sabato 4 dicembre 2010

Mallett rivince coi Barbari

Secondo scalpo di prestigio per i Barbarians al secondo anno di guida di Nick Mallett, allenatore evidentemente adatto a gestire i vincenti: dopo gli All Blacks l'anno scorso, quest'anno mettono sotto anche una selezione Springboks solida nei pochi titolari rimasti ma poco amalgamata nella dozzina di inserimenti.
A Twickenham finisce 26-20 per i Baa - Baa's, in virtù soprattutto di un primo tempo dominato 19-3 in cui i Barbari si trovano a memoria, giocando un rugby spumeggiante in fase di possesso ma che si fonda sui basics Mallettiani della solidità e attenzione sul punto di impatto in fase difensiva; i sudafricani invece paiono stravolti dalla fatica accumulata e dai cambi; giochicchiano per tutto il primo tempo, provando a punzecchiare persino al largo, ma ricordano troppo tardi cosa sanno fare bene. Nel primo tempo tre le mete australiane, di James O'Connor e Drew Mitchell (due), vincendo gare di corsa dietro a grubber perfetti.
Il secondo tempo va meglio per i Boks che si àncorano finalmente alle loro specialità - maul, mischia chiusa, rimessa laterale e percussioni - e paiono riprendere il controllo del match. Un intercetto di Odwa Ndungane segna la prima meta per i sudafricani ma gli errori continuano, anche dalla piazzola del 19enne apertura Elton Jantjies, mentre i bianconeri giocano come una squadra vera, attenti e solidi in difesa, non solo per il divertimento individuale in attacco alla Harleem Globetrotters.
Succede che sia un nazionale italiano ma anche un po' sudafricano a marcare quella che risulterà la meta decisiva: Quintin Geldenhuys da poco entrato, finalizza un periodo di pressione dei Baa - Baa's che trova la sua via quando Ndungane tenta il secondo intercetto e lo manca per un pelo, lasciando sguarnito il lato difensivo destro; vi si lancia il pilone Neemia Tialata, sostenuto dal nostro lock che marca meta.
la reazione sudafricana produrrà due mete tardive, la prima di Bakkies Botha che agisce da trequarti liberato dall'apertura di un rapidissimo e interessante Charl McLeod in mediana, dopo una penetrazione fino ai 5 metri sulla destra, liberandosi sulla linea con una hesitation di Perugini; mentre Bakkies schiaccia in meta, viene punito da Geldenhuys che si lascia cadere a peso morto sulla sua schiena a terra, a riprova che per alcuni questa è partita seria; notevole il teso sguardo fulminante tra giganti sudafricani mentre il marcatore viene abbracciato - e portato lontano - dai compagni.
La terza meta sudafricana è di Lwazi Mvovo, finalmente trasformata da Jantjies che ha sentito la gara, come del resto il suo gemellino Under20 Patrick Lambie schierato estremo, uscito con alcune belle iniziative quand'era troppo tardi. Si distinguono tra i Boks i pochi titolari rimasti - capitan Juan Smith, Mtawarira, Bakkies Botha - più il solito Willem Alberts cui va gran parte del merito della meta di Botha, l'esperienza di Adi Jacobs, la velocità di Charl McLeod, qualche iniziativa personale dei ragazzini Jantjies e Lambie e poco più.
Tra i barbari, i neozelandesi fanno gli "operai" (in foto Ma'a Nonu) mentre brilla tutta la linea australiana, dai citati marcatori alla regìa di Matt Giteau, un'apertura di ruolo purtroppo per lui, alle irruzioni di Adam Ashley Cooper. Una menzione va fatta anche per i due italiani Geldenhuys e Perugini, uno coronato da meta decisiva, l'altro icona della solidità dei Baa Baa's targati Mallett, anche se la mischia ha sofferto non poco sull'altro lato, dove stava Mtawarira.
Curioso coach Mallett, che diversamente rispetto all'Italia dove rimane assiso in alto, mani sulla bocca e circondato da pretoriani , qui ha fatto continuamente la spola avanti e indrè da tribuna a campo chiamando i giocatori per dar istruzioni, mancava solo fischiasse come il Trap.: che i Barbarians non avessero portatori d'acqua collegati, o che il nostro volesse mettere il suo lato più "George Clooney" in favore di telecamere? Complimenti per il secondo scalpo comunque, è anche giusto che cerchi di sfruttarne le eventuali ricadute, ora che forse ...


Barbarians :James O'Connor; Joe Rokocoko, Adam Ashley-Cooper, Ma'a Nonu, Drew Mitchell; Matt Giteau (capt), Will Genia; Colin Bourke, Martyn Williams, Rodney So'oialo, Chris Jack, Anton van Zyl, Neemia Tialata, Stephen Moore, Salvatore Perugini.
Replacements: Keven Mealamu, John Yapp, Quintin Geldenhuys, Daniel Braid, Andrew Ellis, Stephen Donald, Seru Rabeni

South Africa:Patrick Lambie; Odwa Ndungane, Adrian Jacobs, Andries Strauss, Lwazi Mvovo; Elton Jantjies, Francois Hougaard; Ryan Kankowski, Juan Smith (capt), Willem Alberts, Alistair Hargreaves, Bakkies Botha, CJ van der Linde, Adriaan Strauss. Coenie Oosthuizen.
Replacements: Bandise Maku, Tendai Mtawarira, Werner Kruger, Flip van der Merwe, Keegan Daniel, Charl McLeod, Gio Aplon.

Referee: Paul Gauzere (FRA).

2 commenti:

Fabian ha detto...

grande performance di Totò e Quentino(per la try)!
Cmq Mallet con i BB ha battuto AB e SA : ok che che vengono convocati giocatori eccellenti , ma sto Mallet proprio pirla non è!
forse in Fir non l'hanno ancora capito...
ad maiora ....( me lo auguro).....

Abr ha detto...

Su Mallett abbiamo parlato a lungo, anche recentemente Fabian, la nostra posizione credo sia chiara.
La Fir (acronimo per massa di tifosi e apparato) ha assunto uno scrupoloso architetto di grido quando invece cercava un "factotum" (a Milan si dice "un bergamasco") capace di far tutto da solo, incluso estrarre conigli dal cilindro. Lui credeva di disegnare e invece s'è trovato con la cazzuola in mano.
Speriamo che le fondamenta che ha gettato sotto il palco restino. Ma se ne parla tra 277 giorni.

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