Aironi ammoniti e sconfitti nella tana dei Dragons
Continua a rimanere in salita la strada degli Aironi in Magners League, usciti sconfitti dalla trasferta a Newport contro i Dragons nell'incrocio tra le ultime due della classifica. Al Rodney Parade finisce 36-5 per i gallesi grazie al piede dell'apertura Jason Tovey e alle tre mete delle due ali Aled Brew (nella foto) e Adam Hughes (doppietta per lui). E al nervosismo che contagia i bassaioli che collezionano due cartellini gialli e un rosso per il pilone Fabio Staibano, al ritorno dopo un lungo infortunio. L'arbitro è lo scozzese McMenemy, lo stesso che aveva diretto Benetton Treviso - Cardiff Blues: un giovane che deve farsi le ossa e la cosa può giustificare alcune scelte infelici, ma se soltanto una settimana fa coach Bernini era contento che nessuno dei suoi si fosse beccato un provvedimento disciplinare nella partita con Bath, questa sera gli Aironi si sono rifatti con gli interessi.
I Dragons partono meglio, tanto che al 4' Tovey ha già l'occasione di smuovere il risultato dalla piazzola, dopo un fallo ravvisato in ruck: è ancora freddo e non infila i pali. Dall'area del breakdown si passa a quella della mischia ordinata: altro fischio, altro giro per Tovey che dai 40 metri non sbaglia il colpo per il 3-0 che apre le marcature. Si ripete al 13' e a quel punto gli Aironi cercano di rendersi pericolosi e lo fanno con il piede di Giulio Toniolatti che vale una rimessa laterale sui cinque metri. Le seconde linee gallesi portano giù l'ovale con fatica, ma alla fine liberano e sventano la minaccia. Tovey fa il resto (9-0) dopo il primo sin bin della serata ai danni del pilone Luca Redolfini. A quel punto, arriva la meta di Brew che calcia lungo la fascia sinistra per smorzare la folata offensiva della franchigia italiana, e la difesa degli Aironi si fa trovare scoperta: Tovey è pronto anche in questa occasione, raccoglie l'ovale e serve nuovamente la sua ala per il più facile dei contropiedi. Dopo 21' il risultato è di 16-0.
Altro piazzato, altri tre punti dell'apertura Dragons. A questo punto gli Aironi si scrollano di dosso le ali incenerite e gli avanti spostano l'armamentario sulla linea dei 5 metri avversari. Due touch, tre mischie, centimetri portati a casa con una serie di pick and go, la supremazia al largo consente a Ludovic Mercier di servire l'accorrente Giovanbattista Venditti, che segna la marcatura pesante al 36', la terza per i mantovani in campionato e la prima nel curriculum personale in Celtic per l'ala. Si va così negli spogliatoi sul 16-5.
Nell'intervallo entra Jacob Erasmus per Nicola Cattina in terza linea. Le intenzioni sono buone, i risultati meno per gli Aironi ed è nuovamente Tovey a segnare per primo da calcio di punizione. E quando a Mercier capita di rispondere per pareggiare i conti, il penalty non è abbastanza lungo. C'è lo spazio però per impensierire i Dragons che - come contro il Treviso - dimostrano di essere a corto di piani alternativi e non a caso sono la più modesta delle formazioni celtiche se non si prendono in considerazione le due nuove arrivate italiane. Intanto in mediana è entrato Tito Tebaldi al posto di Pablo Canavosio.
Il mezzo per puntare alla meta rimane lo stesso, la rimessa laterale. E' da una di queste che la palla esce nuovamente al largo, ma questa volta Venditti resiste all'intervento delle guardie, prima di perdere il controllo del pallone.
Dopo un quarto d'ora, arriva il giallo anche per il tallonatore gallese Steve Jones. Gli Aironi non si schiodano dalla metà campo dei Dragons, tentano ancora la percussione affidandosi ai trequarti, ma stavolta è Matteo Pratichetti a rovinare tutto, perdendo in avanti un comodo passaggio di Mercier. Tanto lavoro, poco fieno in cascina e la beffa: Riccardo Bocchino al 56' prende il posto di Mercier e poco dopo torna in panchina, ma su quella dei cattivi, per non essersi tolto dopo un placcaggio. McMenemy deve farsi le ossa, ok, ma pure con i dragoni che dopo l'impatto si comportano spesso allo stesso modo dell'apertura italiana. Tant'è, un po' di protettività arbitrale per le formazioni più "stagionate" e quindi "leggibili" dei nostri parvenu andava messo in conto ancor prima di partire per le brughiere celtiche.
Al 61' arriva il primo giallo per Staibano (entrato al 54' per Redolfini). I padroni di casa tornano in superiorità numerica e con l'accampamento nella metà campo degli Aironi. E sfruttano l'occasione marcando pesante al 67' con Hughes che entra nei 22, punta dritto in mezzo ai pali e non trova la dovuta opposizione. Tovey converte, è 22-9. Staibano torna in campo, ma al 75' lo abbandona definitivamente per un secondo giallo in raggruppamento.
Per Hughes c'è invece la doppietta allo scadere, nuovamente da un calcio sull'attacco ospite. Gli Aironi dovrebbero dare un'occhiata in allenamento alla cosa: anche contro Bath si è fatta beffare in tal modo.
Ps: puramente polemico. Non sappiamo chi fossero i due commentatori di Dahlia Tv che hanno raccontato la partita. Se raccontare è il termine giusto. Sarebbe il caso di spedire gente che ha la pazienza e la capacità di levarsi di dosso il polemismo calcistico, anche di fronte a certe scelte discutibili dell'arbitro. Che non è un santo e che non è intoccabile, ma la caciara non dovrebbe appartenere a questo sport. Nemmeno battute del genere "E' meglio che torni in Francia di corsa" all'indirizzo dell'estremo Julien Laharrague, protagonista di una prestazione opaca. Quelle è meglio lasciarle agli oratori della televisioni private.
Tutto secondo previsioni nell'altra partita del sabato del sesto turno della Lega (delle tre del venerdì ne abbiampo parlato nel post su Munster-Treviso): Leinster prevale in trasferta su Connacht per 6-18, due mete a zero. Dominio di possesos e territorio per i visitors, ma la partita è inchiodata sul 3-5 per un tempo (meta di Nacewa, penalty di Keatley) e fino all'ora di gioco rimane aperta sul 6-8 (scambio di penalty tra Sexton e Keatley), con Leinster incapace di concretizzare - Sexton manca un drop - e i padroni di casa disappointing, timorosi, lontani dalla determinazione mostrata nelle prime giornate (falliscono anche un paio di punizioni). Sexton allunga con un altro penalty (6-11) e la seconda meta viene marcata da Dominic Ryan subentrato a Heaslip solo all'ottantesimo, confermando la terza vittoria consecutiva dei Dubliners dopo un avvio stentato con tanto di caduta a Treviso.
UPDATE 24/10: parziale sorpresa invece nel posticipo, nella riedizione-rivincita della semifinale della scorsa stagione, gli Ospreys non riescono non solo a prevalere ma nemmeno a recuperare il bonus difensivo nella trasferta scozzese, dove perdono coi Warriors di Glasgow per 31-23, tre mete per parte.
Partono meglio gli ospiti, al quarto d'ora guidano 0-8 con il penalty di Biggar al 4' e la meta di Nikki Walker schierato all'ala, con Tommy Bowe spostato al centro a fianco di James Hook e Richard Fussel all'ala chiusa: lo scozzese sarà l'unico a marcar mete per i gallesi. I padroni di casa rispondono prima della mezz'ora con la meta del lock Richie Gray ma il "traditore" Walker si ripete subito, chiudendo il primo tempo 11-16 (oltre alle mete, due piazzati a testa per il 22enne Ruaridh Jackson e il 21enne Dan Biggar).
Nella ripresa gli scozzesi smettono di perder ovali e si mettono a placcare, ed è dominio: prima Jackson accorcia, poi all'ora di gioco c'è il sorpasso attuato dal suo rimpiazzo, il 19enne di casa Duncan Weir che porta Glasgow davanti 17-16. Un altro giovane, il nr.8 Richard Vernon, amplia il divario a favore dei padroni di casa dopo pochi minuti: la sua meta trasformata da Weir porta gli scozzesi avanti 24-16, che diventa 34-16 al 78', con la meta trasformata del pilone di rincalzo canadese Kevin Tkatchuck. Sullo scadere, l'hat trick di Nikki Walker mitiga le pene gallesi, ma pur trasformata da Biggar, non è sufficiente per il punto di bonus. I Warriors invece iniziano a rilanciarsi con una prestazione finalmente convincente e non si fanno staccare dai Dragons anch'essi a risalire la classifica in questo turno.
Guida la classifica Munster con 5 vittorie in sei gare, inseguono i sorprendenti Scarlets, i Blues e Ulster con quattro partite vinte, a tre vittorie e tre sconfitte abbiamo Ospreys, Leinster, Edimuburg e Benetton, quest'ultima è pari punti con Connacht che ha una vittoria in meno ma un pareggio e due punti di bonus in più.
La classifica completa della Magners League dopo la sesta giornata:
I Dragons partono meglio, tanto che al 4' Tovey ha già l'occasione di smuovere il risultato dalla piazzola, dopo un fallo ravvisato in ruck: è ancora freddo e non infila i pali. Dall'area del breakdown si passa a quella della mischia ordinata: altro fischio, altro giro per Tovey che dai 40 metri non sbaglia il colpo per il 3-0 che apre le marcature. Si ripete al 13' e a quel punto gli Aironi cercano di rendersi pericolosi e lo fanno con il piede di Giulio Toniolatti che vale una rimessa laterale sui cinque metri. Le seconde linee gallesi portano giù l'ovale con fatica, ma alla fine liberano e sventano la minaccia. Tovey fa il resto (9-0) dopo il primo sin bin della serata ai danni del pilone Luca Redolfini. A quel punto, arriva la meta di Brew che calcia lungo la fascia sinistra per smorzare la folata offensiva della franchigia italiana, e la difesa degli Aironi si fa trovare scoperta: Tovey è pronto anche in questa occasione, raccoglie l'ovale e serve nuovamente la sua ala per il più facile dei contropiedi. Dopo 21' il risultato è di 16-0.
Altro piazzato, altri tre punti dell'apertura Dragons. A questo punto gli Aironi si scrollano di dosso le ali incenerite e gli avanti spostano l'armamentario sulla linea dei 5 metri avversari. Due touch, tre mischie, centimetri portati a casa con una serie di pick and go, la supremazia al largo consente a Ludovic Mercier di servire l'accorrente Giovanbattista Venditti, che segna la marcatura pesante al 36', la terza per i mantovani in campionato e la prima nel curriculum personale in Celtic per l'ala. Si va così negli spogliatoi sul 16-5.
Nell'intervallo entra Jacob Erasmus per Nicola Cattina in terza linea. Le intenzioni sono buone, i risultati meno per gli Aironi ed è nuovamente Tovey a segnare per primo da calcio di punizione. E quando a Mercier capita di rispondere per pareggiare i conti, il penalty non è abbastanza lungo. C'è lo spazio però per impensierire i Dragons che - come contro il Treviso - dimostrano di essere a corto di piani alternativi e non a caso sono la più modesta delle formazioni celtiche se non si prendono in considerazione le due nuove arrivate italiane. Intanto in mediana è entrato Tito Tebaldi al posto di Pablo Canavosio.
Il mezzo per puntare alla meta rimane lo stesso, la rimessa laterale. E' da una di queste che la palla esce nuovamente al largo, ma questa volta Venditti resiste all'intervento delle guardie, prima di perdere il controllo del pallone.
Dopo un quarto d'ora, arriva il giallo anche per il tallonatore gallese Steve Jones. Gli Aironi non si schiodano dalla metà campo dei Dragons, tentano ancora la percussione affidandosi ai trequarti, ma stavolta è Matteo Pratichetti a rovinare tutto, perdendo in avanti un comodo passaggio di Mercier. Tanto lavoro, poco fieno in cascina e la beffa: Riccardo Bocchino al 56' prende il posto di Mercier e poco dopo torna in panchina, ma su quella dei cattivi, per non essersi tolto dopo un placcaggio. McMenemy deve farsi le ossa, ok, ma pure con i dragoni che dopo l'impatto si comportano spesso allo stesso modo dell'apertura italiana. Tant'è, un po' di protettività arbitrale per le formazioni più "stagionate" e quindi "leggibili" dei nostri parvenu andava messo in conto ancor prima di partire per le brughiere celtiche.
Al 61' arriva il primo giallo per Staibano (entrato al 54' per Redolfini). I padroni di casa tornano in superiorità numerica e con l'accampamento nella metà campo degli Aironi. E sfruttano l'occasione marcando pesante al 67' con Hughes che entra nei 22, punta dritto in mezzo ai pali e non trova la dovuta opposizione. Tovey converte, è 22-9. Staibano torna in campo, ma al 75' lo abbandona definitivamente per un secondo giallo in raggruppamento.
Per Hughes c'è invece la doppietta allo scadere, nuovamente da un calcio sull'attacco ospite. Gli Aironi dovrebbero dare un'occhiata in allenamento alla cosa: anche contro Bath si è fatta beffare in tal modo.
Ps: puramente polemico. Non sappiamo chi fossero i due commentatori di Dahlia Tv che hanno raccontato la partita. Se raccontare è il termine giusto. Sarebbe il caso di spedire gente che ha la pazienza e la capacità di levarsi di dosso il polemismo calcistico, anche di fronte a certe scelte discutibili dell'arbitro. Che non è un santo e che non è intoccabile, ma la caciara non dovrebbe appartenere a questo sport. Nemmeno battute del genere "E' meglio che torni in Francia di corsa" all'indirizzo dell'estremo Julien Laharrague, protagonista di una prestazione opaca. Quelle è meglio lasciarle agli oratori della televisioni private.
Tutto secondo previsioni nell'altra partita del sabato del sesto turno della Lega (delle tre del venerdì ne abbiampo parlato nel post su Munster-Treviso): Leinster prevale in trasferta su Connacht per 6-18, due mete a zero. Dominio di possesos e territorio per i visitors, ma la partita è inchiodata sul 3-5 per un tempo (meta di Nacewa, penalty di Keatley) e fino all'ora di gioco rimane aperta sul 6-8 (scambio di penalty tra Sexton e Keatley), con Leinster incapace di concretizzare - Sexton manca un drop - e i padroni di casa disappointing, timorosi, lontani dalla determinazione mostrata nelle prime giornate (falliscono anche un paio di punizioni). Sexton allunga con un altro penalty (6-11) e la seconda meta viene marcata da Dominic Ryan subentrato a Heaslip solo all'ottantesimo, confermando la terza vittoria consecutiva dei Dubliners dopo un avvio stentato con tanto di caduta a Treviso.
UPDATE 24/10: parziale sorpresa invece nel posticipo, nella riedizione-rivincita della semifinale della scorsa stagione, gli Ospreys non riescono non solo a prevalere ma nemmeno a recuperare il bonus difensivo nella trasferta scozzese, dove perdono coi Warriors di Glasgow per 31-23, tre mete per parte.
Partono meglio gli ospiti, al quarto d'ora guidano 0-8 con il penalty di Biggar al 4' e la meta di Nikki Walker schierato all'ala, con Tommy Bowe spostato al centro a fianco di James Hook e Richard Fussel all'ala chiusa: lo scozzese sarà l'unico a marcar mete per i gallesi. I padroni di casa rispondono prima della mezz'ora con la meta del lock Richie Gray ma il "traditore" Walker si ripete subito, chiudendo il primo tempo 11-16 (oltre alle mete, due piazzati a testa per il 22enne Ruaridh Jackson e il 21enne Dan Biggar).
Nella ripresa gli scozzesi smettono di perder ovali e si mettono a placcare, ed è dominio: prima Jackson accorcia, poi all'ora di gioco c'è il sorpasso attuato dal suo rimpiazzo, il 19enne di casa Duncan Weir che porta Glasgow davanti 17-16. Un altro giovane, il nr.8 Richard Vernon, amplia il divario a favore dei padroni di casa dopo pochi minuti: la sua meta trasformata da Weir porta gli scozzesi avanti 24-16, che diventa 34-16 al 78', con la meta trasformata del pilone di rincalzo canadese Kevin Tkatchuck. Sullo scadere, l'hat trick di Nikki Walker mitiga le pene gallesi, ma pur trasformata da Biggar, non è sufficiente per il punto di bonus. I Warriors invece iniziano a rilanciarsi con una prestazione finalmente convincente e non si fanno staccare dai Dragons anch'essi a risalire la classifica in questo turno.
Guida la classifica Munster con 5 vittorie in sei gare, inseguono i sorprendenti Scarlets, i Blues e Ulster con quattro partite vinte, a tre vittorie e tre sconfitte abbiamo Ospreys, Leinster, Edimuburg e Benetton, quest'ultima è pari punti con Connacht che ha una vittoria in meno ma un pareggio e due punti di bonus in più.
La classifica completa della Magners League dopo la sesta giornata:
Rg | Equipes | Pts | J | G | N | P | P. | C. | +/- | BO | BD | CB | |||||||||||
1 | Munster | 24 | 6 | 5 | 0 | 1 | 162 | 95 | 67 | 3 | 1 | 12 | |||||||||||
2 | Scarlets | 20 | 6 | 4 | 0 | 2 | 173 | 122 | 51 | 2 | 2 | 8 | |||||||||||
3 | Cardiff Blues | 19 | 6 | 4 | 0 | 2 | 151 | 105 | 46 | 2 | 1 | 3 | |||||||||||
4 | Ulster | 19 | 6 | 4 | 1 | 1 | 128 | 115 | 13 | 0 | 1 | 7 | |||||||||||
5 | Ospreys | 15 | 6 | 3 | 0 | 3 | 150 | 120 | 30 | 2 | 1 | 7 | |||||||||||
6 | Leinster | 14 | 6 | 3 | 0 | 3 | 119 | 121 | -2 | 1 | 1 | 6 | |||||||||||
7 | Edinburgh Rugby | 14 | 6 | 3 | 0 | 3 | 120 | 128 | -8 | 1 | 1 | 2 | |||||||||||
8 | Connacht | 12 | 6 | 2 | 1 | 3 | 119 | 124 | -5 | 1 | 1 | 0 | |||||||||||
9 | Benetton Rugby Treviso | 12 | 6 | 3 | 0 | 3 | 119 | 144 | -25 | 0 | 0 | -4 | |||||||||||
10 | Glasgow Warriors | 10 | 6 | 2 | 0 | 4 | 127 | 146 | -19 | 0 | 2 | -6 | |||||||||||
11 | Newport Gwent Dragons | 10 | 6 | 2 | 0 | 4 | 124 | 146 | -22 | 1 | 1 | -2 | |||||||||||
12 | Aironi | 2 | 6 | 0 | 0 | 6 | 62 | 188 | -126 | 0 | 2 | -6 |
1 commento:
Molto d'accordo sull'accusa al provincialismo dei commetnatori dahlia, I quali si sa, son delle assunzioni obbligatorie trovate assieme ai diritti del dtv ex LaSette, prendere o lasciare.
Un caso di assistenzialismo, lavori socialmente utili (tranne qualche localizzata eccezione).
Venendo al tecnico e aldilà degli altri evidenti problemi di maturità degli Aironi, già detti e ridetti e per i quali c'è solo da attendere speranzosi (che il dolor non possa più che il digiuno): la cifra di questa parte di stagione per le italiane sta diventando la sofferenza in mischia ordinata. Quello che doveva essere uno dei (pochi) capisaldi.
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