lunedì 30 maggio 2011

Meglio il rugby del calcio, dicono a Londra e non solo


Brown Ribbon era il nastrino di una vecchia campagna contro l'ipocrisia "Politically Correct"; ora è il titolo della rubrica di RightRugby per le polemiche controcorrente. Una rubrica che non ha paura di rischiare tackle un po' alti o prese di posizione apparentemente imbarazzanti, come quella di Bakkies Botha su Jimmy Cowan nel logo. Del resto: "If you can't take a punch, you should play table tennis".

Stavolta il pezzo controcorrente lo scrive per noi il sindaco di Londra, il mercuriale Boris Johnson. Anche se la riflessione decolla in seguito a una cocente sconfitta - per il calcio, inglese (di fatto le vittorie esaltano, ma sono le sconfitte quelle che fan pensare e in definitiva migliorare), noi siamo d'accordo parola per parola con la sua analisi, quindi traduciamo e riportiamo qui parte della sua column apparsa sul Telegraph di domenica.
Il concetto è scorretto, anti-Barca - peggio che bestemmiare in Chiesa al giorno d'oggi - mentre la forma è molto accattivante. Tradotto da noi che veniamo dalla campagna e ci piacciono i concetti chiari, suonerebbe: il calcio è roba da furbi-ma-fisicamente-sfigati del Sud del Mondo, mentre lo sport giusto per nobilitare i nordici, vecchi e nuovi, sottraendoli a un destino da perdenti, si chiama rugby.

"Mi scuserete se lascio cadere nomi, ma stavo parlando con Sir Bobby Charlton alla fine della partita Manchester United-Barcelona di sabato notte, e mi ha colpito come lui abbia saputo andare diritto al cuore del problema. Noi tutti – 87,950 di noi – avevamo partecipato a una superba esibizione di calcio, giocata con grande sportività e energia da due delle migliori squadre del mondo. Wembley era fantastica, la folla si era comportata bene, il tutto era andato nel migliore dei modi.
Ma non c'è modo di smussare la verità: il miglior club inglese era stato totalmente e brutalmente messo in riga dalla squadra spagnola. Il problema, disse Bobby, il cuor-di-leone vincitore del 1966,  era che quelli della squadra del  Barcelona erano tutti piccini, fragili e delicati. "Appena li tocchi con un tackle, quelli cadono per terra", disse "questa è la difficoltà". Al bar, ho poi sentito un ex nazionale inglese sulla medesima lunghezza d'onda. "I giocatori inglesi non vinceranno mai" ha detto " a meno che non si consenta al gioco del calcio di tornare ad essere più fisico".
(...)
Dato che l'altezza media di un giocatore Barça è 170 cm (e Messi tira giù la media di brutto), sembrava una sfida presa dalle pagine di Tolkien  – gli elfi contro i troll.
Il team Catalano ha raggiunto una grazia e una simmetria come nessun altro che io abbia mai veduto. Hanno completato 667 passaggi nella partita, comparati ai 301 dello United, scherzandoli, dettando i tempi come gli pareva. Si poteva avvertire la frustrazione dei più massicci giocatori inglesi che provavano a giocare  a pallone nel classico stile inglese, individualista, omerico quasi – calcia, sali, contendi, carica -solo per venire comprensibilmente spiazzati furbamente ("outfoxed") dagli spagnoli; e nel caso di qualsiasi pur minimo colpo o spinta, il giocatore spagnolo andava giù e quello inglese si beccava il fischio contro.
Questo, per molti di noi, è il problema di fondo nella cultura dominante nell'Association Football. Rooney & Company sono assolutamente dotatissimi, ma se possono essere umiliati così dal Barça, beh pensate alla frustrazione di milioni di ragazzi che hanno solo una piccolissima frazione del talento di quei campioni.
(...)
Sembra che noi non si riesca a fare un tackle non falloso, che non possiamo correre e calciare allo stesso tempo  – allora per questo è una gioia pensare di seguire l'esempio di William Webb Ellis e tirar su con le mani quella cosa rotolante. Se vogliamo una versione più fisica del football, se desideriamo montare e caricare per il piacere del nostro animo, e se questo è il bisogno di fondo - e io penso lo sia - dei molti giovani in questo Paese che non avranno mai gli skill di passaggio millimetrico di Messi & Co., allora perchè non facciamo la cosa ovvia e gli consegniamo tante belle palle ovali?
I benefici sociali sarebbero immensi.
Il Rugby sublima la tua aggressività mentre il football può solo ingabbiarla. Le aree con la maggior densità di rugbisti coincidono con quelle dove si registrano meno crimini violenti, e sebbene ci sia una ovvia correlazione tra campi di rugby e pacifici sobborghi signorili, è anche vero che il rugby è un modo fantastico di sfogarsi. Alla fine di una partita di rugby,  ti siedi nello spogliatoio col sollievo di uno che sia appena sopravvissuto a un pestaggio della polizia segreta. Le tue orecchie fischiano, il fiato rantola, riesci a malapena a mettere a fuoco le chiazze di fango sul pavimento. Non c'è assolutamente alcuna ragione per farsi poi coinvolgere in gang e violenze, semplicemente perchè è esattamente quello che hai già fatto nell'ultimo paio d'ore.
Questo è il motivo per cui sono molto felice per quel programma della polizia metropolitana chiamato  "Hitz", progettato per portare il rugby in parti di Londra – specialmente nord e est – dove i ragazzi difficilmente han mai visto un pallone a uovo in vita loro. Hitz è stato voluto dal Deputy Commissioner Tim Godwin, uno che dall'aspetto sembra che abbia speso del tempo in prima linea di mischia, e merita tutto il supporto possibile.
Quando dei campioni con doti divine come quelli del Manchester United possono venir  ridicolizzati così, è tempo di pensare ai milioni di bambini che trarrebbero gran benefici da un gioco in un certo senso meno tecnico ma molto più fisico del football – ed assolutamente esaltante."  

5 commenti:

Pensieri in libertà ha detto...

concordo con l'articolo parola per parola. Nella mia adolescenza ho conosciuto palate di "tamarri" che facevano della violenza il loro stile di vita. A metterli su un campo di rugby avrebbero preso e date la botte che tanto cercavano nelle risse dietro scuola... E per il fisico, beh.... metti affianco parisse a de rossi....e vedi che differenza c'è....

Abr ha detto...

Tnxs pensieri.
Concordo poi che il rugby a tutti i livelli sia veramente adatto a tutte le morfologie umane, previa ovviamente una buona preparazione.

for those... ha detto...

Conclusione condivisibile ma che nasce da una premessa da... rosiconi!
Ciò che auspica Charlton - consentire al gioco del calcio di tornare ad essere più fisico - sarebbe un controsenso. Il calcio non è e non deve essere come il rugby. Il calcio è bello quando è tecnico. Il calcio bello è quello del Barcellona (o di Rooney). Il calcio giocato dai bestioni non è un bel calcio.
Il rugby. Lì sì che puoi vedere dei bestioni fare cose splendide! Però (noi) piccoletti diamo comunque spettacolo!! ;-)

P.S. Poi ogni tanto capita pure un Ibraimovich - quest'anno è capitato a noi! :-)

for those... ha detto...

dimenticavo. @pensieri: De Rossi non l'ho visto di persona. Però ho visto Ambrosini che in TV non sembra certo chissà che gigante e ti assicuro che fa impressione. Quello che fa la differenza nei rugbisti è la massa muscolare. Da paura!

Abr ha detto...

Chiaor forthose che il pensiero sorga "dalla rosicata", ma è normale: le vittorie esaltano le sconfitte fan pensare (non sempre e non tutti) ...

Sul punto del calcio giocato dai "bestioni", non concordo al 100%: la spettacolarità della Premier League è generalmente apprezzata, con quel gioco tutto di corsa col pubblico che fa "oohhh", "ahhh".

Sull'altro fronte, si fa presto a scivolare da "tecnica" a "tatticismo", italiani docent.
Lo stesso Barca, ti-tik-ti-tok, dopo un po' gimme a break! A cercar col telecomendo qualcosa di più eccitante: un concorso ippico, un Texas hold'em, una gara di nuoto sincronizzato ...

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