Waikato - Canterbury è la finale NPC
Già è difficile seguire tutto il rugby mondiale, uno sport globalizzato su due Emisferi, senza pause e con periodi di sovrapposizione bestiali, negli anni "normali"; figurarsi sotto Mondiali.
Giocoforza la nostra linea editoriale dei prossimi due mesi vedrà inevitabili "vittime collaterali" i campionati a livello di club, sia queli Boreali in partenza che quelli Australi in corso. Perchè se vuoi focalizzarti su qualcosa - la Coppa del Mondo - inevitabilmente devi defocalizzarti da altro. Per fortuna ora abbiamo RR Tumblr per i copia-e-incolla di tabellini, foto e highlights (come fan tutti, ma noi qui no).
Ci saranno comunque due importanti eccezioni alla policy "tutto Mondiale": la ITM Cup neozelandese, perchè sta finendo giusto ora e la vecchia Celtic League, ora Rabobank Pro12, per vedere l'effetto che fa alle due italiane la fase "matta" con le squadre prive di 30 nazionali per Paese, con casi limite tipo Leinster che ha donato alla Patria ben 13 atleti - ma anche la Benetton non scherza. Nei prossimi mesi quindi ce la caveremo con stringati sommari di quanto andrà succedendo nel Top14 partito in questo weekend e nella Currie Cup, decollata da circa un mese, poi della Aviva Premiership.
Passiamo allora dell'ultimo sforzo per la NPC che ha concluso nel weekend la stagione regolare, pur mancando un recupero peraltro ininfluente, previsto il giorno 30 (lo annoteremo qui come UPDATE).
Nella Premiership, missione compiuta per Waikato che vince il quasi spareggio con Auckland per 26 - 19, marcando 4 mete contro una. Punto di bonus che risulta fondamentale per portare la finalissima di campionato in casa. In gran spolvero le due vedette pedatorie del team: Trent Renata schierato estremo, autore di una meta più due trasformazioni e Stephen Donald in partenza per Bath, due mete una trasformazione. L'eliminazione di Auckland comporta la possibilità di partenza anticipata per Joe Rokocoko verso la Francia. Donald (Aviva Premiership inglese) e Marty Holah (Pro12) invece hanno il tempo per dare il loro ultimo contributo in finale. La partita è stata molto combattuta, le squadre passano dal 14 pari di inizio secondo tempo al 19 pari all'ora di gioco, su meta di Donald. E' la seconda meta dell'apertura ex All Black all'80' a consegnare vittoria, bonus e finale a Waikato.
Sempre sabato s'è determinata l'altra finalista, Canterbury, vincente nella difficile trasferta a Dunedin su Otago per 16-29 ma senza bonus. Nel nuovo stadio con 14.000 spettatori, i padroni di casa chiudono il primo tempo davanti per 13-11, allungano fino al 16-11 del 43' grazie alle punizioni di Glenn Dickson schierato estremo (autore alla fine di 11 punti), col 20enne apertura Tyler Bleyendaal a tenere in piedi la baracca per i campioni in carica segnando tutti i punti con una meta e i piazzati. A partire dal 50' Canterbury recupera e sorpassa i vicini rivali, riguadagnando il diritto di difendere il titolo sabato prossimo. Pur arrivando a pari punti con Waikato, la sconfitta subita il 10 scorso (in casa) coi Moloo's Men, comporta che stavolta dovranno farlo fuori casa, ad Hamilton.
Le due rivelazioni del torneo mettono pressione alle due "grandi", che non possono rilassarsi per guadagnarsi la finale. Infatti sia Bay of Plenty che Taranaki vincono le loro partite, la prima a Invercargill condannando Southland alla relegation in Championship la prossima stagione, la seconda battendo in casa Hawke's Bay nella prima vittoriosa difesa del Ranfurly Shield appena conquistato, fatto che consente agli Ambers and Blacks di tenere il Log O'Wood a New Plymouth fino alla prossima estate australe. Per gli Steamers due mete del centro Phil Burleigh e una dell'ala ex Calvisano Ben Smith; per i detentori dello Scudo altra partitona con 19 punti piazzati di Beauden Barrett, 20enne apertura compagno di reparto di Tyson Keats atteso a Viadana.
Southland sconfitta viene retrocessa in Championship; infatti venerdì Wellington era riuscita a salvarsi pur per il rotto della cuffia, a superando North Harbour fuori casa 28-29. Sotto 23-10 alla fine del primo tempo, i Lions devono la salvezza al secondo tempo di del 20enne Lima Sopoaga, autore di 19 punti piazzati, e a Hosea Gear, forse il deluso numero uno dalle convocazioni All Blacks, autore della meta del primo sorpasso. La seconda meta al 65' dell'ala forte di casa David Raikuna li riportava sotto, ma rimediava l'ultimo penalty di Sopoaga.
Nel Championship, Manawatu supera fuori casa Tasman per 23-27, confermandosi prima, quindi portando in casa a Palmerston North la finale Divisionale con Hawke's Bay che assegnerà la promozione in Premiership, nonostante i Turbos' debbano ancora recuperare la partita con Otago. Aaron Cruden è sempre più protagonista, quasi one-man-band: due mete e 22 punti totali.
L'altra partita di Championship la vincono le Counties Manukau su Northland per 39-19: sei mete a tre, hat trick dell'ala Sherwin Stowers - in foto - che con l'impresa supera Matt Loamanu degli Harbours ed è leader del torneo per mete segnate (nove). In testa alla classifica marcatori Andrew Horrel piazzatore di Hawke's Bay, seguito da Gareth Anscombe di Auckland e da Aaron Cruden di Manawatu, che ha una partita in più del leader per avanzare ulteriormente e superarlo, magari nella finale della Championship in cui si sfideranno.
Le finali ITM CUP 2011
Premiership: sab.03/09 Waikato v Canterbury a Hamilton, h7:35 pm locali
Championship: dom.04/09 Manawatu v Hawke's Bay a Palmerston North, h5:30 pm locali
UPDATE 30/8: Otago 28 - 20 Manawatu nell'ultima partita - recupero della stagione regolare, vincono i padroni di casa per quattro mete a due. Turbos con la testa alla finale casalinga con Hawke's Bay, Cruden tenuto in panchina. Cambia nulla nella classifica, gli ospiti rimangono primi, Otago sale al terzo inutile posto.
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