mercoledì 18 aprile 2012

Vodacom e Varsity

Avendo un attimo di tempo, riportiamo qualcosina dal querido Sudafrica.

La Vodacom Cup, il torneo tra le 14 province più PampasXV argentini vincitori l'anno scorso, è arrivato alla quinta giornata di stagione regolare su sette.
Quest'anno è dominio di Western Province, unica ancora imbattuta e leader del Girone South, quello a otto squadre (quello North ne ha sette: l'anno scorso era completato dai Welvitchias di Windhoek, Namibia).  Nell'ultimo turno ha sconfitto proprio i campioni in carica per 2o-16, una meta del 23enne ala Daniel Poolman e 15 punti al piede del giovane apertura Demetri Catrakilis già distintosi nella scorsa Currie Cup, ma chiuso negli Stormers dal rientro dal Giappone di Peter Grant e dall'altro giovanotto Gary Van Answegen. Per gli argentini, meta tardiva dell'ala Facundo Barrea e 11 punti al piede dell'apertura del SIC Benjamin Madero.
I PampasXV sono alla seconda sconfitta, la prima rimediata alla prima giornata da Eastern Province; sono squadra ancor più inesperta del solito, coi soli Galarza (un passaggio a Leinster) e Fessia (una scappata nei Wasps) noti in Europa, più nella rosa Gomez (Leeds), Farias (Rouen), Laguarrigue (Bordeaux e prima Amatori Catania) e Miralles (Castres).
Eastern Province insegue nel girone sud i leader con una sconfitta, rimediata proprio a Città del Capo nell seconda giornata. Nel turno ha rischiato di perdere in casa dei vicini SWD Eagles guidati dal veterano Cecil Dumont, prevalendo per due punti grazie a una meta dell'ultimo minuto del tallonatore Frank Herne. Gli Eagles sono ultimi nel girone con zero vittorie in carniere, assieme agli altri "fratelli della costa" Border Bulldogs, membri con EP della franchigia dei Kings, prima o poi nel SuperRugby.
A mezza classifica con 3 vinte e due perse assieme ai Pampas navigano Boland e Natal; nel turno la prima ha sconfitto la seconda per 21-19. Due sole vittorie per il Free State, vincente nel turno sui Bulldogs per 36-28, con tripletta dell'ala-piazzatore 21enne Nico Schleepers (21 punti) e doppietta del centro Albertus Geel. Dall'altra parte gioca al nr.7 un certo Gareth Krause, rimpianto ex Aironi.

Nel girone Nord la situazione è più fluida: si son portati al comando i Blue Bulls, vincenti nell'ultimo turno sui Valke per 49-8 con sette mete tutte trasformate dall'apertura Wesley Dunlop, delle quali tre dell'ala 22enne Petrus Visser.
Con tre vittorie ci sono anche i Lions, che nel turno hanno inflitto a Kimberley la prima sconfitta ai Griquas. Seguono con due vittore Pumas e Leopards, questi ultimi vincenti fuori casa sul fanalino di coda del girone, i Griffons ancora a zero vittorie.
Leader delle mete ne, torneo sinora è l'ala 22enne Antonie Volmink dei Lions, miglior piazzatore il 20enne Johannes Prinsloo di Natal.


Siamo in Sudafrica, l'occasione è ghiotta per parlare dei  tornei Varsity, terminati il 9 aprile con la finale della Varsity Cup, la maggiore delle quattro competizioni universitarie.
I Tuks della University of Pretoria, davanti a oltre 15.000 spettatori di casa, han prevalso sui Maties di Stellenbosch. E' stata la rivincita degli sconfitti in finale della scorsa stagione, che sono riusciti finalmente a farcela coi tre volte campioni, portando per la prima volta il titolo Varsity su nell'High Veld. Protagonisti nomi già presenti nella cronaca della Vodacom Cup, come il già sopra citato apertura dei Tuks Wesley Dunlop, che sta facendo gli straordinari.
La settimana prima i Tuks avevano vinto anche la finale del Varsity Young Guns (torneo Under20) prevalendo sempre sui Maties vincitori del girone Steinhoff (i Tuks avevan vinto l' FNB) in una gara molto combattuta.
Sempre la settimana prima, i Wits  pur rimasti in 13 per una parte della gara, s'erano assicurati la finale del Varsity Shields (torneo a cinque squadre, la cui vincente viene promossa alla Cup nell'anno successivo), prevalendo su CUT  dominatori del campionato a Bloemfontein, casa di questi ultimi. Ciò significa che i Wits l'anno prossimo sono promossi direttamente a disputare la Cup, mentre Cut dovrà spareggiare con il team classificato settimo nella Cup, gli Ikeys Tigers di Città del Capo. L'ultima della Cup, TUT, è retrocessa direttamente nei Shields dell'anno prossimo.
Il quarto torneo Varsity è il Koshuys Championship: si gioca tra le otto squadre vincitrici delle leghe interne alle otto università partecipanti alla Varsity Cup (il rugby nei Paesi del Rugby con la maiuscola è come le matrioske: tutto unioni di squadre di sotto-squadre. Come dice Vittorio Munari, il rugby è uno sport che esalta le identità). Quest'anno han vinto i Vishuis, membri dei Shimlas della University of Free State.

Solo per i fanatici come me, ecco le otto Università partecipanti alla Varsity Cup 2012 in ordine di classifica finale:
1. Tuks (University of Pretoria), 2. Maties (Stellenbosch University), 3. UJ (University of Johannesburg), 4. NWU-Pukke (North Western University), 5. NMMU (Nelson Mandela Metropolitan University), 6. Shimlas (University of the Free State), 7. Ikeys (University of Cape Town), 8. TUT (Tshwane University of Technology).
e le cinque nello Shields 2012:
1. Wits (University of Witvatersrand), 2. CUT (Central University of Technology), 3. UWC (University of the Western Cape), 4. UFH (University of Fort Hare), 5. UKZN (University of Kwa-Zulu Natal). 

Ricorderete, nei tornei Varsity di quest'anno è stato sperimentato un nuovo sistema di punteggio: meta cinque punti, trasformazione tre, punizioni e drop due punti. Appena troveremo analisi, riferiremo con voluttuosa dovizia.

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