Guida ai campionati - Update serale
SuperXV: straordinaria performance difensiva degli Stormers, con gli Highlanders s'è rivista la miglior difesa del Torneo scorso. E' finita 18-6, tutta ai piedi di Peter Grant e di Robbie Robinson. La bella difesa non l'han mostrata solo i sudafricani, anche i neozelandesi hanno fermato ogni attacco promettente degli avversari, solo con qualche indisciplina in più. Nel finale gli Highlanders non hanno cercato di piazzare le punizioni che i padroni di casa gli concedevano, alla spasmodica caccia al bersaglio grosso. Di fatto nell'ultimo quarto la squadra dell'Isola Meridionale, rivelazione del torneo sinora, ha provato a ingranare la marcia massima per scardinare la difesa avversaria ma non è riuscita a passare, nonostante un grande leader in Adam Thomson, nè con le percussioni nè cercando le rimesse laterali, nè con le mischie che dal 62' sono state uncontested. Magnificamente attenta, fisica ed efficace in tutti i frangenti la difesa dei Capetonians, con delle controruck da applauso. E' la loro seconda vittoria senza mete e senza subirne, è la prima sconfitta per i neozelandesi.
LV=Cup, I semifinale: Clamoroso al The Stoop: Harlequins 20-21 Falcons! Newcastle bissa il successo della settimana scorsa con una prestazione che definire "cinica" è un eufemismo. Tutti i numeri infatti sono dalla parte dei Quins - territorio, possesso, percussioni della linea, numero di mete, dominio fino all'ultimo minuto - tranne il numero di placcaggi. E tranne la presenza di Jimmy Gopperth, Man of the Match, che ha saputo mantenere il sangue freddo dei suoi mentre puniva puntualmente ogni indisciplina avversaria. Nick Evans invece continua a mancare troppo ai londinesi. Pareva veramente fatta per i Quins: in vantaggio a fine del primo tempo, due mete marcate dal mediano Karl Dickson e dell'estremo Mike Brown trasformate da RoryClegg che piazzava anche due penalty, il punteggio era 20-16 a un minuto dalla fine. Ma la precisione e la determinazione di Gopperth e compagni a rimanere a contatto veniva ripagata: all'ultimo minuto il rimpiazzoTane Tui'pulotu marcava la meta della vittoria, e Gopperth poteva permettersi di sbagliare la trasformazione. Occasione reale persa per Ugo Monye, Jordan Turner-Hall, Chris Robshaw, Will Skinner e compagni.
In campo come titolare per i Falcons Euan Murray, pilone nazionale scozzese che ha appena lasciato i Saints.Tanto lui domenica non gioca; e si prepara per un personale riscatto con l'Italia, pregustando nel frattempo una finale europea. Che viene compensata non solo col silverware, ma con un posto in Heineken Cup nella prossima stagione!
Top 14: l'anticipo della 21'giornata è un magnifico Perpignan-Bayonne, giocato in una splendida cornice di pubblico tra due squadre in forma decente (anche se la seconda è scossa da dubbi sul futuro, dopo l'annuncio del ritiro del main sponsor e vicepresidente Afflelou). Una vera partita "alla francese", chiusa, tosta e sanguinaria (con tanto di scazzottata finale per gradire) e condita da lunghi sprazzi di gioco aperto e velocissimo da alzarsi in piedi a bocca aperta. Finisce 25-19, due mete per parte e 5 punizioni piazzate da Porical e Laharrague, contro tre di Boyet e Audy ma tantissimi errori dalla piazzola per gli ospiti, che con un po' più di precisione avrebbero potuto fare i corsari, ma devono accontentarsi del bonus.
Ed è proprio la tipica impostazione "francese" della gara: intraprendenza dei padroni di casa, ospiti quatti quatti in agguato. Perpinyà chiude il primo tempo avanti 14-3 (meta non trasformata del centro Rudi Coetzee). il finale del primo e l'inizio del secondo tempo sono all'insegna dei tentativi dell'arbitro di mantenere una precaria disciplina in campo: sbatte il cartellino in faccia a Boutaty di Bayonne, poi a Le Corvec e Remy Martin uno per parte. Bayonne spreca un sacco di occasioni coi piazzati, fino a quando l'intraprendenza di Perpignan si fa sicumera, e una ripartenza dalla propria lina di meta ovale in mano di Candelon viene punita: l'ala Sam Gerber intercetta l'apertura sulla linea dei 10 metri a destra e vola in meta. Dieci minuti dopo sempre Gerber segna un'altra spettacolare meta, lanciato perfettamente al piede da Sebastien Fauquè appena entrato al posto di Boyet. Peccato che tra le due, il pilone subentrato Kisi Polu trovi il varco giusto per concretizzare una pressione pazzesca attuata dai catalani fino alla linea di meta avversaria. E' comunque 19-16 al 65' (tutte le tre trasformazioni vengono fallite). Negli ultimi dieci minuti il pallino è saldamente in mano dell'Usap, che procura a Laharrague due facili opportunità per piazzare e togliere il bonus difensivo agli ospiti.
I quali non demordono, e qui sta la lezione importante: sul 25-16 a due minuti dalla fine i Bayonnais non si sbattono certo per la impossibile vittoria o solo per cieco orgoglio, in realtà dànno il massimo per riprendersi quel maledettissimo punto di bonus difensivo, prima di venir squoiati negli spogliatoi dal fratello del Lievremont nazionale, quell'assistant coach dall'aria trucida che ciuccia sempre il chupa chups a bordocampo. In Francia si sa bene che il bonus difensivo rappresenta settanta volte su cento (è statistica) il massimo della soddifazione possibile, un obiettivo concreto che ripaga abbondantemente delle spese di viaggio.
E difatti alla fine il bonus arriva: punizione e calcio in touch per entrare nell'area avversaria, rimessa persa ma ovale riconquistato immediatamente con caparbietà, il nr.8 del Perpignana Chouly che si sdraia sopra un placcato e non si muove. E' la più potabile delle occasioni di piazzato per Audy, che stavolta non sbaglia.
E guarda un po' che ti succede: coi quattro punti Perpignan aggancia temporaneamente a 53 punti Biarritz al settimo posto, ma gli sfugge ancora la preziosissima sesta piazza, tenuta propria da Bayonne a quota 54 grazie a quel punto di bonus (capito il perchè della scazzottata finale?).
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