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Stasera a Calvisano alle 21.00 la sfida one-off piu' importante della stagione del rugby di club italico, finale Super10 di domani a parte: il Cammi riceve i Dragons di Newport-Gwent, la vincente disputera' la Heineken Cup edizione 2009/10.
Sul piatto c'e' la possibilita' realistica di un inedito tre formazioni italiane nella principale rassegna del rugby europeo per club/selezioni; ironia della sorte, cio' avverrebbe proprio alla vigilia del depotenziamento del campionato d'eccellenza nazionale e quindi dei club nazionali per mano della Fir, in micidiale e autolesionistica controtendenza rispetto a tutti i piu' quotati Premiership, Top14 e Celtic League stessa.
Una auspicabile e del tutto raggiungibile vittoria del Cammi (il precedente del 2007 a Newport gia' accennato qui parla chiaro) sarebbe una sorta di esplicito messaggio alla Fir: " macheczz... di strategia del czz... hai messo in piedi?" - scusate il francese, ma tant'e.
Per il club della bassa bresciana in palio c'e' molto, molto di piu' di un mero premio "di consolazione" post sfortunata semifinale Super10 con Treviso; la definiremmo piuttosto una legittimazione sul campo delle ambizioni calvine a ergersi a punto di riferimento del rugby nel Nord Ovest. La diremmo quasi necessaria, a valle della presentazione ufficiale del piano "Duchi", loro candidatura alla partecipazione in Celtic League. In bocca al lupo ai Guerrieri (o gia' Duchi?).
A proposito del depotenziamento del Super10, il Gazzettino di oggi fa delle anticipazioni interessanti sulla ristrutturazione in senso dilettantistico del futuro campionato "d'eccellenza" italiano immaginata da Ascione ed esperti Fir (la Lire avendo gia' ricevuto l'estrema unzione), una volta depauperato nel 2011 di una sessantina tra i migliori giocatori per le selezioni Celtiche (nonche' abbandonato di conseguenza dagli sponsor piu' ricchi).
Ivan Malfatto accenna sul giornale della rugby-province del Nordest a un campionato a 12 squadre dai budget ridotti, con 18 italiani su 22 in lista per partita, da disputarsi tre volte la settimana come un tempo. Sarebbe organizzato in due gironi da sei squadre da giocarsi prima del Sei Nazioni di febbraio, finito il quale si disputerebbero due poule, una delle migliori (sei?) per eleggere le due finalisteper il titolo, l'altra i playout per la retrocessione.
Altra novita', durante il Sei Nazioni verrebbe istituito un torneo per 4 selezioni, derivate da non specificate aggregazioni delle 12 squadre precendenti; sarebbe una sorta di warm up per la Euro Challenge Cup cui queste selezioni parteciperebbero al posto dei singoli club.
Super franchigie in Celtic League e in Heineken Cup, selezioni intermedie in Challenge, tutto "spintaneo" e top-down, ma che avranno mai fatto di male i club alla Federazione?
Proprio dopo il miglior anno per le italiane in Challenge e, incrociamo le dita, magari dopo che tre club italiani si sarebbero guadagnati la partecipazione alla Heineken Cup con le loro forze. Come minimo intempestivo. Speriamo che l'unione faccia la forza, ma a noi quando si giocava ci dicevano che era la coesione l'allenamento e l'applicazione a farla, non la somma delle forze sulla carta; anche qui tant'e', speriamo bene.
Ferve intanto l'attesa per il rugby week end del Flaminio di Roma con quattro finali; purtroppo coincidono spazialmente e temporalmente col G8 della Giustizia, il che ovviamente non agevola le logistiche e i flussi dei tifosi.
Sia come sia, il clou domani alle 20.00 sara' ovviamente Benetton Treviso - Montepaschi Viadana per l'assegnazione dello scudetto nr.78, forse l'ultimo o il penultimo veramente degno di questo nome. Inoltre avremo l'Aquila - Consiag Cavalieri Prato (sabato alle 17.30) finale campionato di A1, Petrarca Padova - Mantovani Lazio (oggi alle 18) finale del campionato Under19, infine la finale del campionato femminile Benetton Treviso - Sitam Riviera del Brenta (domenica).
Vincano i migliori (speremo de no, rispondeva con understatement el Paron Nereo Rocco quando l'allenatore avversario lo salutava con tale frase fatta).
UPDATE: Come non detto, Calvisano 17 - 42 Newport Gwent. I penultimi classificati della Celtic League "were rarely troubled by the Italians after running in six tries at Stadio Comunale San Michele" e c'è poco altro da dire, per i padroni di casa schiacciati e penetrati alla mano come nel burro fuso, spiraglietto di speranza offerto da Gonzalo Garcia a fine primo tempo per il 10-28, poi seconda meta della bandiera a fine partita, di mischia con Bernabò.
In prospettiva strategica c'è da riflettere amaramente: ma che ci andrebbero affà i Duchi da soli in Celtic. Calvisano va in Challenge Cup, quattro le gallesi in Heineken Cup con le due le italiane finaliste di Super10.
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