SuperRugby a metà del suo cammin
Con la nona giornata siamo arrivati alla boa di metà stagione regolare del SuperRugby australe.
Più che i soliti tabellini ragionati e highlights freschi di giornata (che pure non manchiamo), è il momento per tentare un primo bilancio in corso d'opera.
I risultati :
Friday April 15
* Chiefs 16 vs Crusaders 34: chi ha bisogno di una casa? I Crusaders macinano tutti ovunque, da Londra in giù. Stavolta tocca ai Chiefs subire le classiche quattro mete (Fruean, Ellis, Maitland, Romano) a una (Masaga). Con Richie McCaw a fare la prima mezz'oretta stagionale e Dan Carter ancora fuori. Interessante notare che Sonny Bill Williams è l'ultima "franchigia" imbattuta: ha espordito alla terza giornata, da allora i Crusaders sono diventati una implacabile macchina da guerra.
* Rebels 18 vs Highlanders 40: se marchi anche tanto ma poi molli rilassato, i Rebels han dimostrato di saperti sempre punire; se invece rimani a spingere tosto per tutta la gara, il nuovo club di Melbourne non è ancora attrezzato per rispondere. E la durezza costante all'impatto fisico è la specialità della casa degli Highlanders. Alla fine sono sei mete a due, con doppiette per il solito Adam Thompson e per l'ala tongana Siale Piutau. Per i Rebels dopo il lock Hugh Pyle va in meta il monumento neozelandese Greg Sommerville. A proposito di impatti ruvidi, brutto infortunio iniziale all'apertura Highlanders Colin Slade: mascella fratturata, stagione finita. Anche Stirling Mortlock è fuori combattimento per un po'.
Saturday April 16
* Blues 31 vs Waratahs 17: cinque mete a tre ma era 26-0 al 26', un punto al minuto. Non c'è stata storia ad Auckland.
* Reds 39 vs Bulls 30: i Reds continuano a imporsi, i Bulls a mostrare la corda, sintomatici della situazione della loro nazionale. Al punto che il coach degli Springboks Peter De Villiers s'è affrettato a dichiarare all'opinione pubblica sudafricana che capisce solo di vittorie, d'esser pronto a segare dalla nazionale un po' di senatori. La squadra di coach Ewen McKenzieha saputo eliminare le fragilità da panchina corta della scorsa stagione ed è sempre avanti, marcando sei mete contro tre (doppiette per l'estremo Luke Morahan e per Bjorn Basson).
Sunday April 17
* Lions 19 vs Stormers 33: i Lions ci provano sempre e quasi ci riescono a raggiungere gli avversari alla mezz'ora quando si portano sul 13-16; ma gli Stormers insistono per rimediare alla prima sconfitta stagionale subita la socrsa settimana con questa preventivabile vittoria esterna nonostante i progressi della franchigia di Johannesburg. Il secondo bye degli Stormers la prossima settimana arriva a fagiuolo, è emergenza aperture a Capetown, dopo l'infortunio a Peter Grant la settimana scorsa, in questa "cade" anche il 20enne Gary Van Answegen, due partite in Currie Cup e una in Vodacom Cup come background, lo rimpiazza il 21enne Lionel Cronje, attuale leader dei marcatori di Vodacom Cup.
* Cheetahs 47 vs Hurricanes 50: un vero peccato per i Cheetahs la sconfitta casalinga per tre punti dopo aver marcato cinque mete (tripletta del mediano Sarel Pretorius, doppietta dell'ala Riaan Smit) e 22 punti al piede di Sias Ebersohn con due drop uno in fila all'altro. La squadra di Wellington risponde con sei mete, doppietta di Hosea Gear al rientro. Non consola il doppio bonus conquistato; comunque si è trattato di partita fantastica, con le squadre sempre incollate ad inseguirsi reciprocamente.
* Brumbies 19 vs Force 27 : ennesima sconfitta della franchigia di Camberra, il problema non era l'allenatore segato dopo la prima sconfitta, par di capire. Da una parte fa tutto Giteau - una meta trasformata e quattro calci di punizione piazzati, dall'altra due mete, una di James O'Connor, schierato primo centro per far posto all'esordio del neozelandese Will Ripia all'apertura.
(at bye: Sharks)
In classifica, prime delle rispettive Conference son sempre Reds, Crusaders e Stormers, mentre le wildcards playoff di metà corsa vanno a due neozelandesi - Blues con 34 punti e Highlanders con 30 - e agli Sharks anche se a riposo con 29 punti, mentre resterebbe fuori la sconda australiana, i Waratahs con 27 punti.
I Crusaders per quel che han fatto vedere sinora, potrebbero perdere questo SuperXV solo se cambiano le regole del gioco overnight. I Queensland Reds e gli Stormers sono parsi alla parziale altezza del team di Christchurch, gli Sharks sono ancora da decifrare completamente con quel John Smit a vagolare tra tutti i ruoli della prima linea; i Blues sono interessanti ma forse troppo tutto attacco, mentre gli Highlanders tostissimi ma con precise fragilità e i Waratahs troppo ballerini, forse proni ai numerosi infortuni (ricordiamo che Berrick Barnes, apertura titolare - in nazionale primo centro di ricambio - è fuori per duplice concussion fino ai Mondiali).
A metà del cammin di SuperRugby, un po' di numeri (non sono statistiche): primo dei marcatori risulta James O'Connor apertura-primo centro dei Force (mentre in nazionale fa l'ala: bisognerà che prima o poi gli facciamo avere agli australiani fotocopia delle delibere Fir riguardo alla collaborazione "rinforzata" richiesta alle franchigie celtiche ...), seguito da Quade Cooper dei Reds e Matt Giteau dei Brumbies (anche lui gioca apertura nel club e primo centro in nazionale, maccomesifa ... ). Tutti australiani, tutti sopra i 100 punti marcati. Molto interessante notare che una volta i primi piazzatori eran sempre i sudafricani (ora Mornè Steyn è quarto).
Per quanto riguarda i metamen, Sean Maitland dei Crusaders ha marcato otto mete, sei ne ha messe a segno il flanker degli Highlanders Adam Thompson (primo marcatore dal pack), quante Drew Mitchell dei Waratahs e il mediano Cheetahs Sarel Pretorius: (quasi) tutti nomi nuovi, anche se magari non certo giovanissimi.
A proposito di giovani, sono i vecchi quelli che fan più metri: 808 ne ha corsi palla in mano Isaia Toeava riciclato estremo dei Blues, contro i 671 di Sivivatu dei Chiefs e i 630 di Digby Ioane dei Reds. Se uno si domanda cos'abbia Sonny Bill Williams che gli altri non hanno, basta guardare i dati degli offload: 31, con Burgess dei Tahs' secondo a 17, quasi metà.
In difesa Adam Thompson spicca anche al secondo posto del numero di placcaggi effettuati, più di cento, dietro a Jarrod Saffy dei Rebels.
Più che i soliti tabellini ragionati e highlights freschi di giornata (che pure non manchiamo), è il momento per tentare un primo bilancio in corso d'opera.
I risultati :
Friday April 15
* Chiefs 16 vs Crusaders 34: chi ha bisogno di una casa? I Crusaders macinano tutti ovunque, da Londra in giù. Stavolta tocca ai Chiefs subire le classiche quattro mete (Fruean, Ellis, Maitland, Romano) a una (Masaga). Con Richie McCaw a fare la prima mezz'oretta stagionale e Dan Carter ancora fuori. Interessante notare che Sonny Bill Williams è l'ultima "franchigia" imbattuta: ha espordito alla terza giornata, da allora i Crusaders sono diventati una implacabile macchina da guerra.
* Rebels 18 vs Highlanders 40: se marchi anche tanto ma poi molli rilassato, i Rebels han dimostrato di saperti sempre punire; se invece rimani a spingere tosto per tutta la gara, il nuovo club di Melbourne non è ancora attrezzato per rispondere. E la durezza costante all'impatto fisico è la specialità della casa degli Highlanders. Alla fine sono sei mete a due, con doppiette per il solito Adam Thompson e per l'ala tongana Siale Piutau. Per i Rebels dopo il lock Hugh Pyle va in meta il monumento neozelandese Greg Sommerville. A proposito di impatti ruvidi, brutto infortunio iniziale all'apertura Highlanders Colin Slade: mascella fratturata, stagione finita. Anche Stirling Mortlock è fuori combattimento per un po'.
Saturday April 16
* Blues 31 vs Waratahs 17: cinque mete a tre ma era 26-0 al 26', un punto al minuto. Non c'è stata storia ad Auckland.
* Reds 39 vs Bulls 30: i Reds continuano a imporsi, i Bulls a mostrare la corda, sintomatici della situazione della loro nazionale. Al punto che il coach degli Springboks Peter De Villiers s'è affrettato a dichiarare all'opinione pubblica sudafricana che capisce solo di vittorie, d'esser pronto a segare dalla nazionale un po' di senatori. La squadra di coach Ewen McKenzieha saputo eliminare le fragilità da panchina corta della scorsa stagione ed è sempre avanti, marcando sei mete contro tre (doppiette per l'estremo Luke Morahan e per Bjorn Basson).
Sunday April 17
* Lions 19 vs Stormers 33: i Lions ci provano sempre e quasi ci riescono a raggiungere gli avversari alla mezz'ora quando si portano sul 13-16; ma gli Stormers insistono per rimediare alla prima sconfitta stagionale subita la socrsa settimana con questa preventivabile vittoria esterna nonostante i progressi della franchigia di Johannesburg. Il secondo bye degli Stormers la prossima settimana arriva a fagiuolo, è emergenza aperture a Capetown, dopo l'infortunio a Peter Grant la settimana scorsa, in questa "cade" anche il 20enne Gary Van Answegen, due partite in Currie Cup e una in Vodacom Cup come background, lo rimpiazza il 21enne Lionel Cronje, attuale leader dei marcatori di Vodacom Cup.
* Cheetahs 47 vs Hurricanes 50: un vero peccato per i Cheetahs la sconfitta casalinga per tre punti dopo aver marcato cinque mete (tripletta del mediano Sarel Pretorius, doppietta dell'ala Riaan Smit) e 22 punti al piede di Sias Ebersohn con due drop uno in fila all'altro. La squadra di Wellington risponde con sei mete, doppietta di Hosea Gear al rientro. Non consola il doppio bonus conquistato; comunque si è trattato di partita fantastica, con le squadre sempre incollate ad inseguirsi reciprocamente.
* Brumbies 19 vs Force 27 : ennesima sconfitta della franchigia di Camberra, il problema non era l'allenatore segato dopo la prima sconfitta, par di capire. Da una parte fa tutto Giteau - una meta trasformata e quattro calci di punizione piazzati, dall'altra due mete, una di James O'Connor, schierato primo centro per far posto all'esordio del neozelandese Will Ripia all'apertura.
(at bye: Sharks)
In classifica, prime delle rispettive Conference son sempre Reds, Crusaders e Stormers, mentre le wildcards playoff di metà corsa vanno a due neozelandesi - Blues con 34 punti e Highlanders con 30 - e agli Sharks anche se a riposo con 29 punti, mentre resterebbe fuori la sconda australiana, i Waratahs con 27 punti.
I Crusaders per quel che han fatto vedere sinora, potrebbero perdere questo SuperXV solo se cambiano le regole del gioco overnight. I Queensland Reds e gli Stormers sono parsi alla parziale altezza del team di Christchurch, gli Sharks sono ancora da decifrare completamente con quel John Smit a vagolare tra tutti i ruoli della prima linea; i Blues sono interessanti ma forse troppo tutto attacco, mentre gli Highlanders tostissimi ma con precise fragilità e i Waratahs troppo ballerini, forse proni ai numerosi infortuni (ricordiamo che Berrick Barnes, apertura titolare - in nazionale primo centro di ricambio - è fuori per duplice concussion fino ai Mondiali).
A metà del cammin di SuperRugby, un po' di numeri (non sono statistiche): primo dei marcatori risulta James O'Connor apertura-primo centro dei Force (mentre in nazionale fa l'ala: bisognerà che prima o poi gli facciamo avere agli australiani fotocopia delle delibere Fir riguardo alla collaborazione "rinforzata" richiesta alle franchigie celtiche ...), seguito da Quade Cooper dei Reds e Matt Giteau dei Brumbies (anche lui gioca apertura nel club e primo centro in nazionale, maccomesifa ... ). Tutti australiani, tutti sopra i 100 punti marcati. Molto interessante notare che una volta i primi piazzatori eran sempre i sudafricani (ora Mornè Steyn è quarto).
Per quanto riguarda i metamen, Sean Maitland dei Crusaders ha marcato otto mete, sei ne ha messe a segno il flanker degli Highlanders Adam Thompson (primo marcatore dal pack), quante Drew Mitchell dei Waratahs e il mediano Cheetahs Sarel Pretorius: (quasi) tutti nomi nuovi, anche se magari non certo giovanissimi.
A proposito di giovani, sono i vecchi quelli che fan più metri: 808 ne ha corsi palla in mano Isaia Toeava riciclato estremo dei Blues, contro i 671 di Sivivatu dei Chiefs e i 630 di Digby Ioane dei Reds. Se uno si domanda cos'abbia Sonny Bill Williams che gli altri non hanno, basta guardare i dati degli offload: 31, con Burgess dei Tahs' secondo a 17, quasi metà.
In difesa Adam Thompson spicca anche al secondo posto del numero di placcaggi effettuati, più di cento, dietro a Jarrod Saffy dei Rebels.
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