venerdì 5 novembre 2010

Canterbury si fa la terza

Canterbury si conferma campione degli Antipodi: ha vinto stamani ora Europea la prima ITM Cup, rivincendo il torneo delle Province neozleandesi per la terza volta in fila (il record appartiene ad Auckland con quattro titoli NPC di seguito negli anni Novanta), la sesta volta in sette partecipazioni alla finalissima da quando furono introdotti i playoff nel 1992. Nella finale casalinga a Christchurch, Canterbury ha liquidato Waikato con netto un 33-13.
Campioni in carica sempre a condurre, ma la gara è stata relativamente combattuta, almeno fino all'ora di gioco. I rossoneri vendicano così al momento perfetto la sconfitta subita in casa dai Moloo's Men all'ultima di campionato.
In assenza di All Blacks, solo con qualche sparuto ex con pochi caps in campo (George Whitelock, Isaac Ross e Colin Slade per Canterbury, Aled De Malmanche, Brendon Leonard - in panca - lato Waikato) e tra i molti giovani emergenti (Rob Fruean, Telusa Veainu, Luke Romano, Sean Maitland solo per citare quelli di casa), è stato Colin Slade (rovesciato nella foto) a eleggersi leader e decidere la gara, dopo qualche incertezza iniziale nelle trasformazioni.


Nella partita inizialmente si assiste a un botta e risposta: una meta non trasformata per parte (l'ala Umaga-Marshall per i padroni di casa, il pilone Toby Smith per gli ospiti) e un piazzato per parte - dei designati Colin Slade per Canterbury (alla fine autore di 15 punti con una meta) e Trent Renata per Waikato (marcatore di questi soli tre punti in tutto: una delle chiavi della partita).
La prima decisa accelerazione, a segnare chi avesse più "desire", arriva a fine del primo tempo dal centro di casa Ryan Crotty, "prima vittima" dell'arrivo a Christchurch di SB Williams: marcava la meta con cui Canterbury chiudeva il primo tempo in vantaggio 13-8. All'inizio del secondo, Slade ampliava il gap con un piazzato, cui rispondeva all'ora di gioco la meta non trasformata dell'ala Henry Speight che riapriva temporaneamente i giochi (16-13). Al 65' prima il flanker Matt Todd, poi al 71' lo stesso Slade segnavano le due mete che, trasformate, davano la la tranquillità ai campioni in carica. Al 78' anche il subentrato Stephen Brett trovava il modo di iscrivere il suo nome a referto segnando il penalty che fissava il punteggio.

Cala il sipario per una edizione abbastanza in sordina dell'NPC, tra stadi coi lavori in corso nella prima parte e assenza quasi totale di nazionali nella seconda; e si prepara una edizione 2011 ancor più limitata (senza playoff, con due gironi, uno inferiore e uno superiore, da sette squadre), sacrificato sull'altare della God's Mission neozelandese di vincere finalmente un mondiale dopo il 1987.

A livello individuale, l'edizione 2010 del Torneo delle Province Neozelandesi è marcata a fuoco da un solo nome scritto a lettere cubitali, da un solo fatto: il ritorno in Nuova Zelanda - dove crebbe non dove è nato, che è Samoa - facendo il giro largo per il League australiano e per i più ricchi campionati Boreali, del figliol prodigo Sonny Bill Williams, The Chosen, il quale ha effettivamente mostrato un notevole impatto nelle non molte gare che ha giocato. Ora avremo modo di vederlo, direttamente titolare All Blacks a Twickenham senza aver passato un minuto in panchina, per capire se abbiamo davanti per davvero l'erede di Jonah Lomu, come s'è sbilanciato qualcuno per via della sua fisicità esplosiva. O se è addirittura più completo, data la velocità di mente e di mani che la pratica pugilistica gli ha sviluppato (non c'è yoga che sviluppi un rapporto mente-corpo più disciplinato del pugilato: pensare e agire nel rispetto delle regole, mentre le prendi in faccia).

Tornando tra i Terrestri, è stato l'anno del ritorno a buoni livelli per Lelia Masaga, 24 anni, il vincitore della classifica dei metamen con 10 marcature, passato a Bay of Plenty dalle Counties, dove ha lasciato spazio al 21enne Ashee Touala, secondo in classifica con nove mete, parimerito coi già nominati 19enne Telusa Veainu e 22enne Rob Fruean di Canterbury; a nove mete anche il primo avanti, il terza linea 21enne Matt Loamanu di North Harbour.
Il campionato NPC si conferma ottimo ambiente per mettere in evidenza i giovani, All Blacks o meno presenti; a tal proposito, ancora un anno servirà per assistere al pieno decollo di Julian Savea, che pure ha marcato otto mete quest'anno. Il 20enne promessa di Wellington era stato eletto miglior giocatore Under20 nei recenti mondiali di categoria in Argentina; stesso titolo vinto in precedenza da Aaron Cruden, la cui assenza - per niente alla fine - tanto male ha fatto a Manawatu. Un giovanissimo messosi invece prepotentemente in evidenza senza essere un predestinato e nonostante sia stato schierato solo alla fine da titolare, è Gareth Anscombe di Auckland.
E' rimasto più in basso il terzetto di Northland, che inizialmente sembrava dovesse spaccar tutto almeno in attacco: Jared Payne, Sean Budd e Lachie Munro. Quest'ultimo almeno ha vinto, irraggiungibile, la classifica marcatori con 172 punti davanti a Colin Slade, 152. A proposito di piazzatori - team leader come Slade, va segnalata quest'anno la prestazione del trascinatore di Taranaki Will Ripia, che a breve si trasferirà a Perth per giocare il Super15 con Western Force.

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