martedì 2 ottobre 2007

Ranking Revolutions: Italia fuori dai primi dieci

Come preannunciato, l'Italia esce dai Mondiali con una pagella non positiva: la release odierna del ranking mondiale Irb modificato alla luce delle ultime partite internazionali disputate, vede gli Azzurri fuori dalle prime dieci nazionali al Mondo, come ci eravamo presentati all'inizio del Torneo.
Precipitiamo senza scalo dal nono all'undicesimo, posto, scavalcati da Scozia (ottava da decima che era) e Fiji (nona da undicesima).
La storia non si fa con i se e i ma, "ma se" avessimo battuto la Scozia ampiamente alla nostra portata dell'altra sera, ora saremmo solidi ottavi al Mondo e quarti in Europa sopra Galles e Scozia, incalzando da vicino il settimo posto mondiale e terzo europeo dell'Irlanda. Ecco un obiettivo di medio termine concreto e misurabile per Nick Mallet, probabile futuro allenatore degli Azzurri 2008: posizionarci stabilmente tra le prime tre forze rugbistiche in Europa.
Tornando al ranking mondiale le prime cinque posizioni sono immutate - Nuova Zelanda, Australia, Sudafrica, Argentina, Francia - i cambiamenti significativi subito sotto sono lo "scambio" sesto- settimo posto tra Inghilterra (sale sopra gli 80 punti, livello dell'eccellenza mondiale) e Irlanda; precipita anche il Galles al decimo posto lasciando l'ottavo.
A un paio di punti sotto l'Italia sopra il livello 70 punti mondiali c'è lo scambio dodicesimo-tredicesimo posto tra Samoa (sale) e Tonga (scende), a dimostrazione che nel rugby chi perde (sia pur bene, sia pur di poco) paga pegno: no mercy.
Altri movimenti in terza fascia (tra i 60 e 70 punti mondiali) sono quelli di Romania (sale al 14' posto), Canada (perde un posto), Giappone (guadagna un gradino), Usa (ne perde due); sotto la soglia dei 60 punti mondiali, la Namibia perde una posizione.
Ulteriori modifiche del ranking a questo punto potranno riguardare solo le squadre classificate ai quarti: "bombe" in alta classifica sarebbero le vittorie di Inghilterra su Australia o di Francia su Nuova Zelanda. Un benefico potenziale fallout più in basso che ci riguarda (passivamente) c'è, deriva dalla annunciata sconfitta col Sudafrica delle Fiji prive di Nicky Little, bomber e cervello della squadra isolana; a guadagnarci un posticino però è probabile sia solo il Galles, purtroppo forse non l'Italia.
Dopodichè i giochi di ranking mondiale saranno compiuti, tutto rimarrà fissato sino ai grandi tornei Sei Nazioni e Tri-Nations e oltre, infatti i punti guadagnati o persi ai mondiali hanno valore doppio del solito.
L'unico aspetto positivo di questi mondiali a livello politico sportivo per l'Italia è stato il compromesso raggiunto nell'Irb sulla prossima Coppa del Mondo: pur mantenendola a 20 squadre, Irb ha deciso di assegnare automaticamente un posto alle prime tre classificate di ogni Pool in questa edizione (Italia è quindi inclusa, della seconda fascia resta fuori solo Samoa), mentre ulteriori otto squadre saranno selezionate mediante tornei "regionali" di qualificazione.

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