giovedì 3 settembre 2009

Al via i Premier della classe

Venerdi' 4 un bel Sale Sharks - Leicester Tigers inaugurera' la stagione della Guinness Premiership inglese.
Non bastassero salary cap, inasprimento della tassazione e le sirene alzate dal campionato francese verso molti talenti inglesi, l'ambiente si trova perdipiù corroso dalle polemiche conseguenti al bloodgate, alla violenza in campo e alla droga.
Se si aggiunge la sconfitta della molto ben preparata spedizione Lions in Sudafrica (peraltro molto British&Irish e poco English quest'anno), e' stata una estate orribile per l'Inghilterra del rugby.
Cosa sta succedendo nella patria dello sport per hoolingans giocato da gentlemen, contrapposto al calcio lo sport per gentlemen giocato da hoolingans? Sta prevalendo il "cheating" (trucchi, furbate), per via del professionismo esasperato e della pressione mediatica degli sport diffusi e popolari, che impone vincere non importa come, tipo calcio?
Da convinti fautori dell'approccio "fix the broken window" applicato a New York dal Mayor Giuliani contro la criminalità (in sintesi: inflessibilità contro la piccola delinquenza, al fine di bonificare l'ambiente in cui può attecchire quella organizzata), serve pulizia decisa, per stroncare sul nascere derive tipo gli attacchi tra tifosi in West Ham-Millwall (non lamentiamoci troppo, nel calcio son più "avanti" comunque).
La RFU ha all'uopo nominato un comitato di 13 saggi (gaffe: perche' XIII e non XV?) per presentare raccomandazioni sul tipo di pulizia da dare all'ambiente. Presideduto da John Owen chairman della Rfu, ne fanno parte tra gli altri Rob Andrew direttore del rugby d'elite inglese, David Barnes, capo dell'associazione giocatori e il mitico Lawrence Dallaglio.
E' opportuno infatti interrogarsi, prima di tutto nella patria del rugby e sede del campionato piu' ricco, combattuto e professionalizzato, su cosa ci sia sotto e non solo curare o stroncare i sintomi del malessere.
Sotto infatti potrebbero starci anche i regolamenti, come ha dichiarato Mark Edwards chief executive dei Quins:"Secondo alcuni i casi di manipolazione delle sostituzioni, delle mischie no contest e delle regole di espulsione temporanea sono andati talmente diffusi che questo specifico caso è stato fatto esplodere oltre le sue reali dimensioni".
Un clima comunque poco sereno e non se ne poteva piu'; si spera vivamente che l'inizio del rugby giocato faccia tornare l'interesse al fatto sportivo.

Veniamo al dunque allora, venerdì prende il via il campionato.
Dato il clima delineato, la prima vittima è ovviamente stata il mercato.
Molti scambi interni (Chris Malone e Lamb agli Irish, Voyce a Gloucester, Varndell ai Wasps) e una forte emorragia verso la Francia, sia di francesi impegnati in Premiership (Chabal, Faure, Dupuy, Bruno, Kayser) che di campioni inglesi a seguire la scia di Jonny Wilkinson e il solo Ben Cohen a ripassare la manica in senso inverso.
Arrivi importanti dall'estero pochi, ma spiccano quelli dal Sudafrica: il controverso Luke Watson a Bath, Schalk Brits ai Sarries, Bryan Mujati ai Saints con l'australiano Dan Vickerman, un bel gruppo di sudafricani perlopiù già in Europa ai Sarries assieme al nostro Nieto, l'altro sudafricano Bobo e il neozelandese Gopperth ai Falcons. Comunque stiamo parlando di una comunita' di 70 campioni stranieri in Premiership.

Sul fronte previsioni, siamo andati a recuperare l'analisi da noi fatta un anno fa, il 3 settembre 2008. Dicevamo : "a nostro avviso sara' dura riconfermarsi per i Wasps; Leicester parte favorita e motivata il giusto, poi vediamo i Saracens di Eddie Jones e Gloucester sempre preminente in regular season ma scarsa nei playoff, poi Sale piu' forse Harlequins e Irish". Illusione tifosereccia per i Sarries di Jones e lieve sopravalutazione degli Sharks a parte (finiti comunque quinti), sul resto c'eravamo, mancando solo la conferma di Bath tra le semifinaliste.
Quindi okkio che rischiamo d'azzeccarci ...
A prima vista vien da dire confermate ai playoffs nell'ordine Tigers, Irish e Bath (se recupera il colpo della droga ma soprattutto Butch James); in lotta per uno o due posti anche Sarries sudafricanizzati (ma anche con tre italiani in prima linea), Gloucester del sopravvissuto Bortolami e la possibile sorpresa Saints. In più mai sottovalutare i Wasps: forse lo scarso impegno di coppa gli consentirà di focalizzarsi sul campionato e sarebbe ora che Danny Cipriani facesse uno step up.
Tempi duri invece, almeno inizialmente, per i Quins; fossero italiani potrebbero forse mutare le avversità ambientali in energia ... Gli Sharks rappresentano quest'anno un bel punto di domanda, finito un ciclo ne devono far partire un altro.
In fondo ci sta Leeds, con Worcester sempre a far appello alla determinazione da Warriors e i Falcons: vedremo come se la cava Jimmy Gopperth in regia.
Presentiamo le squadre di quest'anno in tre categorie: chi ci pare rinforzato sulla carta, chi tutto sommato ci sembra pari all'anno scorso, chi indebolito o inferiore.

SQUADRE MIGLIORATE:

BATH: il team dal gioco d'attacco piu' fluido e arrembante della Premiership diretto da Steve Meehan e' quello colpito direttamente dai problemi di droga: l'ex capitano Lipman, Crockett e Higgins dopo il rifiuto di sottoporsi a test si sono dimessi e saranno fuori almeno fino a marzo, ammesso che trovino una squadra. Nevertheless, staff tecnico rinforzato, nuovo presidente e una campagna acquisti molto mirata ed eccellente sulla carta. A partire dal colpo massimo del mercato inglese quest'anno, dal Sudafrica arriverà a fine Currie Cup Luke Watson. E' stato prelevato l'ex petrarchino figiano Nicky Little a coprire il recupero di Butch James (il vero problema del team; quando tornerà?), c'è il ritorno di Olly Barkley, arrivano il centro Matt Carraro e il flanker Nick Salvi dall'Australia, piu' Shontayne Hape, Ryan Davis, Tom Cheeseman. Senza contare le conferme di Matt Banahan, del mediano Claassens capitano, e poi Abenandon, Maddox, Duncan Bell, Fa'amatuiainu, Flatman e Grewcock, Lee Mears.

LONDON IRISH: i finalisti dell'anno scorso rafforzano molto i piedi e la testa: arrivano Ryan Lamb e Chris Malone (quando sarà pronto) all'apertura e il fullback Jamie Lennard; rinforzati anche davanti col pilone rumeno Paulica e il lock Andy Perry. Terminata la carriera giocata per Mike Catt, altri che se ne vanno sono poco significativi. La squadra rimane centrata sui fratelli Armitage, con l'anziano sudafricano Danie Coetzee, Peter Hewat e Hala'ufia, Paul Hodgson mediano, Nick Kennedy, Topsy Ojo, Paice e Tagikakibau e Mapusua.

NORTHAMPTON SAINTS: campagna aquisti mirata per la squadra di Jim Mallinder capitanata quest'anno dal giovane tallonatore Hartley (speriamo gli serva per calmare i bollenti spiriti), vincitrice della Challenge Cup e semifinalista in Anglo Welsh Cup.
Partono pezzi importanti come Sean Lamont e Carlos Spencer, ma arriverà il prop sudafricano Bryan Mujati e c'è già quello argentino Bonorino più il grande australiano Dan Vickerman. Acquistato dagli Irish il centro - apertura Shane Gehrarty. C'è sempre l'irlandese Neil Best, Ignacio Fernandez Llobe, Ben Foden estremo, il giovane apertura Stephen Myler con Lee Dickson in mediana più Bruce Rehiana.

SARACENS: la dipartita di Eddie Jones, la sua sostituzione con Brendan Venter da parte di un gruppo sudafricano che ha acquisito il club londinese, gli stanno dando una connotazione per l'appunto molto "Boks" ma non solo.
Arriva infatti il nostro Nieto a far squadra con Ongaro e Aguero, oltre al pilone gallese Gill da Cardiff e Skuse dagli Irish, più la banda sudafricana di livello: Chris Venter, Reinecke, Ernie Joubert, Derick Hougaard, Mauritz Botha e il tallonatore Schalk Brits (che passa davanti a Ongaro) raggiungono Neil De Kock mediano capitano e Wikus Van Heerden. Soliti capitan Borthwick, Noah Cato, Horak, Michael Owen, Moses Rauluni, Vyvyan, Qera; Glen Jackson all'apertura.
Partiti tra gli altri Chesney, Census Johnston, Leonelli, il grande Chris Jack, Ben Skirving e il sudafricano Visagie. Termine carriera per Andy Farrell.

SQUADRE RIMASTE PIU' O MENO DOV'ERANO:

GLOUCESTER: Cambia la vincitrice di tante regular season a zeru tituli: l'ex nazionale Bryan Redpath diventa capo allenatore, confermati i piloni Azam e Dickinson, recuperati da lunghisismi infortuni Vainikolo e Buxton, sono partiti il nostro Nieto, Balshaw e Barkley, il mediano gallese Gareth Cooper, l'apertura Ryan Lamb e l'estremo australiano Willie Walker. Arrivano l'ala Tom Voyce, il pilone francese Capdevielle e l'apertura gallese Nicky Robinson dagli Scarlets. Arrivato anche Attwood da Bristol, seconda linea duale a Bortolami. Con Tindall e Delve capitani rimangono lo scozzese mediano Rory Lawson, Hazell, Strockosh scozzese pure lui, poi Narraway, Simpson -Daniels, Titterell. Ah, c'e' sempre il monumento Greg Sommerville, il pilone con piu' caps All Blacks della storia (66), raggiunto da Carlos Spencer.


HARLEQUINS: il team sotto i riflettori polemici ha perso l'ottimo allenatore Dean Richards, ma anche Chris Malone e Epi Taione, con De Wet Barrry e Andy Gomarsall. A parte il centro argentino Gonzalo Camacho, pochi gli arrivi di livello. E allora i Quins continueranno a fare affidamento sui suoi campioni: Gary Botha, la mediana Danny Care e il mitico Nick Evans, Nick Easter, Ugo Monye, Chris Robshaw, Turner-Hall, Gonzalo Tiesi, Scott So'oialo (il fratello) e Luvenijali. Sul fronte allenatori, qualche contatto con Ian McGeechan, ma le dimissioni del presidente non lasciano intendere nulla di positivo.


LEICESTER TIGERS: ai campioni in carica di coach Cockerill e il nostro Castrogiovanni si applica il detto, squadra che vince non si cambia. Molto piu' sfoltimento di rosa quest'anno che arrivi: via campioni come Kayser, Dupuy, Erinle (tutti in Francia), ma anche Seru Rabeni, Derick Hougaard, Tom Varndell e Marco Wentzel. Rimane la mediana nazionale Ellis - Toby Flood con l'arrivo di Jeremy Staunton dai Wasps a rincalzo, i grandi Mauger e Scott Hamilton , Tom May e Ben Kay, Hipkiss e Moody, Sam Vesty e Julian White. C'e' anche Alesana Tuilagi, Tom Croft e Jordan Crane. Capitano sara' l'irlandese Geordan Murphy. Torna il mediano Grindal, arrivano Allen e Parling.

WORCESTER WARRIORS: Campagna acquisti minimalista per il team guidato da Mike Ruddock. Un solo grande nome, Willy Walker apertura neozelandese da Gloucester; preso il prop Adam Black dai Dragons gallesi e quello francese Sourgens, arrivato McRae, si ritirano Luscombe e Horsman. C'e' sempre Rico Gear a bordo con Chris Latham, Aleki Lului, Greg Rawlinson e Sam Tuitupou, in mediana il gallese Ryan Powell.


SQUADRE INDEBOLITE O DEBOLI:

LEEDS CARNEGIE: la squadra del nord torna in Premiership dopo un anno di purgatorio. Presi l'anziano mediano Gomarsall, il centro Fa'a fili col flanker To'oala, il nostro anziano pilone Alejandro Moreno, l'apertura gallese Ceiron Thomas e Marco Wentzel dai Tigers. Di Bernardo e' andato al Bourgoin.



LONDON WASPS: Arrivo di Varndell, della star del rugby league Lee Smith, del trequarti Hickey dagli Irish e del prop gallese Broster e di quello argentino Gabriel Bocca ex Calvisano a parte, le Vespette sono state saccheggiate dai francesi ed altri. Via Flutey, Haskell, Lewsley, Tom Palmer, Voyce, Staunton, Eoin Reddan.
Un ridimensionamento bello e buono dopo la partenza di McGeechan e la nomina di Tony Hawks, dovuto anche all'assenza dal torneo europeo che conta, la Heineken Cup, che forse li aiuterà a focalizzarsi sul campionato, al contrario degli anni scorsi. Rimangono comunque il giovane emergente Joe Simpson in mediana e Danny Cipriani all'apertura, Simon Shaw, Vickery, Worsley e Sackey i fari dei men in black, con Tom Rees, Skivington, Fury, Hobson, Kefu, Lemi e Leo, Tim Payne, Van Gisbergen a supporto.

NEWCASTLE FALCONS: Coach Steve Baites può ancora contare sulla esperienza di capitan Carl Hayman il prop ex All Black e su una campagna acquisti decisamente molto movimentata: più di 20 partenze e altrettanti arrivi.
Via Wilko, Tom May, Jamie Noon, Ollie Philips e anche l'olandese Tim Visser, arrivano tra gli altri il centro Gcobani Bobo dal Sudafrica, l'apertura Jimmy Gopperth dalla Nuova Zelanda, il lock figiano Filipo Levi, lo scozzese Andy Smith, Tom Biggs, la gigantesca ala dei Sevens nazionali Uche Oduoza, dai Suntory giapponesi dove giocava Gregan. Mediano rimane il giovane Micky Young.

SALE SHARKS: partito Saint Andrè coi francesi Chabal, Bruno e Faure, aria di rifondazione, se non di ridimensionamento, col nuovo coach Kingsley Jones. Via anche Rory Lamont, JM Fernandez Lobbe, il giovane lock Gaskell, Jason White, Luke McAlister tornato in Nuova Zelanda. La cerneira mediana rimanne Wigglesworth - Charlie Hodsgon.
Rientrato dalla Francia l'ala Ben Cohen, pochi altri arrivi: il figiano Koyamaibole dopo due anni non positivi a Tolone a rimpiazzare Chabal, il flanker Seymour dai Sarries, il lungodegente galles Bishop. Rimangono Sheridan, Mathew Tait, Brent Cockbain, Mark Cueto, il catalano Ripol, il mediano gallese Dwayne Peel, Wigglesworth.

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