venerdì 16 marzo 2012

Brunel vara l'ultima Italia formato 6 Nazioni - Updated

Sei cambi rispetto alla squadra che sabato ha affrontato il Galles a Cardiff (diventati sette, vedi UPDATE in fondo): per l'appuntamento all'Olimpico con la Scozia di sabato pomeriggio (kick off alle 13.30, diretta su Sky Sport 2), Jacques Brunel rimaneggia l'Italia sia tra i trequarti che tra gli avanti: in palio c'è evitare il cucchiaio di legno e stando alle dichiarazioni del ct prima del torneo, questa sarà l'ultima volta degli Azzurri prima del primo capitolo della gestione del tecnico francese che partirà in estate. Si chiude l'introduzione, insomma.

Confermato Andrea Masi ad estremo, il triangolo allargato vede il ritorno dall'inizio di Giovanbattista Venditti per Luke McLean che non compare tra i convocati, mentre è confermata la presenza di Mirco Bergamasco. Nella linea dei centri, recupera il posto Tommaso Benvenuti con Gonzalo Canale come al solito posizionato inside e Alberto Sgarbi che retrocede 24° . La mediana è sempre monopolio Benetton Treviso, sal numero 9 c'è il rientro di Ugo Gori per Fabio Semenzato e Kris Burton è all'apertura. Tobias Botes va in panchina, recuperato dagli acciacchi.

Anche il capitano Sergio Parisse che aveva risentito di qualche fastidio muscolare e che è invece abile e arruolato a Numero 8, in una back row dove si ricompone il trio titolare con Alessandro Zanni e Robert Barbieri, che sostituisce Simone Favaro (in panchina). La seconda linea è di marca Aironi, visto che Marco Bortolami sostituisce Corniel van Zyl (non convocato) e va a fare coppia con Quintin Geldenhuys. In prima linea rientra Martin Castrogiovanni che si è ripreso in tempi record del tutto dall'infortunio alla costola patito contro l'Inghilterra alla seconda giornata, c'è pure Leonardo Ghiraldini (che contro i gallesi aveva lasciato il campo con un problema al piede), chiude Andrea Lo Cicero che potrà così conquistare il 95° cap con la nazionale. 

Tra i sostituti, oltre a quelli già citati ci sono gli abituali Tommaso D'Apice e Lorenzo Cittadini per la prima linea, ricompare in azzurro Joshua Furno e in la terza linea è a disposizione la mole di Manoa Vosawai. Giulio Toniolatti indossa i panni di utility back. Michele Rizzo è il 23° convocato.


Periti per non perire, by Abr - Sarà anche l'ultima partita dei preliminari Bruneliani, ma zitto zitto in realtà di esperimenti ne ha fatti eccome in questo Sei Nazioni, anche eclatanti come quelli in mediana. Ha anche evidenziato diversi punti fermi, che si ripropongono in questa la partita che si deve vincere a ogni costo, per "comperare" sei-dodici mesi di serenità al mercato del consenso mediatico.
Il coach torna al pack versione "esperta" (e vedremo se Castro. ce la farà effettivamente a scendere in campo, altrimenti Cittadini c'è e Rizzo arriva alla panchina), con la terza linea più completa rispetto all'introduzione di Favaro, che ha funzionato comunque molto bene  nel rendere il reparto più compatto (la differenza con la gara contro l'Irlanda s'è notata, in termini di avanzamento, attenzione, palle rubate).  Al di là della mediana, anche dietro ci sono i primi "pallini" del coach, come il fisico alla North di Venditti, Tommy Benvenuti e Ugo Gori, assieme agli esperti Canale, Mirco B. e Masi.
Sorprende in tal senso la preferenza a Gori rispetto a Botes: paradossalmente il più giovane offre più garanzie per il minutaggio speso in mediana e non all'apertura, mentre grande è il valore del Tobias in panchina, dove copre due ruoli e consente a Brunel di portare due terze linee, in previsione della gran battaglia sul punto di incontro.
Sorprende di più l'esclusione totale di Van Zyl  (è rotto?), non tanto per la rimessa laterale, dove Bortolami comanda bene e le varianti (Parisse, Zanni) sono numerose e funzionano bene, ma per l'evidente impennata del contributo in fase dinamica della seconda linea tutta sudafricana. Il ricambio Furno, il "Richie Gray de'noantri", non ha ancora nella testa le qualità che servono contro la miglior seconda linea del Sei Nazioni -  no kidding, incluso il ricambio, l'ex capitano Alistair Kellock. La preponderanza fisica e tecnica scozzese potrebbe rendere questo reparto il punto chiave della partita e senza rimedi,  purtroppo per noi. Se poi solo trovano il modo per inchiavardarci la mischia ordinata (quello che han trovato tutti, francesi a parte: spingere di lato), allora si farà molto trista, là davanti.
Di primo acchito sorprende ancor di più l'esclusione di Luke McLean, il vero regista del gioco tattico italiano. Tra l'altro la sua versatilità ne avrebbe consigliato ampiamente l'impiego in panchina al posto di Toniolatti, se proprio bisognava coprirci in terza linea e non portare due trequarti come fatto col Galles. La risposta che mi sono dato è che, senza Parks, gli scozzesi appaiano ancor meno "neuronici" e votati alla sola offensiva all'arma bianca multifase (detto meglio, possesso privilegiato rispetto alla conquista territoriale), quindi di piedi buoni là dietro, potremmo permetterci di farne pure a meno. Speriamo bene, certo che a questo Masi avremmo preferito ... vabbè.


UPDATE 16/3: Ghiraldini non ce la fa: "il dolore al piede è risultato troppo forte per permettergli di disputare regolarmente la partita", ha dichiarato il gm Troiani. Scenderà in campo l'esperto Fabio Ongaro che ha annunciato che quella di domani sarà la sua ultima partita in ambito internazionale. Oltre alla perdita di uno dei (pochi) ball carrier che abbiamo, si rafforzano i rischi in mischia ordinata.

21 commenti:

Carletto ha detto...

Davvero, Luke è l'unico con una vaga idea del gioco tattico. Masi quest'anno ha imparato a fare un movimento (male): parte, vira verso sinistra per 3/4 secondi e poi che ci sia un canale o no raddrizza. Se avesse le gambe dell'anno scorso, potrebbe anche fare danni, ma quest'anno - almeno fino ad ora - ha fatto più danni all'Italia.

ringo ha detto...

Manco fosse Maddock, eh? :)

Carletto ha detto...

Il Maddock dell'anno scorso? Ecco, perso nel Lambrusco Masi. Anzi, per omonimia, nell'Amarone :)

Abr ha detto...

Per restare in sintonia coi tormentoni soliti, "il Maddock de'noantri" :)

Duepunte ha detto...

Non capisco proprio come Bortolami sia ancora li...

Abr ha detto...

Beh invece l'ex capitano ha comandato bene la rimessa, sinora. Qui si parrà la sua nobilitade, contro la seconda linea più forte del torneo. Dove funziona meno è a sostegno e contenimento, in fase dinamica.

Diepunte ha detto...

A me sembra poco utile, placca quasi zero, prende calci contro, si sfoga con malizie eccessive e stolte, ha pessime mani e poca fame, ha fatto errori fondamentali nel torneo...

Detto questo Brunel è sicuramente molto più bravo di me e quindi se lo sceglie un motivo ci sarà, la rimessa dici tu, probabile...

Abr ha detto...

Eh si, non esageriamo ma in fondo è quel che ho detto anch'io: Bortolo fa un ottimo lavoro in rimessa (il che non è poco, visto da dove arriviamo nelle passate stagioni; ora va meglio. almeno fin che l'avversario non ci "legge", e nel secondo tempo la musica purtroppo cambia), ma effettivamente non dà il contributo di Van Zyl nel gioco dinamico. Questione di età e di peso.
Di più, il compagno di reparto Geldenhuys sembra seguire l'esempio dell'altro lock: con l'altro sudafricano s'è dannato, col compagno di squadra contro l'Irlanda ci ha messo meno peso, risultato, ci siamo trovati regolarmente ad arretrare in difesa sulle loro percussioni.
Ripeto, contro il miglior reparto lock del 6Nazioni sarà tosta sia in aria che per le terre e se Van Zyl non è rotto, nemmeno io comprendo appieno il senso della scelta. Saprà il coach meglio di noi.

Anonimo ha detto...

brutta perdita quella del ghira, ongaro visto con gli aironi è poca cosa ....

Abr ha detto...

Brutta perdita, concordo. L'ho anche scritto, aldilà del carisma di Parisse e della sfrontatezza combattiva di Castro., per me Ghira. è il vero leader del pack, cioè della squadra.

Quanto a Ongaro, non gli si può chiedere di dare di più a questo punto della carriera. Ha già fatto tre mondiali. La domanda che sorge spontanea è, come mai non dar fiducia a d'Apice? La risposta che ne consegue - a parità di tutto il resto, addio rimesse - non è tranquillizzante.
Anche perché Ongaro non giocherà certo tutta la partita, e trovarsi magari anche avanti di tre, cinque punti con venti minuti da giocare ma senza ancoraggi ...

Abr ha detto...

He, forse poi ti riferisci in particolare a quell'ultima gara persa dagli Aironi coi Dragons in casa per un punto all'ultimo minuto (e quei gallesi sono ora a pari punti con la Benetton), con Ongaro a beccarsi un giallo e la mischia successiva fu penalizzata con una meta di punizione.
Del resto, mantenere la testa ben fredda e "nascondersi" non è mai stata una delle caratteristiche del compagno di barca di Troncon, nemmeno nel fiore degli anni.

elpigna ha detto...

a me tutte le scelte fatte da brunel finora mi sembravano "sensible".
invece non ne capisco manco una di quelle fatte (mclean, van zyl, d'apice) per l'ultima partita, quella da vincere...
boh...

Abr ha detto...

E Botes? Prima tutti lo volevano mediano con Burton ...
Per me il suo posto ideale è proprio la panca, perché copre due ruoli.

Non vorrei che Brunel stia facendo lo stesso errore fatale di Mallett all'ultima partita con l'Irlanda ai Mondiali: affidarsi alla vecchia guardia. Ma c'è anche chi, proprio così facendo, s'è qualificato: vedi Rob DiMatteo del Chelsea ....

gsp ha detto...

porto la mia interpretazione del brunel pensiero.

Masi gioca perchè sono 4 partite che lavorano per perfezionare il meccanismo per il quale masi gioca da apertura nella fase difensiva e burton difende all'ala.

van zyl invece penalizzato dal limite sui 3 equiparati. quintino e botes di certo gli stanno davanti per necessità. Van Zyl è un pò una fotocopia di bortolami, e viceversa. e nelle scorse partite Brunel ha portato un solo saltatore in campo, ed un grinder in panca. Forse ha preferito vosawai nel caso in cui ci sia bisogno di portare palla.

Abr ha detto...

1) vero, ma c'era anche i meccanismo per cui masi viene sostanzialmente rimpiazzato da McLean e Burton sulla gestione del calci tattici; e adesso? (si spera ce ne sian pochi)
2) Van Zyl ha le caratteristiche di Bortolami in aria, ma lo trovo molto più aggressivo a terra.
3) vosawai è lì per caricare quando le energie degli scozzesi caleranno, il mio punto è , come mai due terze linee (favaro) invece del solo toniolatti dietro e non anche mclean. Chiaro che se avesse portato una sola terza linea in panca, non poteva esser Vosawai.
A questo punto, interessante questione: se entra vosawai, esce Parisse? Sarebbe la prima volta.

reda ha detto...

potrebbe uscire zanni, oppure uscire una seconda...
e se si mettesse vosawai primo centro? rabbrividiamo!!!

ivanot ha detto...

Definire Van Zyl fotocopia di Bortolami ma perpiacere!!!!

ivanot ha detto...

Tanto di cappello grande partita di Marco Bortolami

Abr ha detto...

... e invece ha messo FAVARO al centro (in emergenza) e Toniolatti mediano (ma l'aveva già rifatto).

Bortolami, vero man of the match a mio avviso, pur con la massima ammirazione per la prestazione da autentico leader di Castro (che però bob ha ancora capito, con LoCicero, come gestire la mischia ordinata, dove si son presi 4 punizioni dirette e altre half arm oggi).

Abr ha detto...

errata corrige: "non" al posto di "bob".

gsp ha detto...

Van Zyl fotocopia di Bortolami nel senso delle opzioni tattiche.

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