lunedì 22 luglio 2013

Lions Tripadvisor

Il Socio ha raccontato l'ultimo capitolo dell'emozionante romanzo del Tour dei Lions 2013 in Australia con il tratto che contraddistingue questo blog - i fatti uniti alle opinioni, perché ci piace prendere posizione come sul campo e opinioni sostenute dai fatti, non dalle supposizioni, narrativa&saggistica. E' stato un evento da annali sin dal primo Test Match, roba che tiene gli entusiasti in piedi, davanti alla tv, manco giocasse la nazionale, manco fossero i Mondiali. Tant'è, allora ecco un resoconto diverso dei giorni che hanno preceduto e seguito lo showdown di Sydney

Il Salamander di Bath (foto) lo trovate in John Street, a pochi passi dalla cattedrale della cittadina disegnata dalle geometrie dell'architetto settecentesco John Wood. Si bevono delle gradevoli Bath Ales, dal tono scuro e se tanto vi piacciono, potete procurarvi direttamente al bancone un fustino da portare a casa e condividere con gli amici o per conto vostro (il sottoscritto si è gustato un paio di pinte di Barnsey). La vicinanza al Galles (con il treno da Bath si impiegano dieci minuti / un quarto d'ora per giungere a Bristol e quindi altri cinque minuti di viaggio e si è nel principato) fa in modo che tra i giornali da sfogliare ci sia il Western Mail, ovvero la versione cartacea del Wales On Line. In ultima pagina la copertina riservata allo sport riportava le dichiarazioni di Paul O'Connell all'indomani della decisione di Warren Gatland di lasciare fuori dall'ultima contesa Brian O'Driscoll e la seconda linea irlandese spendeva lodi per il comportamento consono adottato dal collega. Il resto degli articoli era declinato in versione Welsh: quanto il successo dei Lions possa pesare nell'economia di Red Dragons, con un occhio rivolto alla prossima World Cup. L'analisi delle prestazioni di Leigh Halfpenny, Jonathan Davies, Justin Tipuric, George North, Alu-Wyn Jones, Richard Hibbard e il resto della compagnia cantante. D'altronde nelle Valleys attendevano la rivincita sui Wallabies dopo il cappotto subito nella serie della scorsa estate, combattuta punto a punto. 

L'attesa è stata frenetica. Old India di Bristol, ospitato nel palazzo che una volta accoglieva lo Stock Exchange Building della città costiera (a pochi passi del vecchio mercato coperto dove negli Anni 60 degli ancora sconosciuti Rolling Stones si esibirono di fronte a 700 persone), per pranzo funziona da classico pub dove puntare su carne e fish & chips più elaborati. La rassegna di notiziari quali Telegraph, Daily Mail e Daily Express (costa dieci pence in meno del Mail, è scritto appena sotto la testata, questa si chiama competizione) si divideva tra analisi tecniche su mischia, rimesse e arbitraggio e colonne riservate agli altri due grandi eventi dell'estate d'Oltremanica: Andy Murray che si prende Wimbledon e The Ashes, il confronto britannico - australiano a colpi di mazze da cricket. Vedere le cronache su Mourinho di ritorno al Chelsea confinate in angusti spazi è stato un chiaro termometro mediatico. Su tutti svettava Geoff Parling, il roccioso lock ambasciatore dell'Inghilterra per l'ultima battaglia cullato dagli inviati in loco - in seguito si è aggiunto Alex Corbisiero, colui che ha poi aperto le danze - a proposito, gossip: Zara Phillips e Mike Tindall aspettano un bambino, futuro cugino del Royal Baby che a quanto pare ha infine scelto di venire alla luce, la notizia è comparsa sul numero del settimanale popolare Hello! che ospitava la più classica delle guide dalla A alla Z sul discendente di William e Kate. Speriamo che il pargolo non prenda il naso dal padre Mike. 

Così sopraggiunse il fatidico 6 luglio. Attaccati a connessione wi-fi e streaming, impegnati ad assemblare l'unico televisore a disposizione per carpire qualche immagine - nei college non c'è mai il maggiordomo quando serve, era rintanato in casa sua, con gradevole profumo di barbecue proveniente dal giardino -, alla ricerca di frequenze radiofoniche che almeno lasciassero immaginare lo svolgimento delle azioni, la chiamata a casa con l'ordine perentorio "registra, registra tutto!". L'intenzione era di gustarsi la partita tranquillamente al rientro in patria con un paio di bottiglie di Newcastle Ale Brown, acquistate sul tratto di traghetto Dunkerque - Dover (confezione di 24, meno di un pound per bottiglia), ma la fornitura è stata esaurita prima di rimettersi in marcia. 

Nel mentre Gatland ghignava di gusto.

Ps: per altri suggerimenti turistici, basta contattarci via mail. Siamo un blog di rugby, non di gastronomia. 

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