Munster salva la stagione, gli Ospreys no
Sono poche le squadre che sono riuscite a battere Munster in questa stagione di Magners, anno record con 19 vittorie su 22 gare per gli irlandesi: gli Ospreys erano state una di quelle- con Leinster e Treviso - ma tutte lontane Non dal Thomond Park, dove l'impresa è riuscita quest'anno solo a un'inglese, i London Harlequins; era altamente improbabile succedesse ancora, e difatti i gallesi han perso la semifinale di Magners League al Thomond Park per 18-11.
E' stata la giornatona di un ventunenne irlandese-neozelandese trequarti molto compatto scherato centro in assenza del partente Sam Tuitupou, il biondo Danny Barnes, tre apparizioni in tutto quest'anno, che di memorabile sinora aveva commesso solo un inguardabile "infortunio" (vedere filmato): stavolta ha segnato due mete, le prime da "senior".
Già nel primo quarto gli uomini di casa mettono in chiaro chi meni le danze: Keith Earls schierato ala forte con Doug Howlett a destra e il giovane Felix Jones in fondo, veniva fermato a pochi passi dalla meta dall'estremo Richard Fussell, parte del potente triangolo allargato gallese che vedeva lo scozzese Nikki Walker a sinistra e l'irlandese Tommy Bowe a destra. Qualche problema in rimessa laterale dei rossi, che pure schieravano il duo veterano O'Callaghan- O'Connell (o forse proprio per quello?), consentiva ai Gweilch di riportarsi avanti e James Hook schierato primo centro (per l'ultima volta prima di diventare apertura del Perpignan) tentava un intimidatorio drop ma lo falliva. Poco dopo un fallo della prima linea, dove pure per i gallesi rientrava il tallonatore Huw Bennett, concedeva a Ronan O'Gara i primi tre punti al 13'.
E' la ripresa dell'iniziativa da parte di Munster, che si procura una ulteriore opportunità di meta col centro Lifeimi Mafi, persa per un passaggio di troppo. Altre opportunità fioccavano per i backs di casa forse troppo prevedibili, mentre O'Gara colpiva il palo in una punizione e i gallesi riuscivano a fermare una maul. La pressione però saliva, fino alla mezz'ora quando una serie di veloci passaggi tra Earls, Howlett e Barnes lanciava quest'ultimo giusto alla destra dei pali. O'Gara riusciva inopinatamente a fallire al trasformazione ma era pur sempre 8-0. Poco dopo Dan Biggar accorciava, centrando i pali da metà campo su una punizione guadagnata dal pilone Paul James; nel finale il flanker David Wallace veniva tenuto alto dentro l'area di meta degli Ospreys; le squadre andavano al riposo a punteggio ancora aperto.
A cavallo della ripresa, Hook veniva rimpiazzato dal ventenne Ashley Beck e Huw Bennett da Hibbard. O'Gara falliva un ulteriore tentativo di piazzato dalla lunga distanza, poi gli Ospreys rimanevano in 14 per l'espulsione proprio di Hibbard che entrava lateralmente in ruck dopo una serie di warning arbitrali ai gallesi e O'Gara poteva piazzare.
Sono i dieci minuti cruciali: gli Ospreys tengono, anzi al 55' riescono a replicare con Biggar alla punizione precedente, portandosi sul 11-6; quando pare che i gallesi possano riuscire a passare indenni dal periodo in inferiorità guadagnandone un serio vantaggio psicologico, il patatrac al 57'. Barnes si fionda su Fussell che sta per liberare, ne blocca il calcio, riprende l'ovale e marca in mezzo ai pali, per il 18-6 che consente a Munster di guardare con tranquillità all'ultimo quarto di gara.
A due minuti dalla fine Fussell prova a farsi perdonare, schiacciando in meta un grubber di Biggar sull'angolo sinistro, ma è too little too late per i campioni in carica. E la finale di Magners 2010/2011 sarà un intrigante e tutta irlandese Munster -Leinster al Thomond Park. Coi dublinesi impegnati prima a vincere la Heineken Cup al Millennium Stadium e subito dopo ad espugnare la casa dei più acerrimi rivali: Vaste Programme ...
E' stata la giornatona di un ventunenne irlandese-neozelandese trequarti molto compatto scherato centro in assenza del partente Sam Tuitupou, il biondo Danny Barnes, tre apparizioni in tutto quest'anno, che di memorabile sinora aveva commesso solo un inguardabile "infortunio" (vedere filmato): stavolta ha segnato due mete, le prime da "senior".
Già nel primo quarto gli uomini di casa mettono in chiaro chi meni le danze: Keith Earls schierato ala forte con Doug Howlett a destra e il giovane Felix Jones in fondo, veniva fermato a pochi passi dalla meta dall'estremo Richard Fussell, parte del potente triangolo allargato gallese che vedeva lo scozzese Nikki Walker a sinistra e l'irlandese Tommy Bowe a destra. Qualche problema in rimessa laterale dei rossi, che pure schieravano il duo veterano O'Callaghan- O'Connell (o forse proprio per quello?), consentiva ai Gweilch di riportarsi avanti e James Hook schierato primo centro (per l'ultima volta prima di diventare apertura del Perpignan) tentava un intimidatorio drop ma lo falliva. Poco dopo un fallo della prima linea, dove pure per i gallesi rientrava il tallonatore Huw Bennett, concedeva a Ronan O'Gara i primi tre punti al 13'.
E' la ripresa dell'iniziativa da parte di Munster, che si procura una ulteriore opportunità di meta col centro Lifeimi Mafi, persa per un passaggio di troppo. Altre opportunità fioccavano per i backs di casa forse troppo prevedibili, mentre O'Gara colpiva il palo in una punizione e i gallesi riuscivano a fermare una maul. La pressione però saliva, fino alla mezz'ora quando una serie di veloci passaggi tra Earls, Howlett e Barnes lanciava quest'ultimo giusto alla destra dei pali. O'Gara riusciva inopinatamente a fallire al trasformazione ma era pur sempre 8-0. Poco dopo Dan Biggar accorciava, centrando i pali da metà campo su una punizione guadagnata dal pilone Paul James; nel finale il flanker David Wallace veniva tenuto alto dentro l'area di meta degli Ospreys; le squadre andavano al riposo a punteggio ancora aperto.
A cavallo della ripresa, Hook veniva rimpiazzato dal ventenne Ashley Beck e Huw Bennett da Hibbard. O'Gara falliva un ulteriore tentativo di piazzato dalla lunga distanza, poi gli Ospreys rimanevano in 14 per l'espulsione proprio di Hibbard che entrava lateralmente in ruck dopo una serie di warning arbitrali ai gallesi e O'Gara poteva piazzare.
Sono i dieci minuti cruciali: gli Ospreys tengono, anzi al 55' riescono a replicare con Biggar alla punizione precedente, portandosi sul 11-6; quando pare che i gallesi possano riuscire a passare indenni dal periodo in inferiorità guadagnandone un serio vantaggio psicologico, il patatrac al 57'. Barnes si fionda su Fussell che sta per liberare, ne blocca il calcio, riprende l'ovale e marca in mezzo ai pali, per il 18-6 che consente a Munster di guardare con tranquillità all'ultimo quarto di gara.
A due minuti dalla fine Fussell prova a farsi perdonare, schiacciando in meta un grubber di Biggar sull'angolo sinistro, ma è too little too late per i campioni in carica. E la finale di Magners 2010/2011 sarà un intrigante e tutta irlandese Munster -Leinster al Thomond Park. Coi dublinesi impegnati prima a vincere la Heineken Cup al Millennium Stadium e subito dopo ad espugnare la casa dei più acerrimi rivali: Vaste Programme ...
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