Right Rugby
Served cool, shaken not stirred

Per rimanere in tema (grazie!) il Gavazzi ha già dimostrato di conoscere l'utilizzo delle "Discordanze", spero solo che non riasca ad utilizzare degli "agenti doppi".

L.R.

C'è un progetto "targato" TV che sta girando dalle nostre parti : non l'uscita della famiglia Benetton dal rugby di cui si parla (risposta "è dal 1974 che ci perdiamo dei soldi, figuriamoci se smettiamo adesso") ma una visione a medio termine 6/8 anni , perché il problema è che se Benetton Rugby va bene ORA , con il grosso dei suoi giocatori usciti sostanzialmente dalla produzione del Super 10, la catena di montaggio è stata mezza smontata, esce meno prodotto e di qualità più bassa.
Non basta solo la formazione giovanile (che pure è da far decollare), serve anche un campionato competitivo e di livello molto più alto, in pratica far ripartire una spirale positiva di sviluppo dove squadre legate strettamente al territorio riescono ad attrarre pubblico e sponsor, crescendo e guadagnando - in questa ottica potrebbe anche esserci un futuro "ibrido" di Benetton che si trasformerebbe in una sorta di "nucleo forte" da integrare con i giocatori migliori delle squadre vicine.

Staremo a vedere, perché questo impone una modifica sostanziale ai regolamenti e circolari federali, toglierebbe il controllo centralizzato e darebbe ai club un potere decisionale e responsabilità molto più grandi.
Non è facile, però nonostante quello che dice Gavazzi, qui (e non solo in Veneto) c'è gente che è disposta a ragionarci sopra.

Eh LR, tra 3800 elettori c'è di tutto, hai voglia anche "agenti doppi" ...
Temo di più i "boccaloni" (quelli che te li compri con un "facciamo la terza franchigia celtica") e i finti boccaloni in realtà questuanti: quelli che non possono permettersi una visuale più ampio raggio (unire pranzo con cena, il resto si vedrà).

Si è vero GiorgioXT, un problema dell'attuale approccio è proprio la "RIPRODUZIONE".
Problema peraltro non attuale; è da quando siamo al Sei Nazioni che la Fir prima dei club, cerca di "dopare" artificialmente i numeri di atleti di livello, equiparando invece che investire sui vivai locali (troppo lungo).

Spero sia vero che molti ci stiano riflettendo, in Veneto e fuori. Anche tra quelli che vanno a sentire uno che ti racconta delle 12 accademie under16. E poi se li contano come "conquistati" solo perché presenti, quando magari han passato il tempo a dirsi tra se e se "ma 'chistoqquà, macheddice ..."

Il migliore articolo che ho letto di recente sulle elezioni, complimenti ragazzi, almeno ci si puo' ragionare.

La franchigia Rosario/Australia mi farebbe impazzire. Scherzi a parte, sarebbe ora di avere un approccio piu' sistemico sulla linea del programma exiles. adesso di programma c'e' una lista di una ventina di nomi, che hanno in federazione e che ha anche Munari, sulla quale si fa un po' di spesa ognittanto.

Il terreno, e' secondo me il punto debole di Zatta. Al netto del programma, e' cmq una strategia rischiosa uscire dall'isolamento percepito solo sotto le elezioni e con qualche Tinello. Treviso ha fatto storicamento dell'isolamento un valore ed anche le condizioni economiche l'hanno sempre messo su un piano diverso rispetto alle societa' storiche.

adesso, il programma e' buono, e le competenze indiscusse, pero' all'italiano medio non riesce facile ammettere che c'e' qualcuno che ne sa di piu'. o meglio non funziona il 'io sono bravo, te l'ho dimostrato, ed adesso lasciami fare', soprattutto se la voce e' di Munari. vediamo che succede, ma l'operazione simpatia sarebbe potuta e dovuta partire prima. qualche partita di HC in giro, una societa' piu' aperta e comunicativa e si sarebbero trovati a lavorare con 6 mesi di vantaggio.

gavazzi, non e' uno stupido ne' un incapace, come si vuol far credere in giro (ma non lo era neanche Moggi...). a me preoccupa che gia' in partenza non abbia nessuna intenza di innovare e rinnovare. secondo me, come suggerisci, fara' un repulisti, una volta che Dondi e' ai rapporti con l'estero, ruolo tra l'altro proposto anche da Zatta al vecchio presidente.

c'e' anche un elemento volutamente ignorato perche' altrimenti poi si sporcano i cavalieri bianchi, ma che secondo me e' interessante. Rovigo gia' due volte a mezzo stampa ha parlato di possibili contributi all'eccellenza ed alle squadre d'eccellenza. io non ci vedo niente di male, ma spero che lo si dica chiaramente e se ne discute. sara' piu' difficile scandalizzarsi per il dono di 4 palloni scaduti inutilizzabili dalla FIR, ma come dibattito servirebbe molto di piu'.

ultimo, se zatta verra' eletto vorrei che la posizione di Munari sia chiara. non mi piacciono le eminenze grigie. meglio consultant, pagato in linea con le sue competenze, ma che tutto sia chiaro. spero che il primo cambio sia proprio la trasparenza.

Tnxs so much gsp, ragioniamo aldunque, con e in particolare che sei solitamente un "non allineato" (con le correnti prevalenti nel web, almeno tra chi commenta).

Dunque, l'isolamento di Treviso: fatto ingenerato dalla crescente "diversity" sua. Va ricordato, prima vi fu rottura tra Benetton Calvisano a ruota) e gli altri club (uscita - affossamento funesto della Lega dei club, la LIRE), poi le polemiche con la Fir mano a mano che questa acquisiva potere e controllo.

Programma buono adesso, controllo del "terreno" forse meno, chissà. Come detto, eran partiti bene i dissidenti, mostrando immediato controllo di una fetta importante di territorio.
Non penso la gente viva "male" Munari, personaggio molto popolare. in più Zatta e Munari han dato ampie prove di esser "sopra", non "sotto" (come Gavazzi quando da vp consentiva di tutto e di più al Calvisano).
Certo che, come detto, "put experts on tap, never on top". Zatta non brilla ma tutto è relativo, davanti non ha certo Fiorello.

Quanto alle richieste di Rovigo et alter, spero e sono convinto che al di là di Sun Tzu, tutti conoscano il francese "à la guerre comme à la guerre" e siano sufficientemente attrezzati di pelo sullo stomaco.

Più ancora della trasparenza, certo importante, concordo con GiorgioXP: la chiave forse chi lo sa, potrebbe essere nel fatto che qualcosa si sia effettivamente rotto in questi anni, nel meccanismo "riproduttivo" (il ricambio generazionale, del tutto broken), e la cosa sia già molto evidente in basso prima che in alto.

Una domanda: ci sarà un motivo per cui Dondi ha deciso di mollare e non certo a suo figlio, no?