Gliele stanno tirando agli All Blacks
Era da mettere in conto, dopo tutto sono i padroni di casa assetati di vittoria. Quella coppa non la vincono dal 1987, prima edizione e giusto per la cabala, organizzata proprio sulla loro isola. Insomma, ai neozelandesi gliene stanno un po' tirando ultimamente, così la pressione sale quel tanto che occorre per presentarsi al Mondiale come si deve.
E' bastato il problema al piede di Richie McCaw per accendere la spia rossa dell'allarme. Come sta il capitano degli All Blacks? Ma soprattutto, come starà da qui a settembre? Nel frattempo hanno stilato la lista dei possibili sostituti: Matt Todd, che lo rimpiazza ai Crusaders, e Adam Thomson, degli Highlanders con 17 caps in nazionale, ma che non rientra nei piani di coach Graham Henry dal giugno di un anno fa. Detto papale papale, uno che possa sostituire McCaw alla Coppa del Mondo non c'è. Eppure, stando alle dichiarazioni dello staff medico della Nuova Zelanda, la terza linea non ha alcun motivo per il quale preoccuparsi: a settembre ci sarà.
Nel fascicolo infortuni c'è finito pure il nome di Dan Carter, che ha fatto i conti con qualche guaio di stagione: comunque stiamo parlando di rugby e non di scacchi. Laggiù tengono le dita incrociate, perché Carter è Carter. Manco vogliono pensarci ad un altro numero 10, dato che alcuni eventualissimi rimpiazzi non stanno attraversando un ottimo periodo (Stephen Donald) o, come sopra, paiono fuori dal binocolo di Henry (Aaron Cruden). Luke McAlister è un trequarti, non un'apertura. E Nick Evans gioca in Inghilterra.
Visto che quello di portare male agli AB sembra uno sport piacevole, qualche commentatore ha riportato alla luce la parola Francia. I precedenti non mancano: il 43-31 del 1999 e la vittoria dei galletti al Millennium Stadium ai quarti di finale di quattro anni fa, con tanto di meta viziata da passaggio in avanti e volti neozelandesi stravolti in panchina e (rivedi sopra) McAlister che tenta un drop disperato da centro campo dopo fasi e fasi lunga la linea Maginot.
Ritorna poi la cabala in questo gioco perverso. Chi ha vinto il Tri Nations prima del Mondiale, poi non si è mai ripetuto al torneo in questione. Gli AB hanno vinto nel '99, nel 2003 e nel 2007 e poi sappiamo come andò a finire. Lo sforzo fisico richiesto è enorme, il capitano degli Springboks John Smit una volta ha avuto modo di spiegarlo bene: la volontà c'è, il problema è capire se il corpo può venire dietro alla testa o meno.
Intanto down under hanno altre questioni in ballo. Le partite di Christchurch sono saltate per il terremoto di febbraio e gli organizzatori hanno dovuto apportare modifiche al programma già compilato. I biglietti per i match fissati nella città sono stati rimessi in vendita, ma i numeri al momento non sono molto promettenti. E per rendere l'argomento ancora più fastidioso, c'è chi ha ricordato i 32.000 per Namibia - Georgia ai Mondiali francesi.
Poi magari li fanno arrabbiare e pagheranno le gufate con gli interessi...
E' bastato il problema al piede di Richie McCaw per accendere la spia rossa dell'allarme. Come sta il capitano degli All Blacks? Ma soprattutto, come starà da qui a settembre? Nel frattempo hanno stilato la lista dei possibili sostituti: Matt Todd, che lo rimpiazza ai Crusaders, e Adam Thomson, degli Highlanders con 17 caps in nazionale, ma che non rientra nei piani di coach Graham Henry dal giugno di un anno fa. Detto papale papale, uno che possa sostituire McCaw alla Coppa del Mondo non c'è. Eppure, stando alle dichiarazioni dello staff medico della Nuova Zelanda, la terza linea non ha alcun motivo per il quale preoccuparsi: a settembre ci sarà.
Nel fascicolo infortuni c'è finito pure il nome di Dan Carter, che ha fatto i conti con qualche guaio di stagione: comunque stiamo parlando di rugby e non di scacchi. Laggiù tengono le dita incrociate, perché Carter è Carter. Manco vogliono pensarci ad un altro numero 10, dato che alcuni eventualissimi rimpiazzi non stanno attraversando un ottimo periodo (Stephen Donald) o, come sopra, paiono fuori dal binocolo di Henry (Aaron Cruden). Luke McAlister è un trequarti, non un'apertura. E Nick Evans gioca in Inghilterra.
Visto che quello di portare male agli AB sembra uno sport piacevole, qualche commentatore ha riportato alla luce la parola Francia. I precedenti non mancano: il 43-31 del 1999 e la vittoria dei galletti al Millennium Stadium ai quarti di finale di quattro anni fa, con tanto di meta viziata da passaggio in avanti e volti neozelandesi stravolti in panchina e (rivedi sopra) McAlister che tenta un drop disperato da centro campo dopo fasi e fasi lunga la linea Maginot.
Ritorna poi la cabala in questo gioco perverso. Chi ha vinto il Tri Nations prima del Mondiale, poi non si è mai ripetuto al torneo in questione. Gli AB hanno vinto nel '99, nel 2003 e nel 2007 e poi sappiamo come andò a finire. Lo sforzo fisico richiesto è enorme, il capitano degli Springboks John Smit una volta ha avuto modo di spiegarlo bene: la volontà c'è, il problema è capire se il corpo può venire dietro alla testa o meno.
Intanto down under hanno altre questioni in ballo. Le partite di Christchurch sono saltate per il terremoto di febbraio e gli organizzatori hanno dovuto apportare modifiche al programma già compilato. I biglietti per i match fissati nella città sono stati rimessi in vendita, ma i numeri al momento non sono molto promettenti. E per rendere l'argomento ancora più fastidioso, c'è chi ha ricordato i 32.000 per Namibia - Georgia ai Mondiali francesi.
Poi magari li fanno arrabbiare e pagheranno le gufate con gli interessi...
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