martedì 11 giugno 2013

Acuti ad Auckland

Prima giornata di Test Match estivi, poco di realmente eccitante né sorprendente si diceva nel post precedente, con una sola, relativa eccezione.
Abbiamo raccontato di Sudafrica -Italia (44-10) e Samoa - Scozia (27-17).
- Abbiamo fatto cenno anche a Argentina - Inghilterra, dove la compagine sperimentale-ma-non-troppo  inglese (Freddie Burns apertura, Lee Dickson mediano, Joe Marler Tom Wood, Joe Lanchbury e tanti altri nazionali non Lions, più i giovani Chris Wade e Matt Kvesic) ha stracciato 3-32 con quattro mete di Morgan, Strettle, Twelvetrees e Billy Vunipola, i vice-Pumas guidati Felipe Contempomi all'addio, con Urdapilleta all'apertura e Landajo mediano.
- L'altra gara cui abbiamo già fatto cenno, porta un risultato relativamente sorprendente: l'Irlanda depauperata di Lions e ricambi loro destinati,  fatica negli Stati Uniti  - sempre quelli dei veterani Clever, Petri, Ngwenya, Suniula etc. (manca lo Stadiste Scott Lavalla). Alla fine i Trifogli passando 12-15, è un duello al piede tra Ian Madigan e Chris Wyles dei Saracens.
- Anche il Galles iper -depauperato se la cava col Giappone di coach Eddie Jones : 18-22 il finale, due mete per quelli di casa (Broadhurst e Fujita) contro una sola dei gallesi, del 19enne Harry Robinson ala dei Blues ma Dan Biggar piazza 14 punti. Tre primi quarti coi Crisantemi avanti, al 59' sorpasso dei Dragoni, recuperati a meno uno al 69'; distanza finale stabilita al 80' dal 20enne Rhys Patchell di Cardiff subentrato a Biggar.
- Si segnala infine il 36-27 con cui il Canada ha superato Tonga, dopo aver battuto Fiji per la prima volta quattro giorni prima. Immaginarsi la fisicità fine a se stessa di queste gare: difatti la vittoria dei Canadesi è stata agevolata da un cartellino rosso a fine del primo tempo e due cartellini gialli, roba che molto ha fatto arrabbiare il coach isolano Mana Otai, il quale però ha il torto ferale di buttarla in vacca, parlando di "razzismo" degli arbitri.

E arriviamo alfine alla potente eccezione:  gran partitone combattuto ad Auckland nella prima di All Blacks - Francia, un trittico che ha la pretesa di  elevarsi alle altezze del Lions' Tour, non solo sulla carta ma anche nei fatti. E molto del merito va ai francesi. La prima sfida si è conclusa a favore dei Tutti Neri per 23-13,  dieci punti di margine che di per se non dicono molto.
Partita giocata in modo molto fisico e vibrante, speculare, coi Galletti capaci di piazzare il primo colpo e i padroni di casa di reagire con un uno-due a fine del primo tempo. Nessuna "fiacchezza" da stagione lunga, fusi orari o atteggiamento reattivo e prudente - se non distratto - alla "italiani in Sudafrica": i francesi iniziano tosti, settano il ritmo e gli AB sorpresi e anche un po' farraginosi - Israel Dagg non è più quello della stagione scorsa, anche se in fondo Ben Smith si dà da fare e Julian Savea ha una fisicalità pericolosa - devono arrancare un po' prima di ritrovarsi. Mena le danze Machenaud dalla mediana, coll'esordiente Lopez un po' impacciato dalla velocità delle decisioni da prendere ma dalla pedata lunga. In fondo Huget fa il pazzo e come sempre riparte sempre, Medard copre mentre l'esordiente Planté si mette in luce positivamente.
Il gioco è troppo veloce per potersi permettere un coordinamento centralizzato: le decisioni devono esser prese lì per lì da chi recupera o perde palla, e la frequenza di errori e rubate provocati dalle difese è notevole.
Se i pack si annullano a vicenda - Kieran Read contrapposto a Picamoles, Liam Messam e Sam Cane a Ouedraogo e Dusatoir, Romano e Retallick contro Maestri e Vahaamahina, in prima linea Crockett e Owen Franks più Dane Coles a vedersela con Domingo, Ducalcon e Szarzewski - sono i centri a cercarsi le strade.
I francesi la trovano per primi: al 10' Florian Fritz, che sarà il costante incubo per la difesa AB, raccoglie l'ennesima palla recuperata, taglia al centro, approfitta di un inciampo tra due difensori in nero comunque in ritardo, apre il Mar Rosso, si lancia dritto e serve a destra il compagno di reparto Wesley Fofana, evitando l'arrivo della seconda linea difensiva: è meta in mezzo ai pali.  Bisogna arrivare alla mezz'ora per iniziare a vedere una reazione strutturata degli All Blacks; anche per loro la strada la aprono i centri, in particolare un ispiratissimo Ma'a Nonu che in una partita di forza come questa si trova evidentemente a meraviglia, decisamente meglio del socio Conrad Smith. Prima Nonu apre la strada per la meta di Aaron Smith, poi facilita dopo pochi minuti l'arrivo in meta del mediano Sam Cane (nella foto). Nel frattempo Aaron Cruden era tornato preciso nei piazzati dopo uno zero su tre iniziale, e questo facilitava il 17-10 di metà tempo.
Nel secondo gli scontri davanti e al centro continuavano ma senza break significativi, i francesi piazzavano una volta, i padroni di casa due. Resta un gran bello scontro a viso aperto tra due squadre in grado di giocare (abbastanza bene) senza troppi vincoli e schematismi, resi impossibili dalla velocità e aggressività delle difese; una recita a soggetto si direbbe in teatro, un ottimo viatico per il proseguo della serie.

UPDATE 12/6: i Galletti han superato senza problemi i Blues di John Kirwan in gara infrasettimanale: 15-38 allo stadio di North Harbour, quattro mete a due tutte nel secondo tempo, con doppietta per l'ala Nakaitaci, più Flickou e Kayser e 18 punti di JM Doussain, contro le mete di Parsons e Moala e tre soli punti al piede di Baden Kerr , rimpiazzato già nel primo tempo da Chris Noakes. Oltre all'ala "fijiff" del Clermont e al mediano Doussain - due caps per lui da rilievo, entrambi all'Eden Park e contro gli All Blacks: finale mondiale e Test di sabato - si sono distinti Médard, schierato nel suo antico ruolo di estremo e il flanker Bernard LeRoux, di origini sudafricane come il compagno di team e reparto Antonie Claasen. 

4 commenti:

ironduke ha detto...

le mete del primo tempo tutte in fotocopia come stretchare la difesa e vivere felici .... ;)

ironduke ha detto...

le mete del primo tempo tutte in fotocopia come stretchare la difesa e vivere felici .... ;)

ironduke ha detto...

huget martoriato dai calci nei 22 negli ultimi 10 min afaltato da ranger che nell 'ultima azione fa 40 metri da solo bellissimo !!!!!! della serie la tigna

Abr ha detto...

già, giocano speculari. Che gusto!

Huget non aspetta altro che ricevere palle alte, solo che a volte par faccia la gara col socio poitrenaud a chi si prende più rischi! ma calciala via ogni tanto!

Recent Posts


Latest Rugby Headlines


Championships

Rugby Values

rugbyboots.net

rugbyboots
We take a look at all the rugby boots on the market, show you the best for your position, the conditions and whether it is rugby union or rugby league you need the boots for.

Rugby news from Scrum.com

Rugby World News

Premiership News

SuperSport.com News

Eurosport - France

SudOuest.fr - rugby

Il Rugby in Italia (via RugbyCS)