche il capocannoniere della A, potrebbe essere una importante alternativa a Mirco B. nei piazzati più impegnativi. Il ruolo lasciato da Gower ha l'ulteriore copertura dell'eterna promessa Bocchino e fuori c'è Burton, il migliore in quanto a attitudine al drop. So' finiti i tempi cupi della mancanza di aperture?
Rivoluzionaria invece - e per certi versi disperata - la scelta di Mallett per il mediano di mischia: è una duplice bocciatura per Tebaldi, derubricato senza troppi complimenti alla Nazionale A e per Canavosio che rimane in panca; evidentemente il coach non è rimasto per nulla soddisfatto della lentezza di ricircolo dei palloni dai breakdown, cosa cui forse imputa l'inefficacia degli attacchi del reparto arretrato.
Noi ci siamo rivisti la gara e se concordiamo in un certo "degrado" nel timing del mediano titolare man mano che passava il tempo (il numero dei suoi "passettini" prima di aprire aumentava) e nell'assenza di iniziative furbe di break (Canavosio invece un paio le ha provate), non abbiamo però visto errori marchiani da parte sua/loro. Di più, la prestazione di Tebaldi era ampiamente preventivabile, essendone oramai noti pregi e difetti - possiede un decente grubber ma non è Will Genia o Ben Youngs.
Tant'è. Se il ventenne Gori è certamente talentuoso per come aveva impressionato nel Super10 e nelle nazionali giovanili, va anche tenuto presente che non ha mai giocato in questa stagione, nè in Celtic nè tantomeno in Heineken Cup. Nè ovviamente il ragazzo, peraltro a lungo infortunato, ha avuto la possibilità di recuperare usando l'Eccellenza, per le scelte lungimiranti e tutte protese al bene degli Azzurri di Dondi, families & friends. Nel roster dei mediani della Benetton Gori è di fatto terzo dopo Botes "italiano" dal prossimo giugno e Semenzato (e questo invece? Non piace?). Sotto questo profilo, la scelta di Mauro Bergamasco mediano a Twickenham (sorry se evochiamo certi spettri del passato, lo facciamo per esorcizzarli) era paradossalmente più affidabile ... il dubbio sorge spontaneo: non è che Mallett da ex skipper, in cuor suo sottostimi la valenza del ruolo? Oppure la dà per persa in partenza e azzarda l'esperimento che tanto ... ? Speriamo di avere belle sorprese e che il ragazzo non sia target degli avversari (da quelle parti, no mercy: in AFL ho visto un rientrato post frattura alle costole, "cercato" dai gomiti avversari prima del fischio di inizio gara).
Quanto alla scarsa efficacia degli attacchi, a nostro avviso Mallett farebbe bene a chiarire prima di tutto come mai noi non si riesca mai a marcare con gli avanti quando si è alla linea dei 5 metri avversari (se non usando tre minuti e dieci ripetizioni di mischia ordinata): è uno scandalo! Questo ci differenzia da tutte le altre e ci rende perdenti, molto più della relativa inefficacia dei nostri trequarti. Quanto poi a quest'ultimo aspetto, vero è che nel gioco moderno la rapidità del mediano di mischia è diventata più importante degli skill manuali dell'apertura, ma è altrettanto vero che tutte le grandi squadre stanno spostando "l'intelligenza" sulla linea: se lì sei in grado di far scelte "immediatamente giuste" riguardo lati di corsa, tagli e timing degli offload, la crucialità del primo passaggio scema velocemente. Per cui almeno uno dei centri è sempre più spesso uno non solo muscoli e non tanto coi piedi quanto con le mani buone e il cervello pronto. In tal senso il tosto Masi più ancora che Canale troverebbe un bel complemento con dei "neuroni veloci" a fianco; vedremo se Sgarbi è in grado di apportarli.
Come vedete, non si accenna minimamente a un analisi comparata tra reparti Aussie e Azzurri, tale è il mismatch sulla carta (anche a favore nostro, in prima linea; compensato però dalla seconda stavolta: occhio ...). La nostra opinone l'abbiamo già detta - in buona sostanza starsene chiusi e molto sghisci e giocare sui LORO errori di handling - altri han parlato di targettare la loro mediana e rubargli il tempo, ma noi Ben Youngs non ce l'abbiamo ... salvo sorprese.
Italia: 15 Luke McLean (Benetton Treviso); 14 Tommaso Benvenuti (Benetton Treviso), 13 Gonzalo Canale (Clermont-Auvergne), 12 Alberto Sgarbi (Benetton Treviso), 11 Mirco Bergamasco (Racing-Metro Paris); 10 Luciano Oquera (Brive), 9 Edoardo Gori (Benetton Treviso); 8 Sergio Parisse (Stade Francais, capt.), 7 Alessandro Zanni (Benetton Treviso), 6 Paul Derbyshire (Benetton Treviso); 5 Quintin Geldenhuys (Aironi Rugby), 4 Carlo Antonio Del Fava (Aironi Rugby); 3 Martin Castrogiovanni (Leicester Tigers), 2 Fabio Ongrao (Aironi Rugby, 1 Andrea Lo Cicero (Racing Metro Paris)
a disposizione: 16 Carlo Festuccia (Racing-Metro Paris), 17 Lorenzo Cittadini (Benetton Treviso), 18 Santiago Dellapè (Racing-Metro Paris), 19 Robert Barbieri (Benetton Treviso), 20 Pablo Canavosio (Aironi Rugby), 21 Riccardo Bocchino (Aironi Rugby), 22 Andrea Masi (Racing-Metro Paris)
A stretto giro di posta la risposta australiana: Lachie Turner prende il posto di James O'Connor, assente per esigenze familiari all'ala, vanno in panchina Matt Giteau e Benn Robinson, al loro posto "promossi" Berrick Barnes al centro e il giovane James Slipper in prima linea (carne fresca per Castro.?), anche Chisolm lascia il posto in seconda linea al giovane Rob Simmons. Assente Genia per infortunio, Luke Burgess fa reparto con Quade Cooper. Non è l'Australia "2" che ha vinto coi Saracens e perso con Munster, ma non sono certo i veri Wallabies: per l'Italia una via di mezzo. 50 i caps, se non ricordiamo male tutti o quasi consecutivi, per Adam Ashley Cooper.
Australia: 15 K Beale (Waratahs); 14 L Turner (Waratahs), 13 A Ashley-Cooper (Brumbies), 12 B Barnes (Waratahs), 11 D Mitchell (Waratahs); 10 Q Cooper (Reds), 9 L Burgess (Waratahs); 1 J Slipper (Reds), 2 S Moore (Brumbies), 3 B Alexander (Brumbies), 4 R Simmons (Reds), 5 N Sharpe (Western Force), 6 R Elsom (Brumbies, capt), 7 D Pocock (Western Force), 8 B McCalman (Western Force)
Replacements: T Polota-Nau (Waratahs), B Robinson (Waratahs), M Chisholm (Brumbies), M Hodgson (Western Force), W Genia (Reds), M Giteau (Brumbies), P McCabe (Brumbies)
2 commenti:
Derby, Sgarbi e Gori molto bene!!!
Il Mozza Semenzato ha dimostrato di non essere pronto alla nazionale!!
Certo che Botes e Burton sarebbe bello vederli insieme nella maggiore!!!
Il Mozza l'ha dimostrato quando di non esser pronto, anonimo?
Botes e Burton: se non salta fuori nulla di meglio (Gori?), il dopo 2011 è loro a mio avviso.
Cmq. ora sta a Gori: è un debutto stagionale in campo il suo, e che campo ...
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