sabato 7 aprile 2012

Edimburgo non si ferma più e diventa grande

Heineken Cup - Murrayfield
Edinburgh 19 - 14 Toulouse


Splende il sole su Edimburgo ed è davvero una metafora perché mentre sulla città scozzese il cielo è plumbeo, al Murrayfield l'Edimburgo vince 19-14 sul Tolosa e prosegue il suo sogno in Heineken Cup, staccando il biglietto per le semifinali. Tra i quarti in programma, era quello che all'esperienza dello Stade contrapponeva l'entusiasmo della franchigia celtica che dopo tanto penare e una storia sportiva fatta di alti e bassi va a finire tre le migliori quattro della coppa più ambita tra i club europei. Scozzesi che già nella fase a gironi si erano divertiti a battere tanto all'andata quanto al ritorno il Racing Metro e confermano il trend positivo contro gli scafati allenati da Guy Novès che da bordo campo prende atto della sconfitta.

I padroni di casa partono come meglio non si potrebbe, andando a marcare meta dopo un minuto e mezzo con il mediano Mike Blair: è una candela dell'apertura Greig Laidlaw a mettere sotto pressione l'improvvisato estremo avversario Yannick Jauzion che viene disturbato anche dal compagno Yves Donguy appena davanti alla linea di meta, il pallone finisce nelle mani di Blair che rovesciato appoggia l'ovale a terra. I Gunners hanno l'abbrivio e tentano di sfruttarlo con una rimessa sui 5 metri, ma in ruck il possesso passa di mano. Tolosa tenta di organizzarsi, di guadagnare spazio sul terreno, di andare a mettere paura a chi hanno di fronte e al pubblico di casa, ma quando si ritrova per la prima volta nei 22 scozzesi, arriva il fumble del mediano australiano Luke Burgess mentre raccoglie palla dal set up.

I transalpini faticano in touch e vengono sanzionati da Nigel Owens in mischia ordinata, anche se progressivamente se ne assicurano il controllo. E due piazzati di Lionel Beauxis (4', 19') aiutano ad accorciare, dando l'impressione che nonostante la partenza falsa la situazione sia sotto controllo.  Il momento per accelerare si presenta tra il 25' e il 27', quando l'arbitro mostra il cartellino giallo prima al pilone Allen Jacobsen poi alla terza linea Ross Rennie: Jacobsen disturba un penalty battuto veloce, Rennie trattiene a terra il placcato da posizione di fuorigioco, sono falli professionali, gli Scots sono ridotti in tredici. Beauxis infila i pali per il sorpasso su indicazione del capitano Thierry Dusautoir che non ci pensa nemmeno a un ingaggio in superiorità numerica là davanti: pochi maledetti ma subito, secondo filosofia tolosana. Tanto arriva presto la marcatura dell'ala Timoci Matanavou, che in mezzo al campo raccoglie un calcio dalla profondità più che assurdo di Blair (il manuale del rugby recita: se sei in inferiorità numerica, tieni il possesso) e brucia da solo la linea di Edimburgo, bucata come la dentiera del vecchietto del Far West. Solo che l'ala rimane pigramente largo invece di convergere e così facendo complica il piazzato Beauxis, che non trasforma: pagheranno caro la leggerezza, al 30' è 14-7 per lo Stade.

Al Tolosa manca focus, cattiveria e precisione - 22 sono i turnover concessi a fine gara contro i 9 di Edimburgo, prova di approccio meno determinato alla gara, che tanto siamo superiori a 'sti qui . La difesa impedisce con le buone e le meno buone all'olandese volante Tim Visser di lasciare una vera impronta nel match, intanto almeno Jacobsen torna a dare una mano ai suoi e prima di andare negli spogliatoi, Laidlaw di drop accorcia le distanze (10-14). Tolosa avrebbe l'occasione per pungere con una mischia nei 22 scozzesi a tempo ormai scaduto, ma una volta che l'ovale passa al largo, si smarrisce. La doppia superiorità numerica dei tolosani sfuma, il +4 si rivela bottino ben misero in confronto al morale che ingenera negli stubborn scozzesi. 

La disciplina è arma a doppio taglio. Al 45' il navigato William Servat incrocia un passaggio scozzese mentre sta rientrando e istintivamente prende palla, lasciando i suoi in 14. Senza di lui la mischia cede, il che consente a Laidlaw di portare Edimburgo sotto di uno; cinque minuti più tardi Edimbro è  avanti di due, grazie ad un altro calcio di punizione. Laidlaw ha anche l'opportunità per ampliare il minimo distacco con una ulteriore punizione del tutto potabile per la sua gittata, ma la sbaglia e si rimane sul crinale dei due punticini di vantaggio. Forse è anche questo a "fregare" i francesi: forse han pensato che tanto basta un drop, prima o poi sotto i pali ci arriviamo ...
I visigoti guadagnano un penalty ma Lionel Beauxis rivela i limiti sotto pressione mostrati anche in nazionale e sbaglia mira. La ripresa di una gara dentro o fuori è una questione non di classe ma di nervi o meglio di desire, e se Edimburgo pregusta il miglior risultato di sempre per il rugby di club scozzese, per Tolosa è  tutto noiosamente "normale". I francesi in bianconero non accelerano, muovono palla ma senza arrivare lontano, mentre gli spiritati padroni di casa ironicamente in rouge et noir si organizzano e più passa il tempo più confidenza acquisiscono, appoggiandosi al pubblico entusiasta. Ottima la prova di Denton.  Tolosa è come sentisse il peso di giocare in esterna: se anche vincessero, sanno di doverne affrontare un'altra tra i buuu: ma chi ce lo faffà? Gli scozzesi contrariamente al primo tempo giocano col cronometro, tenendo il possesso, si impegnano anche in sedici fasi di fila, anche indietreggiando sotto la pressione della difesa guidata da Thierry Dusatoir: un po' come la Scozia di Andy Robinson (che aveva ripreso ad allenare proprio con i Gunners dopo l'esperienza sulla panchina inglese). Ci prova il nuovo entrato Clement Pointrenaud , inserito per disperazione all'ala da Guy Novés, il quale inventa ma non apre il Mar Rosso.  


Tolosa non crea grandi occasioni: nessuno sbaglia, il pack funziona (zoppicando solo in rimessa) e i trequarti ci provano, ma è un meccanismo che gira più lento degli avversari. Edimburgo riesce a controllare, pur con mezzi tecnici inferiori. E se al 78' Dusautoir ruba palla in rimessa a centrocampo, lo Stade la perde di nuovo al largo. Alla fine lo staff tolosano prova a sostituire il deludente playmaker Burgess, caduto in pieno nella trappola della foga scozzese, col giovane Jean-Marc Doussain ma la situazione in campo non cambia. E all'80' Laidlaw calcia da buona posizione perché la festa cominci e stavolta non sbaglia: è 19-14. Sorride il coach irlandese Michael Bradley e con lui Chris Paterson, che segue i suoi come emissario tecnico (portaborracce, vai) a bordo del campo. La bella storia europea di Edimburgo, penultima in Pro12 (meditate gente, meditate) può continuare almeno per un altro turno, in territori mai esplorati prima dal rugby scozzese da quando si gioca Pro.

Nessun commento:

Recent Posts


Latest Rugby Headlines


Championships

Rugby Values

rugbyboots.net

rugbyboots
We take a look at all the rugby boots on the market, show you the best for your position, the conditions and whether it is rugby union or rugby league you need the boots for.

Rugby news from Scrum.com

Rugby World News

Premiership News

SuperSport.com News

Eurosport - France

SudOuest.fr - rugby

Il Rugby in Italia (via RugbyCS)