venerdì 19 agosto 2011

Woodward a tutto campo in qualità di non si sa cosa

Clive Woodward sa come si vince un Mondiale: l'operazione gli è riuscita nel 2003 in Australia, impresa firmata dal drop di Jonny Wilkinson passato agli annali. Il capitano di quell'Inghilterra era Martin Johnson, che otto anni dopo copre il ruolo che fu di Sir Clive, oggi nel comitato olimpico per i Giochi di Londra 2012. Per ora, perché il suo nome è quello più gettonato per cercare di rimettere in sesto il management della Rugby Football Union, uscito scosso a più non posso dalle dimissioni dell'ex chief executive John Steele. Il fatto è che lo stesso Woodward si è divertito a ingannare il tempo lasciando prima intendere di voler accettare l'offerta, poi tirandosi indietro.
"Ho un lavoro da portare a compimento", ribatteva di fronte ai mugugni. E' tornato sull'argomento, ribadendo il solito concetto: che gli farebbe piacere, che ne sarebbe onorato, salvo rimandare eventuali e definitivi accordi a dopo le Olimpiadi. Dopo tutto "ho speso cinque anni preparandomi per i Giochi", quindi prima vuole gustarsi il risultato. Nel frattempo, ha gettato un occhio alla situazione sul campo inglese e qualche consiglio per Johnson. 
L'Inghilterra per Woodward dovrà avvalersi di tre mediani di mischia specializzati, dopo il forfait di Danny Care per infortunio e conseguente operazione. Coach Jonno sembrerebbe intenzionato a non aggregarne un altro alla coppia Ben Youngs e Richard Wigglesworth, puntando in caso di necessità su Ben Foden, l'estremo che prima di dare il meglio di sé in quella posizione aveva ricoperto le mansioni di numero 9. Dovesse cambiare idea, ci sarebbe Joe Simpson, dei London Wasps, ai blocchi di partenza. 
"In una squadra di 30 elementi, la mia opinione è che devi portarti tre specialisti come mediani di mischia perché devi tenerne uno in panchina e uno per eventuali infortuni. Ho letto che Foden potrebbe giocare in ruolo, ma per posizioni come il mediano o il tallonatore, generalmente te ne occorrono tre". 
Sulle stesse posizioni c'è Matt Dawson, scrum-half dell'Inghilterra 2003. Dawson nemmeno vuole pensarci per un attimo alla variante di Foden come mediano, dal momento che sarebbe illogico mettere in quel ruolo uno che gioca in altre parti del campo con il proprio club. 
Tornando a Woodward, ha colto l'occasione per creare quel po' di tensione e aspettative pre torneo, per cui sarebbe scioccante se gli inglesi non vincessero la loro Pool, la B che raggruppa anche Argentina, Scozia, Georgia e Romania. La vincente affronterà ai quarti la seconda classificata della Pool A (una fra Francia e Nuova Zelanda), mentre la seconda arrivata della B se la vedrà con la prima della A (e le ipotesi rimangono ugualmente francesi o All Blacks, con buona pace delle gregarie Tonga, Canada e Giappone). 
Detto questo, "rugby is still my job", ha concluso Woodward. Si tratta di capire da quando ricomincerà. 

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