Sotto il caldo sole di Francia
Della questione avevamo intuito già qualcosa: non occorreva essere veggenti, ma giusto seguire quel vecchio adagio per cui "follow the money". Jonny Wilkinson ha espresso il desiderio di rimanere in Francia con il Tolone, stando alle dichiarazioni del coach del club transalpino Philippe Saint-Andre. E il rumor è arrivato dopo che la Rugby Football Union ha messo in chiaro che per la Coppa del Mondo 2011 verranno selezionati solo i giocatori che militano nelle società inglesi. Il contratto di Wilko con il Tolone scade in estate, a quel punto l'apertura sarebbe free agent e comunque convocabile, dal momento che non avrebbe legami con parti straniere. Tutto al condizionale, ovviamente, perché se le parole di Saint-Andre trovassero conferma ufficiale, Martin Johnson non dovrebbe opzionare il numero 10.
Rimangono sempre le famose "circostanze eccezionali" del caso, ma nel frattempo registriamo le parole del diretto interessato che ha detto di voler "voler fare bene e un anno e mezzo fa ho fatto una scelta (Tolone) per continuare in questo senso". "Sono contento dove sto", ha aggiunto e allora la storia appare fin troppo chiara.
D'altronde, coach Johnson si è portato avanti da quando è allenatore dell'Inghilterra, facendo giocare altra gente nel ruolo di Wilkinson - che prima scelta non è - come nel caso di Tobey Flood del Leicester Tigers, che nel proprio club manco è schierato ad apertura, quanto piuttosto a primo centro. In compenso sempre Wilkinson sarà con tutta probabilità nel gruppo del prossimo Six Nations, infortuni permettendo.
D'altra parte, l'inglese ha dato molto alla nazionale: ok il drop che è valso il Mondiale 2003 prima di fare i conti con i troppi guai fisici, ma c'è anche la prestazione al torneo di quattro anni dopo in Francia quando, tornando a disposizione del mister Brian Ashton, ha permesso all'Inghilterra di volare in finale contro il Sud Africa, dopo averle prese di santa ragione dagli stessi Springboks nella fase a gironi. A questo punto potrebbe benissimo scegliere di godersi il resto della carriera solo a livello di club e nel frattempo tenere casa sotto il caldo sole del sud della Francia. Non gli mancheranno di certo il freddo e la pioggia di Newcastle.
Rimangono sempre le famose "circostanze eccezionali" del caso, ma nel frattempo registriamo le parole del diretto interessato che ha detto di voler "voler fare bene e un anno e mezzo fa ho fatto una scelta (Tolone) per continuare in questo senso". "Sono contento dove sto", ha aggiunto e allora la storia appare fin troppo chiara.
D'altronde, coach Johnson si è portato avanti da quando è allenatore dell'Inghilterra, facendo giocare altra gente nel ruolo di Wilkinson - che prima scelta non è - come nel caso di Tobey Flood del Leicester Tigers, che nel proprio club manco è schierato ad apertura, quanto piuttosto a primo centro. In compenso sempre Wilkinson sarà con tutta probabilità nel gruppo del prossimo Six Nations, infortuni permettendo.
D'altra parte, l'inglese ha dato molto alla nazionale: ok il drop che è valso il Mondiale 2003 prima di fare i conti con i troppi guai fisici, ma c'è anche la prestazione al torneo di quattro anni dopo in Francia quando, tornando a disposizione del mister Brian Ashton, ha permesso all'Inghilterra di volare in finale contro il Sud Africa, dopo averle prese di santa ragione dagli stessi Springboks nella fase a gironi. A questo punto potrebbe benissimo scegliere di godersi il resto della carriera solo a livello di club e nel frattempo tenere casa sotto il caldo sole del sud della Francia. Non gli mancheranno di certo il freddo e la pioggia di Newcastle.
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