mercoledì 31 agosto 2011

Rugb-rica mondiale - meno otto: i terreni

La rugb-rica mondiale del giorno meno otto all'apertura della Coppa del Mondo si occupa di terreni. Di gioco: i pitch. In particolare quelli che saranno calpestati dagli italiani.
Le gare delle fasi finali, coi cambi di programma post terremoto di Christchurch, sono state tutte convogliate nelle due maggiori città, la capitale Wellington e la metropoli Auckland che assieme sommano il 40% dell'intera popolazione della nazione. I loro stadi, rispettivamente l'Eden Park e il Regional Stadium o Westpac si assicurano il massimo numero di partite in programma, rispettivamente dieci e otto.
Le partite della fase a gironi son però tante e saranno dislocate anche in altre dieci venues: tre nell'Isola del Sud (più di metà del territorio ma meno di 1/4 dei 4,4 milioni di abitanti totali) - il Rugby Park di Invercargill, il Forsyth-Barr Stadium di Dunedin e il Trafalgar Park di Nelson; sette nella più popolosa Isola del Nord - l'International Stadium di Rotorua, il North Harbour Stadium di Albany, lo Stadium Taranaki di New Plymouth, il Northland Events Centre di Whangarei, il Waikato Stadium di Hamilton, il McLean Park di Napier, l'Arena Manawatu di Palmerston North.

L'Italia si accaserà a Nelson, 50.000 abitanti nell'Isola del Sud, affacciata tra il Mar di Tasman e lo stretto di Cook che divide le due isole principali, sede con la vicina Blenheim della squadra provinciale di Tasman, soprannominati Makos dal nome del pescecane che pullula in quei mari. Ah, il sindaco dal 2010 è un certo Aldo Miccio, dal papà nato a Massa Lubrense (Na).
Al Trafalgar Park della ridente cittadina, gli Azzurri giocheranno due delle quattro partite certe del Mondiale (quelle "in casa" per l'appunto), il 20 contro la Russia e il 27 con le Eagles statunitensi. Le altre due partite saranno "in trasferta", l'undici per l'esordio con l'Australia al nord, presso il North Harbour Stadium di Albany nel North Shore di Auckland (25.000 posti) e finalmente il due ottobre per la madre di tutte le sfide giù a sud, a Dunedin con l'Irlanda nel nuovissimo Forsyth-Barr Stadium da 30.000 posti. Son trasferte aeree da 500km e 400km circa, tipo Milano-Roma, non proprio dietro casa: Aotearoa, la Terra della Lunga Nuvola, è grande ...

Le case delle altre nazionali (cioè dove è previsto giochino almeno due partite) saranno: All Blacks a Auckland; Scozia e Romania a Invercargill, la città più meridionale al mondo (nel senso della latitudine) dopo Ushuaia e Punta Arenas; Namibia a Rotorua, Inghilterra a Dunedin, Usa a New Plymouth, Tonga a Whangarei, Galles ad Hamilton, Canada a Napier, Russia con noi a Nelson, Georgia a Palmerston North. Il Sudafrica avrà due partite a Albany e due a Wellington; tutte le altre a partire da Australia, Francia e Fiji (quelle cattive?) cambieranno stadio ad ogni partita.

A livello di opere architettoniche, son tutti stadi piccolini per gli standard europei; del resto tutta la Nuova Zelanda conta meno abitanti del Veneto (pur essendo 15 volte più estesa) . Il più grande, l'Eden Park di Auckland dove si terrà la finale, contiene 45.000 spettatori, il Westpac di Wellington 40.000 . Gli altri son tutti tra i 20.000 e i 35.000 posti a sedere.
Sono un bel mix le venues che ospiteranno gli Azzurri: dopo la partita inaugurale al North Harbour da 25.000 posti risalente al 1997, si andrà all'antico Trafalgar Park da 20.000 posti di Nelson, aperto per il cricket nel 1880 (appena quarant'anni dopo il primo insediamento coloniale nell'Isola del Sud) e rinnovato per la Coppa del Mondo. Per chiudere infine (speriamo di no) in uno stadio fresco d'inaugurazione, a Dunedin: il Forsyth-Barr (nella foto), la nuova casa da 30.000 posti di Otago che rimpiazza il mitico "Brook", il Carisbrook Stadium noto come "The House of Pain". Vedremo quale delle due contendenti schiverà la pena ...
Già il fatto che il nuovo stadio laggiù sia coperto offre comunque una garanzia: Dunedin (si pronuncia /dʌnˈiːdɨn/, da Dùn Èideann, il nome gaelico di Edimburgo) è a 45' sud, più o meno la latitudine (rovesciata) di Piacenza, ma tra la cittadina e l'Antartide c'è solo Oceano, tant'è che lungo la costa si trovano foche e pinguini; non è tanto una questione di temperatura - in ottobre oscilla mediamente tra i 7 e i 14 gradi, il fatto è che in media piove e tira vento per dodici giorni su trenta. Il posto ideale per i Leprechaun irlandesi, si direbbe.
Nelson non è granchè diversa come clima; su a nord ad Auckland fa un po' più caldo (dai 12 ai 19 gradi) ma piove uguale. Qui sotto trovate una clip turistica di Nelson, come tutta la Nuova Zelanda e in particolare l'Isola del Sud, un paradiso dell'outdoor quello vero. Altro che playstation. Poi uno si domanda come mai son così bravi a rugby.

3 commenti:

ringo ha detto...

Ok, da oggi Piacenza (si pronuncia Piaseinsa) la faccio gemellare con Dunedin ;) inoltro pratica al comune.
La puntata sugli inni non mancherà, I suppose...

Abr ha detto...

Ah, piove così tanto a Piaseinsa? Gemellaggio per via dei pingui più che dei pinguini, immagino :)

Gli inni, e come potrebbero mancare? Il post è già pronto da quattro anni ...

ringo ha detto...

Eccome se piove, si ingrossa il Po.

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