lunedì 14 marzo 2011

SuperXV: si parla già Afrikaner?

Quarta giornata di SuperRugby e dei suoi sempre godibili highlights (check'em out, follow the links): soffrono le australiane, cadono gli Highlanders alla seconda prova del tour in Sudafrica, prosegue la corsa dei Crusaders dopo il passo falso iniziale; solo due team sudafricani sono a punteggio ancora pieno, Stormers e Sharks.
Si segnala anche un warning arbitrale a tutte le squadre del torneo (e quindi a tutto il mondo, visto che le novità partono da down under ma prima o poi arrivano anche qui): va cambiato l'atteggiamento al breakdown, ha avvisato il capo arbitri Sanzar Lyndon Bray, avendo particolare occhio di riguardo per chi sta in piedi."An example of that", chiarisce Bray "is the defender who's on his feet and gets over the ball. We've had a bit of inaccuracy about when he is legal and not winning that ball. Sometimes we're calling `hands off' after the ruck has formed and that's wrong." Tutti avvisati quindi, se sei in piedi hai il diritto di tenere (non mettere) le mani sull'ovale anche a ruck formata; prossimamente vedremo i grillotalpa "giusti" più tutelati.

- Australian Conference
Coi Waratahs e i Reds at bye, si registra una sconfitta e un pareggio per le australiane impegnate in casa, più una sconfitta per quella in trasferta: già avevamo raccontato dei Rebels sconfitti per due punti in casa dagli Sharks (tutte da vedere le mete, con Cipriani tutto perle e porcate) e dei Brumbies nettamente perdenti nella casa (provvisoria) dei Crusaders, (SB Williams fa sembrare tutto facile ma s'è infortunato; quanto a Sean Maitland, chi ha seguito la ITM Cup ha già sentito parlare di lui), è Western Force a riuscire a fermare in casa sul 22 pari i Blues di Auckland. Al termine di un primo tempo all'insegna della sfida al piede tra James O'Connor e Luke McAlister (9-9), rompeva l'equilibrio la meta del centro di casa Nick Cummins col capello stile Bergamasco giovane, che chiudeva il primo tempo sul 16-9 per i padroni di casa privi di Pocock. I piazzati di O'Connor portano la franchigia di Perth a guidare fino al 22-12 a cinque minuti dalla fine, quando si trovano messi sotto pressione dai Blues sulla linea di meta, fino all'espulsione del lock appena entrato Jono Jenkins. La pressione continua e produce la meta di Keven Mealamu trasformata, poi l'ultimo penalty sul suono della sirena, con McAlister ad agguantare il pareggio. Infortunio per Ali Williams dei Blues, resterà fermo per un mesetto.

- New Zealand Conference
Degli Highlanders sinora sorpresa del campionato fermati a Città del Capo dagli Stormers abbiamo già raccontato; c'è il derby tra Hurricanes e Chiefs, concluso 29-26. Al 20' striscia fino in meta Stephen Donald per la franchigia del Waikato, targettando il più leggero Aaron Cruden; alla mezz'ora risponde il pilone di casa John Schwalger ma con un paio di penalty per Donald il primo tempo si chiude sul 10-13. Ripartono meglio gli ospiti: trovano un break con l'immortale Tana Umaga che lancia in meta il flanker Scott Waldrom. Cruden riporta sotto i padroni di casa con due penalty, all'ora di gioco arriva la meta del sorpasso, del lock Tyson Keats. Il subentrato Kirkpatrick estende il vantaggio dei padroni di casa fino al 29-21. I Chiefs non demordono e a due minuti dalla fine arriva la meta dell'estremo Tim Nanai-Williams.

- South African Conference
I Bulls stanno at bye, manca solo render conto del derby cruciale anche dal punto di vista politico interno tra Cheetahs e Lions (i ben appoggiati Southern Kings premono per entrare nel SuperRugby anche a costo di escludere una sudafricana a caso, possibilmente molto "white" e non di Johannesburg ...).
La partita finisce 20-25, con poche sorprese viste le belle ma sfortunate gare che la franchigia ospite allenata dal neozelandese John Mitchell aveva saputo produrre sinora (punto di bonus sempre guadagnato). Difatti guidano praticamente per tutta la gara, aprendo le marcature con la bella meta "alal Currie Cup" con l'ala, un ex, Lionel Mapoe al 10'; i padroni di casa si tengono in partita fino a raggiungere il 9-11 grazie ai piazzati del 21enne (Jo)Sias Ebersohn, ma arriva la meta-fotocopia del terza linea Lions Derick Minnie a distanziarli. I Cheetahs riescono a colmare il gap prima della fine del tempo con il centro Andries Strauss, portandosi in vantaggio 17-16 all'inizio del secondo tempo con un piazzato di Ebersohn. E parte la sfida finale al piede: gli risponde il coetaneo ma più famoso Elton Jantjies per il nuovo vantaggio dei Lions, risponde nuovamente Ebersohn al 55'. Il vantaggio dei Cheetahs dura sino ai dieci minuti finali, quando Jantjies centra le due punizioni che danno la prima vittoria in due stagioni alla franchigia di Johannesburg.

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