martedì 17 maggio 2011

SuperXV: Reds tritatutto, le soddisfazioni Cheetahs

SuperRugby alla 13' giornata su 18: più si gioca nel torneo di apertura della stagione australe e più ovviamente cresce il livello e la competitività di tutte; il turno in particolare è denso di importanti arrivi e rientri in campo e di risultati solo apparentemente sorprendenti: in fondo, per chi segue la nostra modesta rubrica con attenzione, proprio enormi non dovrebbero essere.

Australian Conference:
- Reds 37 - 31 Blues: è lo scontro al vertice tra le due squadre che hanno accumulato più punti in assoluto, alla fine prevale la solidità trovata quest'anno della compagine di Brisbane allenata da Ewen McKenzie, ma i neozelandesi portano a casa due punti di bonus che equivalgono a un pareggio. Partite come questa non sono possibili in Europa: quassù non esistono squadre capaci di subire un parziale di 24-0 come successo ai Blues nella prima mezz'ora (mete di Quade Cooper, del mobile tallonatore Saia Fainga'a e del mobilissimo flanker gigante Scott Higginbotham, uno dei migliori in campo),  capaci di risorgere come nulla fosse, infilando a loro volta un parziale di 24 a 3 nei venti minuti tra 37' e 57 (mete del flanker Chris Lowrey, di Lachie Munro subentrato al centro, del mediano Alby Mathewson) '. Anche i Reds non si scoraggiano e i Blues non sono sfiatati per la rincorsa, entrambe giocano un equilibrato ultimo quarto di partita , dove il parziale è 10-7.  Che sottolinea la tranquilla solidità trovata dai padroni di casa, si proprio quelli che l'anno scorso erano una mina vagante col potenziale offensivo assoluto, ma spesso eran limitati dalla panchina corta nel pack. Alla fine sono quattro mete e bonus offensivo per entrambe, tutte trasformate, la differenza la fanno le tre punizioni piazzate di Cooper contro la sola di Luke McAlister e i Reds oltre a dominare la propria Conference, risultano la prima assoluta in classifica con 10 vittorie e due sconfitte. Anche i Blues coi due punti limitano i danni e rimangono ai vertici della Conference neozelandese. Una segnalazione per una forza della natura che non segna ma che appena tocca palla, inventa: è Digby Ioane, ala compatta "alla Candelon".

- ACT Brumbies 20 - 29 Lions: l'arrivo di Butch James porta fortuna alla franchigia di Johannesburg, gioca solo 10 minuti nel finale come inside centre e non iscrive il suo nome a referto ma assiste alla seconda vittoria dei Lions in campionato. Va segnalato anche un altro nome disceso dall'Europa e schierato outside centre titolare dei Lions, un certo Dylan Des Fountain passato dagli Aironi in cui s'è visto poco. E' decisamente un annus horribilis per i Brumbies, partiti con grandi ambizioni e ora penultimi nella Conference con soli 3 punti più dei novellini Rebels. I padroni di casa erano in vantaggio 10-0 alla fine del primo quarto di partita (meta dell'hooker Stephen Moore) ma alla mezz'ora sono già sorpassati da due mete nonostante il giallo al pilone Cilliers, poi schiacciati da altre du emete per la vittoria col bonus offensivo degli ospiti. La seconda meta australiana dell'ala Andrew Smith limita solo i danni.

New Zealander Conference:
- Highlanders 13- 6 Hurricanes: si riprendono subito quelli dell'estremo Sud dal gioco molto solido da macina-sassi, battendo i limitati Canes grazie alla meta dell'estremo Ben Smith, mantenendo così il contatto con le prime due della Conference e ancora in pieno range per guadagnarsi una wildcard.

- Chiefs 30 - 23 Stormers: altra battuta d'arresto preventivabile per gli ambiziosi Capetonians, che però raggiungono il loro obiettivo realistico di mantenere la testa della Conference grazie al punto di bonus difensivo; eppure ci provano, chiudendo il primo tempo in vantaggio per 3-20 con le mete di Gio Aplon e Shalk Burger, poi recuperate dalle tre dei padroni di casa (una di penalità, poi Sivivatu e Messam all'ora di gioco, per il sorpasso).  Il problema è che la tournèe non è finita e nel prossimo turno sono attesi ad Auckland. I Chiefs si confermano solido e rognoso team di media classifica, nonostante il numero di All Blacks che annovera.

South African Conference:
- Bulls 47- 10 Melborne Rebels: nessun problema per i Bulls che come riuscito ai loro cuginetti in Vodacom Cup poi fermati in finale, dopo un inizio tragico stan provando a risalire lemme lemme in classifica e ora sono a 4 soli punti da quota 40, il livello della sesta ed ultima ammessa ai playoff. Come già si diceva nelle scorse settimane, i Rebels oramai sono stati sgamati e non sorprendono più nessuno col loro potenziale offensivo, peraltro limitato dalla decisione interna di fare a meno dell'inventiva di Danny Cipriani., orami sortituito in pianta stabile dal veterano Julian Huxley. E' tripletta per Wynand Olivier, doppietta per Zane Kirchner, mete per Bjorn Basson e Fourie DuPreez; dell'alona Cooper Vuna l'unica meta Ribelle.

- Cheetahs 33-20 Crusaders: e arriviamo alla sorpresona della giornata, ma noi avevamo pure avvertito i naviganti, occhio che la franchigia del Free State ora che ha finito di attraversare i Mari del Sud, in territorio sudafricano e meglio ancora in casa, si toglierà delle soddisfazioni ... Difatti arriva la terza vittoria di fila per i Ghepardi. La partita risulta molto combattuta nel primo tempo, chiuso 16-17 con le mete di Robert Ebersohn da una parte contro quelle di Zach Guildford e del rientrato Dan Carter dall'altra, più 11 punti piazzati dal gemello Sias Ebersohn contro 7 da Carter.
Robert, quello che gioca al centro dei due gemelli, assieme al Griquas Albertus Geel collega di reparto, ha inoltre il merito di essere protagonista, forerunner di squadra nell'aver fermato lo spauracchio Sonny Bill Williams  - sostenuto stavolta non da Rob Fruean spostato ala aperta per necessità ma da Ryan Crotty outside, con Zach Guildford ala forte titolare fissa e il giovanissimo Tom Marshall da Tasman in fondo. Per una volta il pugile part-time è stato un non-fattore nella gara, grazie alla partita attenta e tosta in difesa, senza lasciar respiro, di tutta la difesa dei Cheetahs a partire dai due centri.
Nel secondo tempo SBW è uscito, rimpiazzato dal veterano Brent Ward l'anno scorso al Racing, i Cheetahs han fatto pfiuuu e sono ripartiti all'attacco, chiudendo la gara con un parziale di 17-3, grazie alle mete di Sias Ebersohn, di Ashley Johnson schierato flanker e ulteriori 7 punti piazzati da Sias, il gemello 21enne apertura autore di 23 punti nella giornata, una delle rivelazioni della stagione.
Richie McCaw fa notizia: rientra e gioca tutta la partita; rientra anche il suo erede designato nel 2009 Heinrich Broussow (e mentre Richie c'è sempre pur centellinato, nel 2010 il ruolo di suo erede è passato al Force Pocock )ma deve uscire dopo 20 minuti, sostituito dal sempiterno e pittoresco Lukas Kabamba Floors (il nero biondo in foto) ed è probabile che rimarrà assente ancora. A proposito di flanker di livello assoluto, è invece sempre assente capitan Juan Smith.
"It was a great day for Cheetahs rugby. We have been through some tough times so all credit to the guys and our coaches," ha dichiarato un esausto miglior tallonatore del Mondo non titolare in una nazionale, capitan Adriaan Strauss. Per i neozelandesi continua a pesare la situazione infortuni, ma è lo stesso una bella indicazione per gli avversari dei Saders e in prospettiva degli All Blacks: sono fermabili da squadra molto motivata e aggressiva anche se priva di stelle di primaria grandezza. In fondo è proprio quel che sostiene Peter de Villiers ....

In classifica, prime delle Conference sempre Reds (50 punti), Blues (49 punti) e Stormers (44); le wildcards playoff vanno per ora a Crusaders (44 punti), Sharks (43) e Waratahs (40), mentre Highlanders incalzano a 39 (prossimo turno at bye, quindi incasseranno 4 punti gratis) e i Bulls risorgono a 36. Nel prossimo turno Sharks-Bulls e Blues -Stormers saranno decisivi per la SA Conference e ci sarà il derby classico Crusaders-Chiefs.

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