venerdì 21 gennaio 2011

Questioni di punt

Manco a farlo apposta. Questa settimana il Socio ci ha informati in merito agli ultimi sviluppi statistici che interessano il mondo del rugby tra analisi, monitoraggio delle prestazioni in campo e altre raccolte di dati. Scenari da football americano, se ripeschiamo con la memoria nei film ambientati in questo angolo di pianeta sportivo. Coach che interagiscono con i coordinator dell'attacco e della difesa appostati in tribuna e muniti di computer e schemi vari per far funzionare al meglio le strategie. Cose che ormai da tempo si vedono anche nel rugby, con gli staff tecnici nei gabbiotti accanto a quelli dei giornalisti o comunque in quella parte di stadio. Quando vengono inquadrati dalle telecamere, ci sono sempre due o tre tizi che gettano l'occhio sul monitor dei portatili e accanto a loro l'allenatore che scruta il terreno di gioco.
Sono i segnali del tempo che cambia, con un livello agonistico e professionistico sempre più elevato, partite spalmate per tutto il corso dell'anno: i giocatori che rientrano nei piani delle rispettive nazionali, praticamente, si fermano solo ad agosto, qualche settimana, prima di ricominciare con gli impegni di club.
Manco a farlo apposta, dicevamo all'inizio, ecco che dalla Fir arriva il comunicato che il francese Philippe Doussy, l'addetto dell'Italia ai calci e al gioco al piede in generale, è rientrato dagli Stati Uniti dove ha partecipato ad uno stage nella National Football Association, entrando in contatto con Michael Husted, ex kicker dei Tampa Bay Buccaneers, Oakland Raiders e Kansas City Chiefs, oltre che con l'australiano Mat McBriar, da sette stagione punter dei Dallas Cowboys (nella foto, un alto aussie, David Lonie, si esercita sul campo della University of California).
Il punter o kicker nelle squadre di NFL rientra negli special teams, quella parte di squadra dedita alle situazioni particolari: il calcio di avvio, il calcio di ritorno, il punt dopo che non si sono conquistate le solite dieci iarde nei quattro tentativi previsti dal regolamento o il field goal, quando si va per i pali per conquistare 3 punti o il punto dopo il touchdown. Dopo il Mondiale 2003, da Oltreoceano giunsero sirene in Inghilterra proponendo contratti a Jonny Wilkinson.
Doussy ha raccolto informazioni sul gesto tecnico della pedata, confrontando quelli tipici del rugby. Non dimentichiamo che anche la forma del pallone, oltre agli obbiettivi di gioco e alle regole, ha un suo perché: quello da football americano è più piccolo e maneggevole per essere adatto ai lanci in avanti con le mani, rispetto a quello più "fat" da rugby, con quello League un po' più appuntito di quello Union; una via di mezzo è quello del football australiano, dove il foot è usato sul ball più di tutti gli altri sport "ovali", che usa un egg più piccolo, prolato e arrotondato alle estremità di quelli da rugby.
"Scambi di questo genere, confronti con realtà altamente professionistiche come il football NFL, sono molto importanti per ampliare le nostre conoscenze", ha raccontato il tecnico transalpino che, tra le tante cose, è riuscito a far calciare Mirco Bergamasco.

20 commenti:

Abr ha detto...

Interesting ...

Abr ha detto...

Mi sono sempre chiesto come mai un Chris Paterson o un Percy Montgomery non andassero a chiudere la carriera in Nfl, accumulando in un paio d'anni dieci volte i soldi visti di qua del Pond ...

La risposta che mi davo è che trattasi di gesto tecnico diverso (anche se mi par di esecuzione molto più facile). Forse invece ci sono dei punti in comune, se lo dice Doussy...
Il punt poi: è un calcio che deve avere una determnata lunghezza, nè di più mè di meno, rimanendo in aria il più a lungo possibile per consentire ai difensori di arrivarci sotto: roba da up&under, da Mornè Steyn insomma.

ringo ha detto...

Anche Frans Steyn: i due hanno due cannonate non da poco, se consideriamo pure la lunghezza del campo da football.

Faggy86 ha detto...

il gesto tecnico del punt è molto simile alle bomb del League, la maggior parte delle volte lo si fa calciando non sulla punta(come nell'Union) ma mettendo il pallone come si fa su uno spiral-kick cercando però l'altezza invece che la lunghezza.

ringo ha detto...

La fortuna di questo blog è anche quella di avere lettori tecnici. Denghiù!

Abr ha detto...

F.Steyn in Nfl no eh: ha 23 anni, si perderebbe il più bello!

A faggy chiedo lumi: che differenza c'è tra le bomb League e gli up&under Union - quelli di Mornè - dal pdv della tecnica? Non riesco a distinguerli ...

Abr ha detto...

C'è da dire anche che nello Union e League ci sono tipologie di colpo di piede che non si trovano negli altri sport ovali: il grubber in semirovesciata, il chip a scavalcare e anche le aperture cost to coast al piede, quando hai un JP Pietersen a wide receiver o un Wisniewski al lancio.
La Afl è invece il regno del drop, solo che lo eseguono senza rimbalzo a terra.

ringo ha detto...

Chissà perché girano nomi sudafricani... No, non è un riferimento alle simpatie del Socio, ma forse un dato di fatto. Quando gli Springboks mettono in pratica al meglio della forma la loro tattica al piede, è davvero così. Portano minimo tre uomini in pressione sul ricevitore del calcio di spostamento.

ringo ha detto...

E non dimentichiamo i cross kick.

Abr ha detto...

.. altri tempi (2009, anno del tour Lions), altre interpretazioni delle regole ...

The Boss ha detto...

per quanto scritto da Faggy86.

Sono un giocatore di Football americano, e mi trovo in parziale accordo con te.

Il "punt" viene calciato si con uno spiral-kick ma non cercando l'altezza, ma la profondità di campo nel caso ci si ritrovi nella propria REDZONE (le ultime 20 yards prima della ENDZONE) pur sempre cercando di tenerlo per aria il più possibile per permettere allo special team di raggiungere il "ritornatore" avversario. Quando invece viene effettuato dalla metà campo circa si cerca di tenerlo sempre per aria il più possibile ma di piazzarlo a ridosso della GOAL LINE avversaria, in questo caso lo scopo di tenerlo a lungo per aria è quello di permettere allo special team di bloccarlo prima che varchi la linea.

Oltre al punt, al kick off, al field goal ed all'extra point esiste anche il drop-kick (che se non sbaglio nel rugby è usatissimo) che può valere 3 punti se giocato normalmente o 1 se giocato al posto dell'extra piont.

Non viene più molto usato perchè molto rischioso vista la forma affusolate del pallone che non garantisce un rimbalzo favorevole come quello da rugby.

Abr ha detto...

Grazie a Luca che dettaglia e aggiunge interessanti particolari.
Confermato che il punt deve stare in aria il più possibile, sulla diatriba se dev'esser lungo o "preciso", forse m'ero spiegato male: intendevo che esso NON deve uscire dal campo (area di touchdown incluse) altrimenti si regala la ripartenza dal punto di uscita (o dalle 20yds. se esce dal fondo). Il che complica i punt più avanzati, che non possono cercare solo le yarde.

M'ero scordato della sopravvivenza del drop kick nel football americano, che forma e pressione dell'attrezzo (e delle difese) non agevola certo. Rapida ricerca e trovo questa chicca:

"The only successful drop kick in the last sixty-plus years in the NFL was by Doug Flutie, the backup quarterback of the New England Patriots, against the Miami Dolphins on January 1, 2006, for an extra point after a touchdown".

In fase di extra point quindi non da 3 punti, probabilmente c'era stato un problema in ricezione.

Faggy86 ha detto...

seguo poco il Football, quindi non conoscevo le differenze tra i due diversi utilizzi del punt, però l'aspetto tecnico del calcio come detto è uguale a quello del League...poi per chi mi chiedeva delle differenze tra la bomb e l'up&under, oltre al fatto che si chiamano in modi diversi perchè così l'hanno voluto gli australiani(che in molti casi nell'union chiamano gli up&under propio bomb), la finalità è la stessa, calciare il puù alto possibile per mettere pressione e recuperare la palla al volo, viene fatto infatti nella metà campo avversaria e l'utilizzo è esponenziale man mano che si arriva a ridosso della meta, per l'aspetto tecnico è propio come ho detto, l'up&under viene calciato sulla punta o leggermente inclinato tra la punta e la pancia, la bomb viene calciata come uno spiral-kick quindi sulla pancia e con le punte un po di traverso per dargli appunto quell'effetto a ruotare (insomma il tipico calcio a spirale che si vede nell'Union) la differenza sta nel fatto che si cerca l'altezza invece che la profondità e per questo la gamba deve essere mandata molto in alto(rispetto al caso in cui cerchi la profondità) e per fare ciò ti devi sbilanciare molto all'indietro con il corpo(cosa che non devi fare se cerchi la profondità) quasi perdendo l'equilibrio, ma attenzione non generalizziamo le bomb solamente sotto questo aspetto tecnico, in molti casi si utilizza la stessa tecnica dell'up&under anche nel League, sopratutto a ridosso della linea di meta, perchè con il calcio a ruotare si rischia di spedirla fuori, quindi riassumendo le bomb a spirale vengono più usate quando c'è abbastanza campo e quindi gli si da quell'effetto sia per alzare la palla che per fargli fare più metri, la bomb stile Union quando si è più a ridosso della meta, ed infine per ribaltare tutto quello che ho detto finora, pur mantenedo questi standard tecnici elencati, ogni calciatore sia nell'Union che nel League calcia come gli pare.

Abr ha detto...

.. o come gli riesce :)
(ma più mi rivedo gli U&U di Mornè, più sono come tu descrivi le bomb, spiral ovviamente a parte).

Faggy86 ha detto...

ed infatti come ho detto la finalità è la stessa...è solo il modo con il quale gli australiani chiamano gli u&u. ;)

The Boss ha detto...

per ABR

il punt può uscire dal campo, si cerca molto spesso di angolarlo e farlo uscire dal campo proprio per far ripartire l'attacco avversario il più a ridosso della propria EZ.

Come dici tu non deve uscire dalla EZ o caderci dentro altrimenti si ripartirebbe dalle 20 yards.

Diciamo che ormai grazie alle gambe "cannone", all'estrema specializzazione ed (in alcuni casi) il giocare in DOME dalle 35/40 yards avversarie si può già calciare il Field Goal, che sommando le 10 yards di profondità e le 7 di posizionamento dell'holder e del kicker rispetto al punto dello snap del pallone porta la distanza di calcio a 50 yards circa...

Ps il kick off non deve mai assolutamente uscire dal campo, quando succede (out of bounds) il calcio viene ripetuto 5 yards più in dietro, se invece esce dalla EZ è touchback e l'attacco riparte dalle 20 yards.

Abr ha detto...

E' l'ultimo ps che hai detto quello cui facevo riferimento, Luca, soprattutto nella variante touchback "gratuito".
S'è n'è visti diversi nella finale di conference tra Green Bay e Chicago; uno dei quali contestato da GB (un suo uomo tenta di tener un punt dei suoi in campo sulla linea di meta, ma tocca la linea, quindi è touchback)

ringo ha detto...

Ah ecco perché era touchback allora quello che indici Socio, io non riuscivo a capire. E non sono riuscito ad intercettare il commento in inglese.
Ovviamente, siccome che noi siamo dediti a spaziare, attenderemmo volentieri un resoconto del Chirico sul Super Bowl di Dallas ;) - noi non facciamo cronaca, ma della narrativa e della saggistica (cit.).

The Boss ha detto...

se volete vi segnalo un paio di blog interessantissimi...

uno è: http://www.nflitaliablog.com

che tratta in italiano di football USA

l'altro è il mio: http://www.lucachirico.com

che tratta di football italiano

;)

Abr ha detto...

Grazie Luca, molto ben fatto il tuo!
Al limite se farai "della narrativa e della saggistica" sul SBowl ti reblogghiamo (citando ovviamente la fonte) :)

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