Le parole del predecessore
C'è bisogno che qualcuno spenda due parole sul prossimo tour dei British and Irish Lions in Australia? Ci pensa Sir Ian McGeechan. Prima l'endorsement per Warren Gatland, quindi qualche battuta sulla corsa alla selezione. Che i Lions lui li conosca bene è fatto assodato (due volte come giocatore, cinque come coach, l'ultima in occasione della scorsa spedizione in Sud Africa chiusa 2-1 per gli Springboks): ora dice la sua appena ne ha l'opportunità. A Sport360 ha raccontato che molti top player dovranno lottare duro per staccare il biglietto verso l'Australia: la competizione sarà elevata, di nomi in giro non mancano e se qualcuno alla fine dovesse restare escluso, sarà solo una conseguenza logica. Per rendere chiara l'idea, ha snocciolato i candidati di terza linea: Stephen Ferris e Sean O'Brien per l'Irlanda, Sam Warburton e Dan Lydiate per il Galles, Chris Robshaw e Tom Court per l'Inghilterra, David Denton e Ross Rennie per la Scozia.
McGeechan è sicuro: la selezione ha tutto il tempo necessario per lavorare e quindi lavorare bene "di modo che possa arrivare ai Test come un gruppo competitivo. Ci sono molti talenti a disposizione e penso che i Lions si debbano presentare con una forte rosa". Intanto scambia battute proprio con Gatland (i due hanno già lavorato assieme, anche nel 2009. "Discutiamo. Ci scambiamo messaggi o chiacchieriamo. Vorrà mettere in chiaro ciò che intende fare e se dovesse esserci bisogno di un aiuto, sa che sarò a disposizione". E ne fornisce già uno, non richiesto: "Penso che tu debba prendere in considerazione chi sta giocando bene. Non puoi permetterti gente infortunata o con una buona reputazione, ma che fisicamente ha mostrato un calo. Con i Lions tutto diventa immediato al punto che devi avere tutto pronto e lavorarci sopra nelle successive cinque settimane. E' quello che abbiamo fatto nel 2009 e abbiamo ottenuto interessanti progressi in poco tempo perché tutti i giocatori si sentivano coinvolti".
McGeechan è sicuro: la selezione ha tutto il tempo necessario per lavorare e quindi lavorare bene "di modo che possa arrivare ai Test come un gruppo competitivo. Ci sono molti talenti a disposizione e penso che i Lions si debbano presentare con una forte rosa". Intanto scambia battute proprio con Gatland (i due hanno già lavorato assieme, anche nel 2009. "Discutiamo. Ci scambiamo messaggi o chiacchieriamo. Vorrà mettere in chiaro ciò che intende fare e se dovesse esserci bisogno di un aiuto, sa che sarò a disposizione". E ne fornisce già uno, non richiesto: "Penso che tu debba prendere in considerazione chi sta giocando bene. Non puoi permetterti gente infortunata o con una buona reputazione, ma che fisicamente ha mostrato un calo. Con i Lions tutto diventa immediato al punto che devi avere tutto pronto e lavorarci sopra nelle successive cinque settimane. E' quello che abbiamo fatto nel 2009 e abbiamo ottenuto interessanti progressi in poco tempo perché tutti i giocatori si sentivano coinvolti".
1 commento:
tutta gente che ha fatto grandi i wasps ,beloved ,
con shaun e rob che adesso sono al timone del galles altra squadra che farà la storia i prossimi anni ironduke
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