venerdì 8 aprile 2011

Quins come previsto, Stade col brivido

Due quarti di finale di Amlin Challenge Cup terminati da pochi minuti, due sfide interne tra francesi e inglesi: le qualificate sono i pronosticati team di casa London Harlequins e Stade Francais. Se nel primo caso la gara ha l'andamento pronosticabile e termina 32-22 dopo un primo tempo chiuso sul 23-10, nel secondo lo Stade prevale con un soffertissimo 32-28 e il primo tempo si chiudeva in vantaggio per Montpellier 12-19.

Partiamo ad analizzare l'andamento della gara a Charlety: già l'aggregato dice molto, abbiamo lo Stade a segnare quattro mete e Montpellier solo una, ma i parigini concedono nove punizioni piazzabili di cui sette a centro, contro le sole tre di cui due centrate concesse dal club dell'Herault. la squadra B del Montpellier, quella che ha gestito tutta la fase di qualificazione della Coppa, confermata da Fabien Galthiè anche per il quarto di finale, ha mostrato in campo di saper gestire con molta sagacia tattica gli avversari e ha ceduto solo nell'ultimo quarto, quando le fasi statiche han ceduto di schianto sotto la pressione dei parigini. Senza mai alzare bandiera bianca: subìto il pareggio con una meta di penalità e quella del sorpasso di 7 punti, han saputo riportarsi sotto di uno e gestire gli ultimi tre minuti in attacco sotto i pali dei padroni di casa.
Da subito pare una partita di Currie Cup: tanta corsa per tutto il campo, testate senza paura e continui cambi di possesso.
La cronaca: il primo quarto di gara è devastante per i parigini, tra il 7' e 22' arrivano a subire 0-16, puniti ad ogni indisciplina da Paillaugue, mediano e vero metronomo della squadra che attacca senza paura con numerosi ricicli e va in meta con Dimitri Pelo al termine di una serie di dritto-per-dritto partiti da una mischia a metà campo. Lo Stade si sveglia quando accetta di giocare il gioco "rotto" e tutto ricicli degli ospiti, aumentandone la velocità: al 27' l'ovale cambia di mano una serie di volte, fino a quando Beauxis lo strappa agli avversari sulla linea dei 22m, lo passa a Hugo Southwell (in foto) che s'invola schivando un primo placcaggio e regolando l'ultimo uomo con un cambio di direzione; al29' Sergio Parisse, uno di quelli che hans uonato la sveglia,  batte veloce un penalty a metàcampo, avanza, smarca Phillips sulla sinistra, sostegno di Palmer e meta. Alla mezz'ora il punteggio è un più potabile 12-16.
Non è finita: Montpellier che pure perde Paillaugue migliore in campo sinora, non cessa di punire le ripetute fallosità avversarie ogni volta che stanno entro cinque metri dalla metà campo avversaria: l'apertura Lagarde centra da 52 metri il 12-19 con cui si chiude la prima frazione.
Nel secondo tempo lo Stade continua a far gioco ma è la sagacia degli ospiti a venir premiata: al 50' Lagarde marca il 22-12 da una trentina di metri, subito contrata da un centro di Beauxis dalla linea di metà campo per il 22-15: finalmente anche i parigini piazzano da ovunque invece di cercare la rimessa, come fatto da Dupuy nel primo tempo (mediano e apertura stadisti si alternano al calcio uno per tempo). Lo Stade spinge, va in meta ancora con una penetrazione di Southwell che però per il Tmo sfiora col piede la linea laterale, poi sferra l'uno-due definitivo attorno all'ora di gioco,con gli avanti. Prima una meta di penalità per il pareggio 22 -22  alla mischia di Montpellier schiacciata sui 5 metri, subito dopo altra meta di Bourban nata dall'altra fase statica in controllo parigino, la rimessa laterale, con Palmer che imposta una maul e poi apre: 29-22.
Aver segnato quattro mete a una eppure continuare a soffrire: in quattro minuti Lagarde riporta a un punto Montpellier piazzando due penalty "regalati" da Roncero (sgambetto) e Parisse (tagliafuori su chandelle). Per fortuna al 68' Beauxis piazza il 32-28 definitivo. Negli ultimi 10 minuti è sofferenza per i parigini, con Lagarde che tenta l'ultimo piazzato dalla lunga distanza risultato corto, ma lo Stadiste per annullare commette in avanti! Mischia ai 5mt e nulla di fatto. Dopodichè Lagarde manda in touche due punizioni: le avesse piazzate invece, chissà. La pressione di Montpellier è constante ma alla fine sterile e Parisse & Co. possono tirare un grosso respiro di sollievo: massimo sforzo per il massimo risultato, sogni di Coppa intatti. Onore a questa squadra B del Montpellier che si comporta in traferta come una scafata e sagace inglese di alto rango: le sarebbe bastato solo un guizzo finale. Lo Stade produce tanto e spreca tantissimo, pare allenata da Zeman: deve migliorare di molto se vuole la finale, soprattutto in fase difensiva nella disciplina.
Semifinale casalinga conquistata contro il Clermont, che incontrerà già settimana prossima ma per il campionato francese.

la vittoria casalinga dei Quins nel derby coi Wasps è più "piana" e nell'ordine delle cose: si fonda su due  fattori, la superiorità reparto per reparto, soprattutto davanti, più Nick Evans. L'apertura neozelandese è autore di un sette su sette dalla piazzola e del drop finale che serra la gara e fa mettere le caffettiere sul fuoco.
Primo tempo chiuso su un netto 23-10,  risultato di un pack superiore che apre la strada prima alla meta di Danny Care che raccoglie e schiaccia passando in mezzo agli avversari atterrati, poi una similedi di Fa'asavalu. Per i Wasps marca Jewell su un allargamento rapido sul fronte destro.
Nel secondo tempo i Wasps provano il tutto per tutto e marcano due ulteriori mete, con Lindsay e Haughton, ma i tentativi di riaprire la gara vengono frustrati dal piede perfetto del flyhalf dei Quins che li tiene a distanza con una erosione minima di punti. A sette minuti dalla fine poi piazza il drop della sicurezza per l'oltre-break e il 32-22 finale. 
I Quins visiteranno in semifinale il campo di Munster o di Brive, secondo l'esito dell'ultimo quarto di finale previsto domani pomeriggio nel Limousin.

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